UNA STORIA DI RESISTENZA: SANTINO IL PARTIGIANO DI GRATTERI

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ANPI PALERMO: IL LUNGO PERCORSO DEL RECUPERO DELLA MEMORIA DELL’ANTIFASCISMO E DELLA RESISTENZA DEI SICILIANI

Una Storia di RESISTENZA : SANTO E TONI, GLI AMICI RITROVATI12235086_902854843097642_6157561561430239683_n12219490_902856033097523_8059638794985376372_n

Cari compagni e amici stasera vi racconto una storia bella e importante…
Il 6 novembre a Gratteri (Palermo), nella biblioteca comunale, è stato presentato alla cittadinanza e ai ragazzi delle scuole, il libro «SANTO SANTINO UN MARINAIO DI GRATTERI CON I PARTIGIANI SUL MONTE GRAPPA» a cura di Libero Michelucci e Catia Costanzo Boschieri; libro realizzato col contributo del Comune di Gratteri per volontà del Sindaco Giacomo Ilardo, dell’Amministrazione Comunale e delle Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Montebelluna e Palermo.
Presente, con gli autori del libro, il protagonista, Santo Santino (nato a Gratteri il 3 marzo 1922 e residente a Livorno) ,nome di battaglia “Ciclone” che,dopo 70 anni, ha raccontato la sua storia di partigiano della Matteotti sul monte Grappa dove comandò il battaglione Tonino Boschieri (dal nome del suo amico barbaramente ucciso durante il rastrellamento). Innumerevoli le azioni da lui condotte sul Grappa fino alla liberazione di Maser nell’aprile 1945.
La mattinata del 6 novembre è stata emozionante e ricca di interventi . La cerimonia si è aperta con l’Inno d’Italia e con le parole del sindaco che qui vi riporto : «Quest’anno quando ho incontrato Santo “u zu Santu” (come affettuosamente lo chiamavamo da bambini), non ho potuto non provare un sentimento di gratitudine e di ammirazione nei suoi confronti. Da concittadino, da Sindaco di Gratteri, da italiano cresciuto nel culto dei valori costituzionali della democrazia e dell’antifascismo. Perché è anche attraverso il suo coraggio espresso nella Resistenza, in quella straordinaria epopea che lo vide attivo sulle montagne del Veneto, nella Brigata Matteotti, che questo nostro Paese ha potuto imboccare la strada della libertà e del progresso civile. È anche grazie al suo contributo esemplare che abbiamo quella meravigliosa opera di ingegno che è la nostra Costituzione.
A distanza di 70 anni dalla Liberazione, siamo immensamente grati a Catia Costanzo Boschieri e a Libero Michelucci per avere appassionatamente portato alla luce ed egregiamente narrata questa splendida pagina di storia”.
Ha poi preso la parola il partigiano Santo che ha spiegato in modo concreto, fiero e commovente la sua scelta “di parte” e ha ricordato i duri mesi da combattente sul Grappa. Per lui applausi continui dal pubblico. Dopo di lui hanno parlato Giacomo Sapienza(giornalista), Ottavio Terranova (Presidente ANPI Palermo e Coordinatore Regionale A.N.P.I Sicilia), Catia Costanzo Boschieri (Presidente A.N.P.I Montebelluna e autore della pubblicazione), Libero Michelucci (autore della pubblicazione) e Pino lo Bello dell’Anpi Palermo. Bellissime le parole delle pergamene, lette con commozione da Giusy Vacca la compagna di Isnello della segreteria provinciale dell’ANPI Palermo, consegnate al partigiano Santo Santino  e al Sindaco di Gratteri Giacomo Ilardo. Al termine “Bella ciao” cantata in piedi da tutti i partecipanti. Presenti all’incontro gli alunni delle scuole di Gratteri. Molto apprezzati specie dai ragazzi gli oggetti della Matteotti ( zaino, scarponi, fazzoletto e altro) che ho portato da Biadene , oggetti che testimoniano senza bisogno di tante parole, le condizioni di vita dei nostri partigiani e che abitualmente espongo con la mostra di foto e documenti su mio zio Antonio Boschieri e il rastrellamento del Grappa. Per la cerimonia è arrivato un telegramma dal Presidente del Senato Grasso.

