RIACE, sabato 6 ottobre: l’Italia che resiste
La grande manifestazione svoltasi a Riace nel pomeriggio di sabato 6 ottobre a sostegno del sindaco Mimmo Lucano è già stata raccontata dalle cronache informative nazionali.
Un paese di 2300 abitanti, nella Locride, in provincia di Reggio Calabria, divenuto famoso nel 1972 per il ritrovamento di sue statue di bronzo di epoca greca nello specchio di mare antistante.
Un paese spopolatosi nel corso di tanti decenni a seguito del dramma sociale che da sempre ha caratterizzato il Meridione intero, con particolare intensità nelle aree interne: l’emigrazione, per povertà e vitale necessità di vita. A Riace molte case sono state abbandonate e definitivamente rimaste chiuse.
Poi, a partire da circa vent’anni addietro, l’inversione di rotta.
Il paese ha iniziato a ripopolarsi. Sono arrivati altri Esseri Umani….. da terre assai lontane.
Prima un nutrito gruppo di curdi…..arrivati dal mare. In seguito , il paese, a seguito delle iniziative condotte dal tre volte sindaco Mimmo Lucano e dall’amministrazione comunale, ha operato un’intensa e faticosa azione di accoglienza, diventata simbolo di accoglienza e di fattiva solidarietà civile e sociale, in Italia e nell’intera Europa.
Molti profughi, migranti, costretti a fuggire dai loro paesi d’origine: Afghanistan, Ghana, Pakistan, Somalia, Gambia, Eritrea, Etiopia, Tunisia, Marocco, Ghana, Egitto…, hanno trovato solidarietà, il benvenuto, abitazione ( tra le tante case abbandonate), opportunità di un lavoro tenacemente creato.
Ora, a seguito delle accuse giudiziarie che riguardano il sindaco…..si vuole negare il fondamentale diritto all’umanità, tutto rischia di crollare.
Sabato, in oltre cinquemila – molti i profughi-migranti -, sono venuti a Riace, con molti pullman e centinaia di autoveicoli. L’intera area territoriale del paese è rimasta gioiosamente ingombrata. Una festa per i sentimenti di libertà e di unione contro i propugnatori dell’intolleranza. Una manifestazione di grande rilievo nazionale, di solidarietà attiva, di grande civismo, a supporto del sindaco Mimmo Lucano, delle iniziative messe in atto nel paese, per sorreggere i valori dell’antirazzismo e i principi fondamentali del diritto d’asilo, in opposizione tutte le discriminazioni, declamate dalla nostra Costituzione.
Dopo le grandi manifestazioni, antirazziste e antifasciste, spontaneamente nate in parecchie città italiane dalla fine di agosto, a partire da Catania, a seguito dei fatti che hanno riguardato i profughi salvati dalla nave diciotto della Guardia costiera, questa di Riace è l’ultimo esempio, bello e importante, dell’Italia civile e democratica che resiste!
Tanti gli interventi dal palco approntato nell’accogliente ”auditorium” all’aperto attrezzato di gradinate sito nell’area centrale del paese. L’intensa pioggia caduta per oltre settanta minuti sulle migliaia di persone convenute non ha fermato la manifestazione. Gli interventi, circa una ventina, in rappresentazione dell’articolato mondo istituzionale, sindacale, politico e civile partecipante, senza protezione di ombrelli, non si sono mai interrotti. Tra gli altri, hanno dato un importante contributo diversi sindaci di paesi della Locride.
Alcune immagini della manifestazione parlano più delle parole
domenico stimolo