L’ANPI A CALTAVUTURO CON DON CIOTTI NEL 70° della RESISTENZA E NEL 120° DEI FASCI SICILIANI

Avviamo con Caltavuturo un processo di recupero della memoria storica con l’obiettivo fondamentale di rivisitarla, di farla diventare memoria largamente diffusa e patrimonio di tutto un popolo.

Durante tutto questo anno, oltre le tappe della Resistenza che hanno segnato il riscatto del popolo italiano, saremo impegnati con varie iniziative culturali. Alcune date sono particolarmente significative anche perché impongono una rilettura importante del contributo siciliano a momenti decisivi della lotta antifascista e della Resistenza, con sottolineatura di cosa significò la persecuzione politica, il confino, le leggi razziali. Dopo  la tappa di Caltavuturo avremo, per la giornata della memoria la presentazione del saggio di Lucia Vincenti,  “Le donne ebree in Sicilia al tempo della Shoah” , con prefazione di Mario Avagliano e Marco Palmieri.

E poi gli scioperi operai del febbraio 1943 a Palermo quasi coevi a quelli importanti del marzo a Torino.

La manifestazione antifascista delle donne in via Alloro a Palermo nel marzo 1943 che suscitò le ire di Mussolini.

Il sabotaggio  dell’aeroporto di Gerbini con la importante partecipazione di antifascisti di Catania che bloccò l’aviazione tedesca alla vigilia dello sbarco anglo-americano a Pantelleria.

Il primo episodio di resistenza armata contro le atrocità e le razzie delle truppe naziste in ritirata a Mascalucia, i primi di agosto del 1943.

70° anniversario della terribile strage di Cefalonia  10-14 settembre 1943 che segnò il primo atto di massa della Resistenza Italiana.

Coniugheremo questi momenti, dopo lo storico incontro il 1° maggio 2010 a Portella della Ginestra con tutta la Resistenza italiana, con la straordinaria storia dei Fasci Siciliani, il più grande movimento di lavoratori in Europa dopo la Comune di Parigi. Il recupero di quella memoria, di quelle terribili stragi perpetrate dallo Stato italiano per mano del siciliano potere crispino in combutta con la mafia, sarà monito  e doveroso ricordo di quanti caddero per la libertà e per la difesa della dignità umana.

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