BLOCCATA MODIFICA ART. 138 DELLA COSTITUZIONE

Siamo lieti che alla fine – anche se non troppo spontaneamente – abbia prevalso il buon senso, ma mantengo serie perplessità sulle quali ritengo necessaria un’approfondita riflessione da parte di tutti

 

 

Prendo atto della rinuncia da parte del Governo all’iniziativa di modifica dell’art. 138 della Costituzione, che avevamo giudicato molto severamente e criticamente.

Conosciamo tutti le ragioni vere di tale decisione, ma siamo lieti che alla fine – anche se non troppo spontaneamente – abbia prevalso il buon senso. E siamo lieti di avere contribuito a questo approdo con le tante manifestazioni che, soli o con altre Associazioni, abbiamo fatto in questi mesi.

Adesso si parla di riforme costituzionali, ancora una volta, come di una priorità, però – almeno – col metodo previsto dall’art. 138 e quindi su binari costituzionalmente corretti.

Io continuo ad avere serie perplessità:

– sulla legittimazione politica di questo governo e di questo Parlamento a mettere comunque mano alla Costituzione;

– sul fatto che questa scelta sia davvero frutto di realismo; a mio parere, basta guardarsi intorno per capire che occorre mettere mano  prioritariamente ad un vero piano del lavoro ed a misure idonee a risolvere la grave crisi sociale ed a scongiurare gli effetti nefasti della disperazione ed esasperazione di tanti cittadini;

– sull’opportunità di pensare a riforme costituzionali (pur ritenendo necessarie alcune di quelle indicate) in termini di risparmio di spese anziché in termini di funzionalità o comunque in un quadro che corrisponda ad entrambe le esigenze.

Continueremo ad essere vigilanti e ad esercitare il nostro diritto alla critica, sempre costruttiva e mai associabile al disfattismo ed alla volontà distruttiva di quanti, in realtà, pensano solo agli interessi propri e non all’interesse generale.

Continueremo a fare diffusamente opera di conoscenza e di informazione sulla Costituzione e sui valori che essa esprime,considerandola sempre l’unico vero faro che può guidarci nelle temperie che sta attraversando il Paese.

 Carlo Smuraglia – Presidente Nazionale ANPI

Roma, 12 dicembre 2013

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