Martedì 16 maggio 2023, si è inaugurata una Sezione di Anpi Palermo in un luogo simbolo del lavoro e della difesa della Democrazia nel nostro Paese, quello dei Cantieri Navali della Fincantieri di Palermo e del sindacato Fiom-Cgil. E’ stata intitolata a Liborio Baldanza, un giovane originario di Geraci Siculo, nelle Madonie. Un giovane, nato nel 1899 che iniziò a lavorare nel 1915 all’età di 15 anni, ai Cantieri navali fino ai 18 anni allorché gli pervenne la chiamata per il servizio militare, nel giugno del 1917. Fu arruolato nella Marina Regia e dopo il periodo bellico viene confermato per altri 30 mesi di servizio militare in cui comincia a maturare la sua indole di insofferenza all’autoritarismo che manda a farsi uccidere le masse dei poveri contadini del Sud e si rende conto che i soliti borghesi che hanno voluto la guerra e diviso l’Italia in due: quella meridionale e della Sicilia “subalterne” e quella del triangolo industriale del Nord. Evidentemente, nei suoi quattro periodi di licenza trascorsi a Palermo aveva mantenuto i rapporti con gli attivissimi compagni della Camera del Lavoro e dei cantieri navali. Scrisse, infatti, Angelo Ficarra, nel suo contributo di presentazione dell’interessante libro del prof Giuseppe Vetri che il primo sciopero sotto il fascismo, pur con modalità ed orizzonti perimetrati, si realizza proprio al Cantiere navale di Palermo il 7 febbraio 1943 (vedere in Quaderni dell’Anpi Sicilia “Dai Fasci siciliani alla Resistenza”, 2014, pag. 22).
Quella dei Cantieri Navali di Palermo, nata da una intesa tra Anpi nazionale e Cgil, serve a istituire nei luoghi di lavoro postazioni Anpi utili a sensibilizzare tra i lavoratori i principi e le idee della democrazia, della giustizia sociale, della pace, dei diritti e del rispetto della Costituzione. Lo hanno ribadito i segretari generali di Fiom Palermo, Francesco Foti e Cgil Palermo, Mario Ridulfo nonché i componenti delle RSu Fiom Fincantieri Serafino Biondo e Giancarlo Macchiarella. Lo hanno rimarcato Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil e Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e coordinatore nazionale Fincantieri, nel loro intervento alla intitolazione della Sezione Anpi. Emozionante il collegamento da Sesto San Giovanni di Flavia Giuliani Baldanza, la moglie di Dimitri, il figlio di Liborio Baldanza, deceduto da poco. Uomini come Liborio Baldanza, metalmeccanico e antifascista, grande difensore della sinistra del tempo che riuscì ad organizzare uno sciopero generale di otto giornate contro i nazifascisti in Lombardia con la partecipazione di oltre 200 mila operai e, per questo motivo venne deportato a Mauthausen da dove non fece più ritorno, sono quel simbolo di cui in partiti di sinistra avrebbero oggi bisogno per fare rivivere la nostra storia e ricostruire legami di solidarietà e di rispetto della Costituzione, tramandando i valori della Resistenza e della lotta di Liberazione dal nazifascismo alle generazioni che verranno. Il governo – hanno aggiunto i sindacalisti intervenuti – deve investire su Fincantieri, a partire dal cantiere navale di Palermo, perché nel Mezzogiorno è indispensabile aumentare l’occupazione con particolare riguardo alle donne e ai giovani.
“Liborio Baldanza – ha ricordato Armando Sorrentino, vicepresidente dell’Anpi provinciale di Palermo – assunse nel suo lavoro il nome di Libero, nome di libertà e di progresso, e coniugò sempre il lavoro alla militanza, riuscendo a lavorare anche sottoposto a vigilanza, al carcere e alle restrizioni. Le aziende dove lavorò, dalla Breda a Magneti Marelli, avevano bisogno della sua capacità e del suo lavoro. Questa è la grande tradizione dei metalmeccanici italiani e oggi qui ricordiamo il metalmeccanico e il partigiano”.
Presente alla cerimonia anche Giuseppe Vetro, autore del libro “Se tutti vanno via”, che ricostruisce la storia di Baldanza che assunto a 15 anni come operaio calderaio ai Cantieri Navali di Palermo, ora vi rientra con un’altra veste. Appunto come un simbolo di democrazia e di antifascismo. Ed è importante oggi fare conoscere questo nome, dentro questo posto di lavoro, alle nuove generazioni di lavoratori. Perché Baldanza fu maestro di vita per i giovani. Mentre lavorava nelle grandi aziende del Nord, preparò la generazione cresciuta sotto il fascismo alla lotta armata nelle formazioni partigiane”.
Baldanza lavorò, anche, per la centrale elettrica tranviaria della Italo Belga a piazza Croci, e contemporaneamente frequentava una scuola serale. Nel recente passato, vennero collocate due pietre d’inciampo in suo ricordo, con l’intervento dell’artista tedesco Gunter Demnig, coinvolto nell’iniziativa di Palermo dal giornalista e divulgatore della memoria della Shoah Leone Zingales. Le due pietre d’inciampo si trovano rispettivamente all’ingresso dei Cantieri Navali ed a Geraci, davanti alla casa dove Baldanza visse con i genitori.
La giornata si è conclusa con l’assemblea dei lavoratori, in preparazione della manifestazione di protesta sindacale del 20 maggio a Napoli.
Di seguito, alcune foto del toccante ed interessante evento.