Carla Nespolo: “La nomina di Liliana Segre a Senatrice a vita è un atto di grande civiltà politica”
Liliana Segre è stata nominata senatrice a vita dal Presidente della Repubblica il 18 gennaio. Nata a Milano nel 1930, è sopravvissuta al lager ed è testimone di essi. Perseguitata fin da bambina dalle leggi razziali fasciste del 1938, a causa delle quali fu espulsa da scuola, nel gennaio 1944 fu deportata dal famigerato Binario 21 della stazione di Milano Centrale al campo di Auschwitz-Birkenau. Non rivide mai più il padre, che sarebbe morto pochi mesi dopo. Il 18 maggio 1944 furono arrestati ad Inverigo, presso Como, anche i suoi nonni paterni; deportati ad Auschwitz, furono uccisi al loro arrivo. Liliana fu liberata il 1° maggio 1945 dall’Armata Rossa.
La Presidente Nazionale dell’Anpi Carla Nespolo ha dichiarato: “La nomina di Liliana Segre a Senatrice a vita è un atto di grande civiltà politica. In un clima di ricorrente rispolvero di ideologie barbare, affidare ad una donna – che ha subito leggi razziali e deportazione – un ruolo così alto è fare luce sulle radici antifasciste del Paese, potenziare la loro diffusione, parlare al cuore delle cittadine e dei cittadini: la democrazia, il rispetto reciproco, l’accoglienza, sono gli unici valori che fanno futuro e salvano dall’oscurità della peggiore storia, del non saperla, del non ricordarla. Non c’è spazio in Italia per un passato odioso, criminale, che esclude. Le razze sono follia l’umanità è più forte e vivrà oltre ogni tentativo di classificarla e impoverirla. A Liliana Segre l’augurio più sentito di buon lavoro dall’ANPI, le saremo a fianco con entusiasmo e “antica” passione. E un grazie al Presidente della Repubblica per questo gesto profondamente e meravigliosamente costituzionale”.
La redazione di Patria Indipendente rivolge alla senatrice a vita con calore e con affetto le sue felicitazioni e le formula i più fervidi auguri di buon lavoro.