Manifestazione sindacale per la pace con La Torre e Lama, 29
Novembre 1981 Piazza Politeama Palermo
Dopo la cerimonia ufficiale. Sul luogo dell’eccidio trenta anni dopo. Garofani rossi ad uno ad uno allineati in piedi sul loro gracile stelo sotto la lapide che ricorda questi due eroici straordinari comunisti assassinati dal terrorismo politico mafioso. Accanto dei garofani riuniti in fascio da un fazzoletto tricolore dell’ANPI quasi a ricordare che la Resistenza continua. In questi giorni diversi momenti di riflessione su uno dei periodi più bui della nostra storia. Ricordi, riflessioni dalle quali sempre più emerge grande la figura del politico Pio La Torre che vedeva lontano. Aveva avvertito il pericolo incombente dell’aggressione terroristico politico mafiosa. Erano stati assassinati uomini chiave della Repubblica che chiedevano una svolta, un balzo in avanti nella attuazione della Costituzione sopratutto sotto l’aspetto del consolidamento della democrazia, della necessità di fare chiarezza e pulizia degli anni bui della Repubblica, chiedevano l’apertura ai comunisti di Berlinguer: erano stati assassinati Moro, Cesare Terranova membro della Commissione nazionale antimafia della VI legislatura, Mattarella in Sicilia. Giustamente è stato detto che questi assassinii ai quali si doveva aggiungere di lì a poco quello di Pio La Torre e 100 giorni dopo quello del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, hanno sconvolto l’assetto democratico della nostra Repubblica. a.f.