Fin qui vi ho descritto ciò che è successo il 6 novembre in un paese siciliano delle Madonie . Ma perché io sono arrivata lì in Sicilia a parlare di Santo ,della Matteotti e del Monte Grappa? Questa è una storia che inizia molto tempo fa e che racconto nella PREFAZIONE del libro che ho presentato a Gratteri e che qui vi riporto:
“ Al Presidente dell’Anpi di Treviso”, Aprile 2014
Sono un partigiano della Brigata G. Matteotti, che operò principalmente sul Grappa e nella pianura verso Montebelluna fino al Montello.
Ero comandante del “Battaglione Tonino Boschieri”e il giorno dell’insurrezione abbiamo combattuto o, per meglio dire, liberato Maser. Il motivo della mia lettera è perché vorrei sapere se è stato scritto un libro sulla Brigata Matteotti o sulla storia della Liberazione in quella zona. Ho 92 anni e vorrei rivivere per qualche ora quei tempi di speranza e di grande fraternità che ho vissuto con il popolo veneto.
Fraterni saluti Santo Santino.”
Questa lettera recapitata nell’aprile del 2014 alla sede dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Treviso, portò alla luce, dopo 70 anni di silenzio, la storia di Santo Santino, il partigiano “Ciclone”, e fece incontrare metaforicamente due amici che nel 1944 combatterono insieme in Veneto sul Monte Grappa nella Brigata Matteotti fino a che le loro strade si divisero nell’ultima drammatica fuga.
Nella lettera Santo si presentò come il comandante di un battaglione della Matteotti, il battaglione Antonio Boschieri, dal nome del suo amico di lotta ucciso nel tragico rastrellamento nazifascista che colpì quella montagna nel settembre del ‘44. Con il suo battaglione poi Santo, il 28 aprile del ’45, liberò il paese di Maser (nel trevigiano).
Racconta Santo “Durante la battaglia, la ritirata e la notte in cui ci siamo separati, Toni ed io siamo stati sempre assieme. Quando poi , dopo il rastrellamento, abbiamo riorganizzato la Brigata, abbiamo dato il nome del caro Tonino a un battaglione di cui io fui comandante e ne fui orgoglioso”. Il suo amico Antonio era mio zio, il comandante D’Artagnan della Matteotti e da anni stavo cercando di ricostruirne la storia, le gesta, la personalità attraverso testimonianze reali e dirette.
Questa lettera, di cui fui prontamente informata dal presidente dell’Anpi di Treviso Umberto Lorenzoni, il partigiano “Eros”, fu per me un regalo insperato, una finestra che si aprì su pagine di storia sconosciute. Dal Veneto mi sono precipitata a Livorno per conoscere chi aveva vissuto quei 20 mesi ribelli con mio zio… sono andata a trovare Santo non una volta, ma più e più volte. In quelle occasioni ho conosciuto Libero Michelucci, suo caro amico .Insieme abbiamo ricostruito l’incredibile storia di quest’uomo e dei suoi compagni. Una delle tante storie della nostra Italia resistente, a volte, come in questo caso, rimasta nell’ombra per decenni. Storie di ragazzi coraggiosi che con la loro scelta, in quei venti mesi di guerra di liberazione, formarono un esercito trasversale per età, per cultura, per status sociale, per provenienza geografica. Sempre più emergono storie di giovani del sud Italia presenti nelle fila dei combattenti per la libertà. In quel periodo nacquero e si consolidarono amicizie che superarono la morte e il passare del tempo e che nel racconto dei protagonisti, ancora oggi, mantengono la freschezza, la autenticità, l’affetto e l’ideale di allora. Così, dopo 70 anni, Santo e Toni si sono ritrovati … “Con Toni, che era studente ed era preparato, si discuteva di democrazia ,di uguaglianza, di libertà, di nuova società, si respirava un’aria nuova! Mi ricordo quando insieme camminavamo sui crinali del Grappa con lo sten e il fazzoletto rosso, ci sentivamo uomini liberi, volavamo su quei sentieri….” Ecco allora che attraverso queste pagine, Libero ed io cerchiamo di farvi conoscere Santo Santino, i suoi amici e la sua storia, perché la vera Storia d’Italia è stata fatta da questi giovani uomini e donne che hanno messo a repentaglio o sacrificato la loro vita per regalarci la libertà e i sacri e inalienabili diritti sanciti dalla Costituzione nata dalla Resistenza.
Catia Costanzo Boschieri Presidente della Sezione Anpi – Montebelluna (TV)12195779_902855073097619_3889393882641108785_n

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