27 gennaio

Presentazione della manifestazione

Questo anno la nostra Amministrazione comunale ha deciso – in piena sintonia con tutte le scuole presenti nel nostro territorio, con il comune di San Cipirello e l’Associazione nazionale partigiani d’Italia e grazie alla collaborazione di alcuni cittadini e associazioni locali – di celebrare una importante ricorrenza come la Giornata della memoria con una manifestazione che viene preparata ormai da alcuni mesi.

È stato avviato un percorso di ricerca e memoria – definito per l’appunto PROGETTO MEMORIA – che vuole per l’appunto partire dagli alunni delle scuole ma mira a coinvolgere l’intera cittadinanza senza alcuna distinzione di età, condizione sociale, livello culturale. L’obiettivo di fondo è la scoperta/riscoperta di una identità collettiva, sola capace di trasformare un paese senza passato in una comunità solida, coesa e consapevole delle proprie radici e della propria missione.
Con l’intitolazione mesi fa di una piazzetta al movimento dei Fasci dei lavoratori è stato già compiuto un primo passo importante, nel segno della continuità tra le origini del sindacalismo e le lotte che hanno liberato la valle dalla schiavitù del feudo e degli agrari.
L’occasione della giornata della memoria invece adesso ci ha spinto ad interrogarci sulla guerra e le sue nefaste conseguenze. La speranza è sempre quella di stimolare, attraverso la riflessione e il confronto con il passato, la consapevolezza dell’importanza di costruire insieme un futuro mondo di pace e nonviolenza.
Ma dallo sguardo di insieme siamo presto passati alla dimensione locale, per scoprire riflessi, tracce e testimonianze del conflitto nel nostro territorio. Cultura, scuola, identità così diventano l’asse forte da cui ripartire per cambiare nel profondo le persone, che poi mutano la società in cui vivono ed operano.

Questo a dimostrazione del fatto che anche in una “retrovia” e in una valle lontana dai grandi scontri non mancarono i luoghi significativi e le vicende esemplari: tra tutti va citata la presenza di un campo per prigionieri di guerra in contrada Traversa, attivo sin da settembre 1942 e che arrivò ad ospitare sino a 883 militari (tra i quali inglesi, americani, indiani, sudafricani e neozelandesi); ancora degna di memoria la storia del tenente Sergio Barbadoro, con lo strenuo quanto inutile tentativo di resistere e frenare l’impetuosa avanzata dell’esercito americano verso Palermo, che si concluse con la morte tra le strette gole di Portella della Paglia a luglio 1943.
Dentro la grande Storia scorreva una piccola ma significativa storia fatta di sfollati fuggiti da Palermo per scampare ai bombardamenti alleati, famiglie in attesa di notizie dai cari partiti verso destinazioni lontane, animali domestici confiscati per essere assegnati all’esercito, preti che denunciavano condizioni di estrema miseria in cui viveva la maggioranza della popolazione.

In particolare poi questa edizione della giornata è stata dedicata alla memoria degli Internati militari italiani (IMI), il cui sacrificio e martirio è stato ed è tuttora dimenticato, ma che merita attenzione e riconoscimento. Il loro ricordo sarà affidato in particolare all’intervento del disegnatore Marco Ficarra (vedi il suo comunicato qui sotto): partendo proprio dal suo libro a fumetti (Stalag Xb, Beccogiallo, 2009) che narra la storia di un militare di origini jatine (Gioacchino Virga) morto da internato in un campo nazista, verranno spiegate le sofferenze e le atroci violenze subite da questi “schiavi di Hitler”, protagonisti di una tragedia sconosciuta.

Gli attori della mattina saranno comunque gli studenti delle scuole coinvolte (Istituto Comprensivo di San Giuseppe Jato, Istituto Comprensivo di San Cipirello, Istituto Superiore “E. Basile” di Monreale (sezione Liceo scientifico e Istituto Professionale per l’Agricoltura di San Giuseppe Jato-San Cipirello): insieme ai rispettivi docenti loro hanno infatti preparato interventi, pannelli di approfondimento, video, musica, recite.
Da segnalare l’adesione e la partecipazione dell’Anpi Palermo “Comandante Barbato”, da anni impegnata a recuperare e valorizzare l’importante contributo dei tanti siciliani che si opposero – attraverso la lotta partigiana ma non solo – al nazifascismo e posero le basi dell’Italia democratica.

La manifestazione si svolgerà presso l’auditorium della scuola media di San Giuseppe Jato (contrada Mortilli, zona via dello Stadio) tra le ore 9,30 – 12,30.
Al termine degli interventi (alle ore 13 circa) verrà infine scoperta una targa in ricordo degli Internati militari italiani che verrà collocata in piazza Falcone e Borsellino.

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