ANPI NEWS


NOTAZIONI DEL PRESIDENTE NAZIONALE ANPI
CARLO SMURAGLIA:

► Si torna a parlare di legge elettorale. Secondo il Governo, l’iter dovrebbe essere
ripreso in questo mese (forse in questi giorni) e concludersi rapidamente e
definitivamente alla Camera. Senza alcuna modifica e senza ulteriori discussioni,
al punto che si fa balenare persino l’idea della fiducia.
Siamo sempre stati contrari a questa legge, che non restituisce la parola ai cittadini, che
mantiene in vita l’aberrante soluzione di un numero elevatissimo di “nominati”, che conserva
un premio di maggioranza ancora idoneo a distorcere l’espressione della volontà popolare.
Non possiamo che ribadire con forza la nostra contrarietà e invocare fino all’ultimo la
ragionevolezza e l’aderenza allo spirito e al contenuto di ciò che ha dettato la Corte
Costituzionale e vuole la democrazia.
Continuiamo, inoltre a denunciare la “stravaganza” di una legge elettorale proposta dal
Governo in forma diversa, approvata un anno fa per la prima volta, rimasta a lungo giacente
e poi ripresa al Senato per un esame tanto rapido quanto inconcludente, anche se sono state
apportate alcune positive modifiche rispetto al testo originario. Un testo che ora dovrebbe
essere approvato senza correzione alcuna, eventualmente con un’altra cosa, del tutto
inusitata in questa materia, come la fiducia. Si noti che quest’anno è trascorso, non già
perché ci siano state resistenze e opposizioni, ma perché – all’interno della stessa
maggioranza – ci sono stati ripensamenti, contrasti, contraddizioni. Tutto questo su una
legge importante come quella elettorale, così “importante” che – ironia estrema! – il testo ne
differisce ad altra epoca, l’entrata in vigore, per motivi che rimangono tuttora contradditori e
oscuri.
Una legge, infine, sulla quale pesa l’ombra della Corte Costituzionale che – con ogni
probabilità – dovrà occuparsene, quando sarà stata definitivamente approvata e non
sappiamo con quali esiti, anche se il pensiero della Corte, in materia, è già stato espresso con
chiarezza con la sentenza n. 1 del 2014.
Tutto questo preoccupa ed inquieta, perché ancora una volta è della democrazia che si
tratta, degli spazi che debbono essere riservati ai cittadini, alla rappresentanza, all’esercizio
della sovranità popolare.
La speranza che ci sia un ravvedimento, che qualcuno batta finalmente un colpo , è flebile,
ma esiste sempre. Ma non ci affidiamo solo a quella. Confidiamo che finalmente i cittadini si
rendano conto della reale posta in gioco, capiscano che la legge elettorale li riguarda
direttamente, che si tratta dell’esercizio di un potere costituzionale fondamentale; e dunque
facciano sentire la loro volontà, in tutte le forme possibili, compreso il richiamo dei loro
rappresentanti in Parlamento a seguire i princìpi costituzionali di fondo, dando vita
finalmente ad un legge elettorale rispettosa dei princìpi e dei valori costituzionali e dei diritti
dei cittadini e delle cittadine. L’ANPI continuerà ad impegnarsi a fondo perché prevalga la
ragionevolezza e si arrivi ad un a legge elettorale valida e rispettosa soprattutto di quella che
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dovrebbe essere la sua funzione: consentire ai cittadini di esprimere liberamente e
consapevolmente la propria volontà.
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