DITTATURE FASCISTE SBOCCO DELLE CRISI DELLA FASE EDULCORATA DEL CAPITALISMO

 10 LUGLIO 1943  SBARCO ALLEATO IN SICILIA CONTRO LE DITTATURE NAZI FASCISTE IN EUROPA

Gli impeti guerreschi del fascismo erano ormai “sazi”. Gli appetiti “ imperiali” avevano già provocato la morte di alcune centinaia di migliaia di italiani, giovani vestiti con la divisa, inviati in vari fronti europei e africani, civili, uomini, donne, bambini. Un paese distrutto, portando morte e distruzione in tanti altri stati aggrediti e invasi. Tutto per “la gloria del duce e del re imperatore”.

La resa dei conti era vicinissima. Dopo la sbornia di potenza…. dei primi giorni, spietatamente tutto era venuto alla luce, tutto era stato tragicamente perduto. Le

truppe italiane inviate a destra e manca per rinfrescare la gloria di Roma erano state comandate per essere “burattini di latta” spediti all’avventura per procacciare morte propria ed altrui. Restava il suol patrio vilmente infangato nei vent’anni del regime fascista e ampiamente scarnificato dalle bombe, e alcune “sacche” di presenza in Grecia, Albania, Iugoslavia e Francia.

Mancavano solo quindici giorni al 25 luglio, dalla caduta, per autodissoluzione, rovinosa della dittatura.

Il professore Carmelo Salanitro, nativo di Adrano e insegnante al Liceo Classico Mario Cutelli di Catania, fu facile profeta. Da anima ribelle alle sopraffazioni del regime dopo l’inizio della guerra aveva scritto nei suoi bigliettini di denunzia: “ il fascismo sta ricoprendo la nazione di sangue e di rovine”“ il fascismo ha scatenato senza motivo una guerra criminosa, ove i nostri figli e fratelli trovano la morte. Siciliani, non combattiamo. Il vero nemico dell’Italia è il fascismo. Viva la Pace. Viva la Libertà”. Scoperto, denunziato dal preside, per avere detto la verità contro Mussolini e i gerarchi votati alla distruzione dell’Italia,  fu condannato a 18 anni di carcere. Quindi la morte, per mano dei suoi aguzzini nazisti,  nel Lager di Mauthausen il 24 aprile 1945.

domenico stimolo ( Gruppo Memoria e Libertà)

NE DISCUTONO

 Introduce

 Nicola Cipolla – Presidente del Cepes

Nicola Tranfaglia –  Prof. di storia della mafia

                                      all’università  di Torino  

 “L’arrivo degli alleati in Sicilia”

 Giuseppe Casarrubea – Storico

“Operazione  Husky”

 

Umberto Santino – Presidente del Centro

      “Peppino Impastato

 “Il ruolo della mafia nella ricostituzione del blocco

dominante nel secondo dopoguerra”.

 Giusto Catania – Assessore Partecipazione e

                                Decentramento Comune di Palermo  

Maurizio Calà – Segretario Camera del Lavoro PA

 Ottavio Terranova – ANPI Sicilia

 Presiede e interviene il Sindaco di  Palermo Leoluca Orlando

 

  • Perche Churchill  e Roosevelt decisero, alla Conferenza di Casablanca di sbarcare in Sicilia e non, come era loro  possibile, in Sardegna o in Toscana e creare così il secondo fronte.
  • Perchè inglesi e americani sostennero il separatismo contro i partiti nazionali: PCI, PSI DC, in vista di trasformare la Sicilia in una grande Malta o nella 49° stella
  • Perché alla direzione dell’Amgot fu scelto Charles Poletti, ex governatore democratico di New York, sostenuto da “cosa nostra” di Lucky Luciano.
  • Come l’arrivo di Togliatti a Napoli e di Li Causi in Sicilia aprirono la strada della Repubblica, della Costituzione e dello Statuto dell’Autonomia siciliana in contrapposizione all’ipotesi separatista.
  • Il ruolo dei decreti Gullo per sviluppare in Sicilia una guerra di liberazione contro il feudo, la mafia, il separatismo nelle campagne e per la Repubblica e per l’Autonomia
  • Dopo il viaggio di De Gasperi negli Stati Uniti il separatismo privo dl sostegno americano finisce e i suoi esponenti  mafiosi: Vizzini, Genco Russo, Volpe passano alla DC mentre i socialisti    di Vacirca, indipendentisti, passano prima al PSI e poi danno vita alla scissione saragattiana.
  • Come con Lucio Tasca, latifondista, separatista, nominato sindaco da Poletti, inizia l’influenza della mafia palermitana sul Comune di Palermo che continuerà ininterrottamente fino ai tentativi delle amministrazioni Orlando prima con La Rete e ora con Italia dei Valori.

 

 

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