Referendum Art. 18

A.N.P.I.

A S S O C I A Z I O N E N A Z I O N A L E P A R T I G I A N I D ’ I T A L I A

COMITATO NAZIONALE

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COMUNICATO

E’ stata presentata una proposta di referendum sostanzialmente per il

ripristino del testo originario dell’art. 18 dello Statuto e per l’abrogazione dell’art. 8 della

legge 13.8.2011 n. 138, soprattutto nella parte in cui si consentono deroghe al

contratto collettivo nazionale in virtù di accordi contrattuali di minor livello.

L’ANPI non ha bisogno di ricordare che su questi temi si è pronunciata

ripetutamente, contro le iniziative legislative di cui oggi si chiede l’abrogazione,

ribadendo la propria convinzione che ragioni fondamentali di principio dovrebbero

impedire di modificare norme che appartengono da tempo alla struttura ed ai

fondamenti del diritto del lavoro, corrispondenti a precisi diritti dei lavoratori, che li

hanno conquistati a prezzo di lunghe e dure lotte.

Siamo dunque convinti che esiste davvero la necessità di tornare alle

formulazioni ed ai princìpi originari, tanto più preziosi ora in quanto attraversiamo un

momento difficile della vita del nostro Paese; ed è in occasioni e in periodi come questi

che vi è più che mai bisogno di tutele e garanzie fondamentali per chi lavora.

Gli strumenti per arrivare a risultati positivi sono molteplici e tutti legittimi,

sicché è condivisibile l’obiettivo perseguito dai promotori del referendum, per quanto

riguarda i due quesiti sopraindicati, così come resta forte la speranza che il governo

che uscirà dalle imminenti elezioni possa e sappia intervenire ripristinando quanto è

stato tolto ai lavoratori, ai cittadini, al diritto del lavoro.

Ovviamente, l’ANPI non vuole e non può entrare nella diatriba – tutta politica

– sull’opportunità e sull’idoneità, in questa delicata materia, di un referendum, che

peraltro dovrebbe tenersi, se ammesso, soltanto nel 2014.

Gli iscritti e le organizzazioni periferiche – in piena libertà – assumeranno

ogni opportuna decisione al riguardo, considerando quanto scritto nel documento

approvato dal Congresso nazionale del 2011, nel quale si ribadisce l’impegno a

“respingere ogni tentativo di sovvertire princìpi e regole che sono previsti a garanzia

della libertà e dei diritti dei cittadini” e dove ancora si afferma che “per garantire una

forte stabilità sociale ed economica al Paese occorre attuare pienamente i princìpi

costituzionali in materia di lavoro, cambiando la legislazione vigente che ha ridotto

diritti e garanzie per i lavoratori”.

LA SEGRETERIA NAZIONALE ANPI

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