Ricordando Marta Cimino

Sono in partenza per Bologna quando apprendo della morte di Marta.  L’avevo sentita tante volte dopo l’incontro che lei aveva voluto con l’Anpi.  Le era arrivata l’eco di un nuovo tentativo dell’Anpi di recupero popolare della memoria.  Stavamo con i giovani recuperando la memoria popolare della strage di Caltavuturo, con convegni e coraggiose fiaccolate che sfidavano il gelo del 20 gennaio;  per la prima volta, 65 anni dopo tutta la Resistenza italiana era venuta a Portella della Ginestra per il 1° maggio; stavamo preparando con i giovani del circolo Vella il recupero della memoria dell’otto luglio 60 a Palermo che si sarebbe concluso, dopo convegno sulla violenza di Stato nell’atrio della biblioteca comunale e fiaccolata da piazza Politeama a via Maqueda, con la collocazione cinquanta anni dopo, di una lapide alla memoria all’angolo di via Celso; Lei era rammaricata di non poterci essere. Ci aveva invitati, eravamo io e Ottavio Terranova, a casa sua. A poco a poco vennero diversi di quel magico condominio di via Maqueda 110. Gabriella Saladino, Cecilia Mazzarella, Sarà Maurizio, Laura Zanca, forse anche altri. Era stato per noi un indimenticabile pomeriggio. Ripercorrevo le pagine di “Terra di rapina” di Giuliana Saladino che per me era stato formidabile stimolo ad una rilettura critica della nostra storia, quelle di “Pietre nello stagno” di Marcello Cimino, quelle di “Romanzo Civile” ancora di Giuliana. In qualche modo ci sentivamo incoraggiati a spingere più avanti la scialuppa per il recupero popolare della memoria. Da allora abbiamo pensato che sarebbe stato possibile, anche se difficile, cancellare gli stereotipi delle classi dominanti che hanno tentato e tentano ancora di negare la Storia. Di questo cara Marta l’ANPI di Palermo ti ringrazia e ti ringrazierà sempre.            Angelo Ficarra

Mi ritrovo molto nel  ricordo di Angelo Ficarra per la scomparsa della nostra cara  Compagna Marta Cimino, con la quale non abbiamo mai smesso di sentirci, a volte anche solo per telefono. Ci chiese cosa posso fare io per l’ANPI in questo momento tanto difficile per l’Italia ? presto come ben ricorda Angelo ,ci incontrammo a casa sua, fu un’incontro  di condivisioni e di impegno, come ci confermarono tutti i presenti. Con me in particolare, la cara Marta, vecchio amico e compagno di percorso del padre Marcello e della mamma Giuliana, parlammo a lungo anche di loro con evidente reciproca emozione. Ciao Carissima Marta, ora nel continuare a ricordare l’impegno dei tuoi genitori e di quello che ci hanno lasciato, parleremo anche di te, di quell’indimenticabile pomeriggio e della gioia che ci hai voluto trasmettere, nel momento in cui prendevi la tessera dell’ANPI.

                                                   Ottavio Terranova

foto da Mezzocielo da cui riportiamo questo saluto:

Tutte le amiche di Mezzocielo si uniscono al ricordo di Marta, e  inviano alla grande bella famiglia  Cimino Saladino affettuosi pensieri di vicinanza nel rimpianto per l’amica perduta.

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