MARE NOSTRO CHE NON SEI NEI CIELI

Mare nostro che non sei nei cieli

e abbracci i confini dell’isola e del mondo

sia benedetto il tuo sale

e sia benedetto il tuo fondale

accogli le gremite imbarcazioni

senza una strada sopra le tue onde

pescatori usciti nella notte

le loro reti tra le tue creature

che tornano al mattino

con la pesca dei naufraghi salvati

Mare nostro che non sei nei cieli

all’alba sei colore del frumento

al tramonto dell’uva di vendemmia,

Che abbiamo seminato di annegati

più di qualunque età delle tempeste

tu sei più giusto della terra ferma

pure quando sollevi onde a muraglia

poi le riabbassi a tappeto

custodisci le vite, le visite cadute

come foglie sul viale

fai da autunno per loro

da carezza, da abbraccio, da bacio in fronte

di padre e di madre prima di partire

Erri De Luca

Lampedusa 2 ottobre 2014 – da Agorà speciale Rai3, 3 ottobre 2014.

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