Martedì 2 settembre u.s., la sezione ANPI/IMI di Nicolosi, ha organizzato una serata della memoria, in occasione della ricorrenza del 70° anniversario della morte dei due partigiani nicolositi, ALFIO RAGONESI e FILIPPO MAZZAGLIA a cui fra l’altro è dedicata la sezione, insieme ai due IMI (Internati militari Italiani) SALVATORE SCUDERI e SANTO MAZZAGLIA. E’ stata scelta la data del 2 settembre in quanto proprio in quella data, 70 anni fa nelle campagne di Cerano, lungo il corso del fiume Ticino, che in quel tratto segna il confine tra Lombardia e Piemonte, trovò la morte eroicamente Alfio Ragonesi (classe 1916), morì per rimanere accanto ad un compagno ferito, fu ucciso dalla famigerata brigata fascista “Cristina” di Novara, Ragonesi, militare di leva in Lombardia a Bergamo presso il battaglione “Lupi di Toscana”, dopo l’8 settembre fuggì e fu aiutato da alcune persone nei pressi di Magenta nel milanese che gli diedero degli abiti civili e gli indicarono i riferimenti locali per arruolarsi con i partigiani, difatti si arruolò in una brigata garibaldina ed è sepolto nel cimitero di Magenta (MI) mentre un monumento nella piazza di Cerano (NO) lo ricorda insieme ad altri due ceranesi, chi vi scrive qualche anno fa è stato ospite delle due sezioni ANPI di Cerano e di Magenta, dove ha presentato il libro “Nicolosi e la guerra” dove fra le altre cose vengono raccontate anche le vicende dei due partigiani nicolositi, ed ha scoperto che del Ragonesi, che consideravano e considerano un eroe non sapevano niente delle sue origini addirittura pensavano che fosse sardo ed è stato bello sia per me che per loro sapere che era siciliano ed è stato un momento emozionante, si è ristabilito in un attimo, quello che era stato un motivo fondante della Resistenza del nuovo risorgimento nazionale, che come spesso ricordava Pompeo Colajanni, l’incontro tra il Nord e il Sud.
La sera del 2 abbiamo ricordato anche l’altro partigiano nicolosita, Filippo Mazzaglia, nome di battaglia “Maresciallo Franco”, sergente maggiore dei bersaglieri a Siena si era fatto tutta la campagna di Grecia e poi trasferito a Pinerolo, nel settembre del 43 si unì alle formazioni partigiane autonome in Val Sangone nella provincia di Torino e fu fucilato il 16 maggio 1944 dai nazifascisti davanti il municipio di Forno di Coazze nel corso del grande rastrellamento tedesco della Val Sangone del maggio 1944 ed è sepolto insieme ad 97 partigiani nell’Ossuario di Coazze e chi vi scrive il 23 aprile 2009 come rappresentante dell’Amministrazione comunale di Nicolosi con la presenza del Presidente Napolitano ha assistito, insieme al nipote Salvo Mazzaglia, oggi vice-presidente della sezione ANPI/IMI di Nicolosi alle celebrazioni del 65° anniversario della festa della liberazione a Coazze, un altro momento molto emozionante di incontro tra nord e sud.
Insieme al Sindaco di Nicolosi Nino Borzì, all’assessore alla cultura Stefania Laudani e alla Presidente dell’ANPI provinciale di Catania, Santina Sconza, sono stati ricordati gli altri 6 partigiani nicolositi che combatterono tre (Gaetano Carbonaro, Nunzio Longo e Salvatore Laudani) nelle Langhe sempre in Piemonte con il partito d’Azione, uno in Grecia (Alfio Gemmellaro) con i partigiani dell’Ellas, un altro in Jugoslavia (Giuseppe Navarria, carabiniere in Montenegro) e Angelo Folli, finanziere in Montenegro morto a Foca in Bosnia insieme alle formazioni partigiane titine, alle quali si si era unito anche il Navarria. Abbiamo ricordato i 20 nicolositi deportati in Germania dopo l’8 settembre che dissero “NO” alla repubblica sociale di Mussolini e alcuni di loro sono ancora fra di noi e prendendo spunto dal film proiettato quella sera “La memoria degli ultimi” di Samuele Rossi, in raccordo con l’amm.ne comunale si è pensato di intervistarli e conservare così la memoria di eventi fondanti per la nostra democrazia che non attraversa un bel momento. Si è anche accennato al progetto da realizzare con il liceo “Marchesi” Mascalucia dedicato a Carmelo Salanitro e Nunzio Di Francesco che prevede la realizzazioni di interviste e cronache riguardanti il coinvolgimento degli etnei nelle file dei partigiani e i famosi fatti dell’estate del ’43 che si svolsero durante la fuga dei tedeschi e le razzie e soprusi da loro commessi in quei giorni nei confronti delle locali popolazioni, il progetto sarà coordinato dalla professoressa Antonella Sotera di Nicolosi e prevede come premio, se il liceo organizzerà il viaggio d’istruzione, la visita gratuita al campo di concentramento e di sterminio di Mathausen dove il 25 aprile 1945 morì Carmelo Salanitro e dove fu “ospite” Nunzio Di Francesco, il partigiano Athos, recentemente scomparso che a Nicolosi la sua memoria è ancora viva in quanto fu lui ad inaugurare la nostra unica sezione della provincia di Catania. Saluti Giuseppe Mazzaglia