DA RAVENNA A ISNELLO LE ROSE “BELLA CIAO” PER L’EROE PARTIGIANO

 

Isnello (Pa) – Giovanni Ortoleva aveva 24 anni quando scelse di morire con i suoi compagni partigiani. Era l’8 marzo 1945, poche settimane prima della fine della guerra. Adesso, al cimitero del suo paese, attorno al cippo-monumento con la sua foto da bel ragazzo biondo siciliano al cimitero del suo paese crescerà un aiuola di rose “Bella ciao”. E’ la qualità profumata, dal sottile e pur intenso profumo realizzata da un floricultore partigiano romagnolo e arrivata direttamente da Ravenna. E’ la promessa fatta e mantenuta il 3 settembre scorso da Ivano Artioli, presidente dell’Anpi di Ravenna e dirigente nazionale dell’Associazione partigiani, davanti alle ceneri di Ortoleva rientrate nel paese natìo, a 66 della morte nell’eccidio di Salussola nel Vercellese. Una piccola folla al cimitero, presenti familiari di Ortoleva, il sindaco Pino Mogavero, il presidente dell’Anpi Sicilia Ottavio Terranova e il segretario di Palermo Angelo Ficarra, ha assistito questa mattina all’eco-cerimonia. Artioli, docente di diritto e scrittore, ha messo in correlazione, in un breve discorso, <il profumo delle rose Bella ciao – appena piantate, qualità ottenuta in laboratorio – “e il profumo che ancora emana l’impresa di Ortoleva”. Catturato assieme a 19 partigiani dai nazifascisti, pur potendo salvare la sua vita grazie all’intercessione del capo delle guardie fasciste, un campaesano ricorda l’unico sopravvissuto, che gli offriva un salvacondotto in cambio di una camicia nera da indossare, scelse consapevolmente di morire con i suoi compagni con un atto di estrema dignità e coraggio. Si abbracciarono piangendo i partigiani prigionieri in quella notte di tregenda, lacrime virili di uomini che seppero affrontare la morte per soddisfare un istinto di libertà e di ribellione alla tirannia.

Antonio Ortoleva

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