Da Madonielive riceviamo questo contributo di Giusy Vacca.
Una grande partecipazione di donne e uomini da tutta Italia al convegno dell’ANPI, l’Associaziona Nazionale Partigiani d’Italia,sul tema “La violenza e il coraggio – donne, fascismo, antifascismo, Resistenza, ieri e oggi”.
Anche la Sicilia ha partecipato al convegno con una delegazione composta da :
MARIA LETIZIA COLAJANNI, del Consiglio Nazionale e Coordinamento Femminile dell’ANPI.
MARIA GRASSO, presidente dell’Associazione Donneinsieme Sandra Crescimanno, unico sportello antiviolenza della provincia di Enna
GIUSY VACCA, responsabile della sezione ANPI Giovanni Ortoleva di Isnello.
Un programma molto interessante in una sala affollatissima di Palazzo Marino , a Milano in Piazza della Scala, in cui ci sono stati gli interventi del Presidente dell’ANPI , Carlo Smuraglia, della docente universitaria e partigiana Lidia Menapace, di Simona Lunadei della Società Italiana delle Storiche, di Monica Minozzi, del Coordinamento Nazionale Donne dell’ANPI, di Marisa Ferro e Marisa Ombra , vice Presidenti del’ANPI, del prof. Raffaele Mantegazza, docente di pedagogia interculturale dell’università di Milano.
Le tre siciliane nei loro inteventi hanno sottolineato il ruolo delle donne nella storia di ieri e di oggi, in particolare MARIA LETIZIA COLAJANNI nel suo apprezzatissimo intervento ha voluto ricordare il contributo delle donne dai Fasci Siciliani alla Resistenza, alla lotta alla mafia, in particolare il coraggio delle donne di Milocca che il 3 novembre del 1893 assaltarono la caserma dove illegalmente erano stati rinchiusi i dirigenti del circolo dei Fasci Siciliani di Milocca, l’odierna Milena (CL), successivamente arrestate e condotte in prigione mentre con i loro figlioletti in braccio intonavano l’Internazionale.
MARIA GRASSO invece ha esposto il problema della violenza sulle donne nella sua esperienza in qualità di Presidente dell’Associazione Donneinsieme, e le difficoltà che si incontrano nell’attività portata avanti dalla straordinaria disponibilità di 60 volontarie, che devono sopperire alla mancanza di fondi poichè manca il sostegno delle Istituzioni.
GIUSY VACCA ha voluto evidenziare la condizione della donna che, in mancanza di un lavoro adeguato che le possa permettere l’autonomia e l’indipendenza, non può essere libera di prendere in mano la propria vita, subendo a volte una situazione di sudditanza verso il proprio compagno, e spesso è costretta a subire violenze morali, economiche e fisiche. Quindi, avverte la necessità di sensibilizzare tutti a esigere che la politica si adoperi per la piena attuazione dei principi della Costituzione , pretendendo diritti e non favori, e invita i giovani ad essere attivi nella politica e adoperarsi per la salvaguardia della loro libertà conquistata col sacrificio della vita di tanti partigiani, ricordando che le conquiste acquisite non sono per sempre, e in un momento così drammatico della nostra storia è necessario tutto il loro impegno per poter determinare anche il loro futuro.