Diario dal Mediterraneo – “Bambini a Gaza”, le foto di Rossana Zampini
di Grazia La Paglia, Repubblica Palermo – 25 febbraio 2015
Nella Striscia di Gaza c’è un muro azzurro forato da proiettili. Una bambina, a cui le bombe hanno sottratto i giocattoli e l’infanzia, li osserva e con la fantasia può immaginare quei buchi come palline colorate con cui potersi improvvisare giocoliera. Un altro bambino, povero di giochi come lei, occhi grandi e profondi che fissano l’obiettivo della fotocamera, tiene tra le braccia un’anguria là dove dovrebbe reggere un pallone di stoffa, come tutti i bambini del mondo. Sono questi alcuni dei volti-protagonisti della mostra “Cicando Gaza – Bambini a Gaza” inaugurata nella sede dell’Associazione delle Arti Visive in Sicilia di via Valenti e realizzata dalla fotografa Rossana Zampini l’estate scorsa, tra i campi profughi di Jabalya, Beit Lahya e Gaza City.
Gli scatti sull’infanzia negata resteranno esposti fino al 27 febbraio e rientrano nel più ampio progetto del Ciss – Cooperazione Internazionale Sud Sud – impegnato a lavorare con oltre 500 bambini gazawi con programmi di ludoterapia e clownterapia. Un lavoro che si concretizza tra le corsie degli ospedali e nelle stesse case dei bambini grazie ad una clinica mobile.
“L’arte circense in situazioni di assedio è strumento per l’analisi e la rimozione dei traumi. Aiuta i bambini ad esternare emozioni e stimola la loro creatività in un processo ostinato di ricostruzione, ogni giorno messo a dura prova dalle bombe – spiega la fotografa. – L’attività di ludoterapia del Ciss vuole spingere i bambini a riappropriarsi del proprio spazio, della propria infanzia e delle proprie capacità per meglio affrontare la quotidianità e non farsi schiacciare dal dramma. Per questo motivo, nelle foto, i protagonisti giocano con oggetti inusuali.”
Grazie al progetto, i bambini potranno riavere tra le mani birilli, biciclette e altri giochi scomparsi tra le macerie