Dopo il successo all’auditorium RAI RITORNANO “I racconti del vecchio in campagna”
Mannaggia a Socrate !
“I racconti del vecchio in campagna” : spettacolo teatrale che sarà presentato Lunedì 16, h. 17,00 dalla scuola di teatro dell’Univ. Europ. del Tempo Libero, presso la sala consiliare del Comune di Palermo.
Il testo ci rassegna nove donne nate in questa terra, che mai si incontrarono e che, avendo superato la loro “singolarità”, finiscono per costituirsi come “coro”. Di rabbia e di impegno.
Quando queste nove donne si saranno fatte riconoscere dal Narratore e dal Pubblico anche come coro di memoria e di cultura, sulla scena -proveniente dal mare- si presenterà ancora una donna: anche lei tenacemente impegnata perché sia riconosciuta la sua memoria “altra” e la sua cultura “altra”
Ecco volevo invitarvi a questo evento quando mi sono ricordato dei “tre setacci” di Socrate.
In verità i flash proposti nel merito di Franca Florio, Cristina Parrinello, Margherita Clèsceri, Francesca Serio Carnevale, Rosa La Barbera, Felicia Bartolotta Impastato, Emanuela Setti Carraro, Francesca Morvillo o Rita Atria non sono veri. Neanche sulla storia della donna sfuggita al mare potrei mettere la mia mano sul fuoco: io non c’ero quando lei attraversava il Sahara a piedi.
In parte pagine lette, in parte racconti ascoltati. Solo passaggi della vita resi poeticamente credibili.
Almeno rispondono all’esigenza della bontà ? No, non credo che dieci storie costruite sulla violenza subìta possano dirsi “belle storie” !
Utili ? Certamente per loro non fu utile quel “capolinea” né credo che altri “allora” avrebbero voluto trovarsi a quel posto o “ancora oggi” augurarsi un pari percorso !
E allora ?
Allora non me la sento di fare inviti.
Chi vuole venire venga, chi non vuole, niente
Mannaggia a Socrate !
“I racconti del vecchio in campagna” : spettacolo teatrale che sarà presentato Lunedì 16, h. 17,00 dalla scuola di teatro dell’Univ. Europ. del Tempo Libero, presso la sala consiliare del Comune di Palermo.
Il testo ci rassegna nove donne nate in questa terra, che mai si incontrarono e che, avendo superato la loro “singolarità”, finiscono per costituirsi come “coro”. Di rabbia e di impegno.
Quando queste nove donne si saranno fatte riconoscere dal Narratore e dal Pubblico anche come coro di memoria e di cultura, sulla scena -proveniente dal mare- si presenterà ancora una donna: anche lei tenacemente impegnata perché sia riconosciuta la sua memoria “altra” e la sua cultura “altra”
Ecco volevo invitarvi a questo evento quando mi sono ricordato dei “tre setacci” di Socrate.
In verità i flash proposti nel merito di Franca Florio, Cristina Parrinello, Margherita Clèsceri, Francesca Serio Carnevale, Rosa La Barbera, Felicia Bartolotta Impastato, Emanuela Setti Carraro, Francesca Morvillo o Rita Atria non sono veri. Neanche sulla storia della donna sfuggita al mare potrei mettere la mia mano sul fuoco: io non c’ero quando lei attraversava il Sahara a piedi.
In parte pagine lette, in parte racconti ascoltati. Solo passaggi della vita resi poeticamente credibili.
Almeno rispondono all’esigenza della bontà ? No, non credo che dieci storie costruite sulla violenza subìta possano dirsi “belle storie” !
Utili ? Certamente per loro non fu utile quel “capolinea” né credo che altri “allora” avrebbero voluto trovarsi a quel posto o “ancora oggi” augurarsi un pari percorso !
E allora ?
Allora non me la sento di fare inviti.
Chi vuole venire venga, chi non vuole, niente
Mannaggia a Socrate !