DIAZ LA CASSAZIONE: “LA CONDOTTA DELLA POLIZIA HA SCREDITATO L’ITALIA IN TUTTO IL MONDO”

«L’assoluta gravità sta nel fatto che le violenze, generalizzate in tutti gli ambienti della scuola, si sono scatenate contro persone all’evidenza inermi, alcune dormienti, altre già in atteggiamento di sottomissione con le mani alzate e, spesso, con la loro posizione seduta in manifesta attesa di disposizioni, così da potersi dire che s’era trattato di violenza non giustificata e punitiva, vendicativa e diretta all’umiliazione e alla sofferenza fisica e mentale delle vittime». Corte di Cassazione, Sentenza numero 38085

 

 

 

 

 

 

Il deposito del  testo della sentenza della Cassazione sulle incredibili e indicibili violenze di cui si è macchiata la polizia col massacro effettuato  a Genova 2001 nella caserma Diaz su cittadini inermi ci dice, tra l’altro, come viviamo un periodo con molti pericoli per la democrazia. Ancora una volta è la Magistratura italiana che fa supplenza al silenzio, non solo delle Istituzioni allora in mano alla destra berlusconiana che si vantava di avere sdoganato con i Fini, gli Storace, i Santanchè,  la destra fascista e nostalgica, ma anche di certa politica  in cerca di una identità e schieratasi dietro una generica condanna bipartisan della violenza. Così la Cassazione usa le giuste parole e dice che il massacro alla caserma Diaz a Genova nel 2001 ha ricoperto di vergogna l’Italia nel mondo intero.

Dopo questa sentenza ci aspettiamo che il capo della polizia di allora, De Gennaro, sia rimosso dall’incarico di governo che oggi ricopre nell’aria dei servizi segreti.

“LA PIU’ GRAVE SOSPENSIONE DEI DIRITTI DEMOCRATICI IN UN PAESE OCCIDENTALE DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE”

                    AMNESTY INTERNATIONAL

p.s. Solo alcuni giorni fa un canale della televisione italiana commentava una scena illuminante in cui si vedevano alcuni polizziotti che pestavano, dopo averlo messo a terra, un uomo: I polizziotti non si sono accorti che stavano pestando un collega che era stato infiltrato tra i black bloc.

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