Preoccupati pubblichiamo questo comunicato del NO MUOS Palermo nel ricordo della battaglia contro i missili a Comiso del movimento pacifista siciliano guidato allora da Pio La Torre.
Alle 8.45 circa di stamattina un nuovo convoglio di militari usa, operai della base e materiale con la solita scorta numerosa di tutori dell’ordine al servizio degli americani ha forzato i presenti al Presidio, che si erano stesi davanti i mezzi per ostacolarne l’ingresso, in questi momenti una cincinquantina di solidali urla il proprio sdegno e la propria rabbia radunati sotto un’albero su cui si è arrampicato il pacifista Turi Vaccaro
La resistenza unisce
Una giornata di memoria della liberazione non rituale quella che si è vista oggi a Niscemi: dopo la scarcerazione di Turi e Nicola, anche oggi il movimento NoMuos ha dimostrato di non cedere alle intimidazioni di questo Stato bi-cefalo, che da una parte garantisce per la sospensione dei lavori e dall’altra scorta, con i propri uomini in divisa, i convogli Usa .
Diverse iniziative hanno scandito la mattina ed il pomeriggio riuscendo a conciliare (apparenti) distanze di spazio e tempo. Spazi e tempi di resistenza e lotta che camminano sulle stesse gambe: il nostro incedere di attivisti antimilitaristi sulla stessa strada dei giovani ribelli di Marzabotto della lotta antifascista.
La mattina è cominciata con una passeggiata sul neonato sentiero partigiano NoMuos; un paio di chilometri strappati alle prepotenze degli invasori, un’occasione per ri-scoprire la gioia del camminare insieme e la bellezza della natura, con gli interventi di Antonio Mazzeo a illustrare le devastazioni presenti e future (gli piacerebbe!) della base di morte USA. A sorpresa abbiamo anche potuto constatare che al di là delle dimostrazioni muscolari degli yankee, basta una giornata di vento per far cadere giù come niente diversi metri di rete della base.
Pranzo sociale per rinfrancarci con le primizie e il vino (che 25 aprile sarebbe sennò!?) dei contadini NoMuos, e nel pomeriggio inaugurazione della mostra che ricostruisce la storia della Brigata autonoma “Stella rossa”, alla presenza del partigiano Ursus.
Ursus, un giovane compagno che a 91(?) anni affronta un viaggio di mille chilometri, dalla provincia di Modena alla Sicilia, per il piacere e l’impegno di un racconto da condividere per contrastare nuovi e vecchi fascismi, con un incontro nella Piazza di Niscemi insieme al Prof Zucchetti.
Si chiude in bellezza con una “pizzata” al Presidio permanente in Contrada Ulmo. Il nostro forno è sia a legna che a microonde, perché RESISTERE per noi è anche questo: vivere per mesi “braccati” da radiazioni e repressione godendoci il piacere dello stare insieme. .