SIGNIFICATIVI MOMENTI DELLA LOTTA DI LIBERAZIONE

Il giorno 3 agosto, l’enorme risentimento contro la guerra e il disprezzo verso i tedeschi accumulato dal popolo siciliano  esplose in due paesini alle falde dell’Etna, a pochi Chilometri da Catania.
Per prima “ esplose” Mascalucia, dove stazionavano circa 2000 soldati tedeschi. Nel paese era presente un nucleo di sodati italiani, addetti alle fotoelettriche.
Soldati tedeschi, dopo avere sottratto la motocicletta ad un miliare italiano portaordini e il fallito tentativo di rubare  i quattro cavalli del carrettiere Bonaccorso, tentarono di rapinare i cavalli ad una famiglia catanese (Amato) – sfollata nel paese -;  spararono, provocando un morto ed un ferito. In un altro punto del paese, in un casolare, un tedesco ubriaco sparò, uccidendo il soldato Giuseppe La Marra. Successivamente i tedeschi  uccisero un altro soldato italiano, Francesco Wagner, ventiduenne mantovano.
I componenti della famiglia Amato – di mestiere, armieri, avevano un deposito nel paese  – risposero con le armi. Fu il “segnale” dell’inizio della resistenza popolare.
In breve molti cittadini armati di fucili e pistole ( distribuiti dalla famiglia Amato, prelevate dal proprio deposito di armieri) scesero per le strade, sparando ai soldati tedeschi. Molti colpi furono tirati dalle  terrazze delle case e dal campanile della chiesa principale del paese. Ai cittadini si affiancarono i soldati italiani, i carabinieri e i Vigili del fuoco, sfollati da Catania. I soldati portarono altre armi e bombe a mano.
La sparatoria durò circa quattro ore. Armi di vario tipo, munizioni e camionette furono catturate ai tedeschi.
I tedeschi, dopo avere lasciato diversi caduti – quattordici, raccontano le cronache dell’epoca, vari cadaveri non furono mai ritrovati -, si ritirarono dal paese.  Rimasero uccisi un cittadino del paese e due soldati italiani  tra i tanti che si erano schierati con gli abitanti.

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