SAN GIUSEPPE JATO CONFISCATO
ALLA MAFIA DAGLI ALUNNI
Ospite d’onore, l’eurodeputato Sonia Alfano, presidente della Commissione antimafia europea e dell’associazione italiana familiari delle vittime di mafia. Quindi, le associazioni Addio Pizzo, Anpi, Arci, Centro Peppino Impastato, Centro Pio La Torre. Il grosso del corteo colorato e colorito, quasi un migliaio in tutto, era composto da alunni delle quinte elementari e delle medie del circondario, 52 studenti di Giarre, dopo tanti chilometri, si sono aggiunti nel finale. Il raduno in piazza Del Popolo e dopo un chilometro percorso nel centro del paese la sosta in piazza Caduti di Portella, perché anche la nuova toponomastica può aiutare a cambiare. Qui, brevi discorsi e infine i ragazzi hanno letto a turno uno sterminato elenco di nomi di vittime.
Che non è più il paese di Brusca e che non vogliono sia ricordato per questo lo hanno ribadito Licari e Basile. “Dovremo essere orgogliosi di essere cittadini di San Giuseppe Jato”. Sonia Alfano ha chiesto ai familiari di Brusca di dissociarsi e rinnegare questi parenti ingombranti. Poi solidarietà e ringraziamenti per tanti. Compreso il comandante della stazione dei carabinieri al quale recentemente hanno bruciato l’auto, all’ex sindaco Maria Maniscalco chiamata accanto al microfono, che ha ben seminato a suo tempo, a tutti quegli insegnanti, veri artefici di futuro, che hanno guidato i piccoli, ognuno con un palloncino e una frase attaccata per sognare, perché si può. Il paese non c‘era, è rimasto fuori dal corteo, tranne poche eccezioni e senza alcun gesto di ostilità. D’altra parte, il tempo ci vuole.