L’ANPI Palermo protesta per l’incredibile TG3 ( RAI) Sicilia del 10 febbraio sulla “Giornata del Ricordo”
L’ANPI Palermo rimane trasecolata e protesta di fronte al servizio della redazione del TG3 Sicilia già in onda la mattina del 10 febbraio per un’informazione sulla giornata del ricordo esclusivamente affidata alle farneticanti elucubrazioni appartenenti alla nuova destra neofascista mitteleuropea. Angelo Ficarra segretario ANPI Palermo
Nel contesto del TG3( Rai) Sicilia delle 14.00 viene riportato un servizio informativo dedicato alla “Giornata del Ricordo”, evidenziato con il titolo: “ mille siciliani morirono nelle foibe”.
Viene intervistato il prof. Ingrassia Michelangelo, docente di storia contemporanea dell’Università di Palermo. Richiama il libro (“ Foibe, dalla Sicilia al Carso” – 2006), di un giornalista messinese, Davide Gambale. Riferisce che nel libro sono riportati i nominativi di circa 200 siciliani vittime dei partigiani comunisti di Tito, che furono infoibati”. “ Poliziotti, carabinieri, finanzieri, civili delle zone di emigrazione”.
Poi, aggiunge che “ studi più recenti hanno ampliato questo dato specifico a circa 1000 i siciliani coinvolti”.
I “mille siciliani” richiamati stupiscono alquanto. A maggior ragione se la notizia viene confrontata con la nota riportata dalla RAI in data odierna ( televideo) sulla “Giornata del Ricordo”, dove, tra l’altro, viene precisato che “ Il dossier del Centro Studi Adriatici” del 1989 riporta complessivamente 10.137 vittime, 994 le salme esumate dalle foibe e 326 le vittime accertate ma non recuperate”.
Com’è possibile che su circa 10.000 vittime complessive 1000 siano stati siciliani?
Più dei deportati siciliani nei lager nazisti ( circa 900)! Tutti bene elencati, nei vivi e nei morti, nella narrazione settantennale di ricerca dei sopravvissuti ai campi di sterminio e negli approfondimenti di molti storici!
C’è qualcosa di rilevante che non torna.
Tanti sono gli studi, le ricerche, i libri che hanno come tema gli eccidi nel “ confine nord-orientale negli anni tra il 1943 e il 1945” – a partire, per ordine cronologico, da quelli operati dai nazifascisti – e gli infoibati.
I numeri dei morti ammazzati continuano ad essere molto articolati e differenziati.
In questa breve nota, per non prolungare, non entro in questo merito. Mi attengo solo alle notizie riportate dalla RAI, televisione pubblica.
Nulla a dire sul movente scatenante di questa immane tragedia umana. La guerra di aggressione fascista in stretta combutta con la Germania nazista (…quelli della “razza eletta”) all’area balcanica e ai popoli europei tutti.
Nulla a dire, su un dato certo, sugli orrori consumati in Iugoslavia dagli invasori nazifascisti e dai loro alleati locali, con quasi 1.500.000 vittime.
Nulla a dire sui “ confini nord-orientali” che, dopo l’armistizio del’8 settembre, erano stati occupati dall’esercito nazista e dai militari della Rsi di Mussolini, militanti in vari corpi, e della cruenta Lotta di Liberazione che vi si svolse.
domenico stimolo