Dopo il “Nicola Barbato” ecco la seconda copertina dei Quaderni dell’ANPI Sicilia collana diretta da Giuseppe Carlo Marino nella nuova veste grafica dell’Istituto Poligrafico Europeo: “Memorie di Cefalonia” di Giuseppe Benincasa, Diario di un sopravvissuto della Divisione Acqui. Il libro sarà presentato l’8 settembre a Isnello per ricordare oltre la terribile strage di Cefalonia il contributo degli eroi della Resistenza al nazifascismo a partire da Giovanni Ortoleva, Mauro Zito, Francesco Barrancotto e degli altri partigiani siciliani.
8 settembre ISNELLO: Ricordo dei caduti e difesa della Costituzione
Come l’anno scorso, anche quest’anno L’ANPI intende ricordare e rendere omaggio al nostro partigiano Giovanni Ortoleva, nel secondo anniversario della traslazione delle sue spoglie dal Piemonte a Isnello, avvenuta il 3 settembre del 2011.
Avremo l’onore di avere tra noi il partigiano Giuseppe Benincasa, oggi novantunenne, sopravvissuto al massacro di Cefalonia, che, dopo l’armistizio dell’8 settembre del 43, aveva aderito all’Ellas, la formazione di Resistenza greca al nazifascismo.
Egli verrà con la sua tromba per suonare il silenzio in onore di tutti i caduti per la libertà e la democrazia, mentre l’ANPI, alle ore 17.00, insieme ai familiari deporrà dei fiori sulla tomba del concittadino G. Ortoleva.
Quest’anno, in concomitanza con il 70° anniversario dell’armistizio dell’8 settembre, che diede inizio alla resistenza partigiana, abbiamo voluto far coincidere la ricorrenza con la presentazione al centro sociale di Isnello alle ore 17.30, del libro di Giuseppe Benincasa, Memorie di Cefalonia, diario di un sopravvissuto della divisione Acqui, a cura di Franco Ciminato,edito dall’Istituto Poligrafico Europeo, Palermo 2013, e facente parte della collana di quaderni dell’ANPI Sicilia diretta dal prof. Giuseppe Carlo Marino.
Ci saranno vari interventi per rievocare la ricorrenza del momento storico, la presentazione del libro insieme all’autore Benincasa, e la figura di Giovanni Ortoleva con in particolare l’Omaggio per il partigiano martire Giovanni Ortoleva e per tutti i caduti per la libertà, dei Maestri: Franco Vito Gaiezza e Francesco La Bruna.
Gugliemo Epifani, prefazione del libro Itinerario della memoria: guida ai luoghi delle stragi dei militari italiani a Cefalonia, Mephite, fondazione Bruno Trentin, CGIL, 2011
Dopo l’8 settembre 1943, si consumò nell’isola di Cefalonia una delle pagine più buie e più eroiche della storia dell’esercito italiano e della seconda guerra mondiale.
I Militari italiani della Divisione Acqui, di stanza nell’isola, rifiutarono di consegnare armi e onore ai comandi delle truppe tedesche presenti in quelle aree, e opposero prima una resistenza armata, e poi un atteggiamento di grande coraggio quando fu chiaro quale sarebbe stato il destino comune. In migliaia vennero fucilati – in spregio a ogni norma di diritto internazionale in tempo di guerra – molti altri morirono in acqua colpiti sulle navi che avrebbero dovuto portali al confino.
Nella memoria della Repubblica Italiana, Cefalonia rappresenta il simbolo di lealtà alla patria, il coraggio di testimoniare fino alla morte questa fedeltà, e insieme anche il primo e grande contributo di sangue dato alla resistenza italiana e quindi alla lotta per la democrazia dai suoi ufficiali, dai suoi graduati, dai suoi soldati.
Sono passati quasi 70 anni da quei fatti e ancora oggi i tanti italiani che si recano a Cefalonia ogni anno rivivono quei momenti e portano gratitudine per una coerenza e per un senso morale che l’Italia di oggi sembra aver smarrito……