LAMPEDUSA E OLTRE: MA COME E’ STATO POSSIBILE

Ma, come è stato possibile

Ma, come è stato possibile, che questo paese, reduce dalle leggi razziali, rinato dalla Resistenza, con la Costituzione detta la più bella del mondo, con sede secolare del Vaticano ( centro “ideologico” dell‘altruismo) si perseguano materialmente e penalmente, privati della libertà,  esseri umani,  timbrati ”clandestini”?

Ma, come è stato possibile, che cittadini originari del luogo vengano incriminati penalmente se scoperti ad aiutare gli umani detti “clandestini”, in terra e in mare, pur in situazioni di perigliosi salvataggi.

Ma, come è stato possibile, che uomini e donne siano stati riconsegnati, come ancora avviene, agli aguzzini tiranni che ne martoriavano le carni e la vita, in dileggio al comando istituzionale che impone il diritto di asilo allo “straniero”, al quale ”sia impedito nel suo paese di origine l’effettivo esercizio delle libertà democratiche, garantire dalla Costituzione italiana”.

Ma, come è stato possibile che i rifugiati nel loro percorso di presenza in Italia per avere il riconoscimento dello status devono aspettare anche 18 mesi, chiusi in luoghi recitati con le sbarre, poi abbandonati, di fatto, in strada.

Ma, come è stato possibile che centinaia di migliaia di nati in Italia non possono avere i requisiti di cittadinanza, considerati “figli di nessuno”, valutati impuri alla stirpe, altrimenti detta razza.

Già, come è stato possibile!

Eppure, ancora sono tra noi una” rappresentanza” di coloro che portano nelle carni, nella mente e nel cuore le “stimmate” della Libertà.

domenico stimolo

ciao Domenico e grazie.
siamo certamente in ritardo su questo fronte dove già si erano trovati diversi giovani che forse non abbiamo saputo ascoltare fino in fondo.
Un abbraccio
                    angelo

 

La questione, oltre che drammatica, è assolutamente prioritaria.  Il ritardo, gravissimo,  è di tutte le componenti della società civile figlie della Costituzione, in specie delle grandi organizzazioni sociali, politiche ( quelle progressiste) e sindacali.

Il dato è, a mio parere, che ci siamo trovati ad un nuovo 1938, quello delle leggi razziali, così, in balia del fascismo moderno, quello che preme, in un clima di grande confusione e sotto il ricatto del fallimento dello Stato, per gravi modifiche della Costituzione. 

Le nuove leggi razziali sono state quelle rappresentate dal reato di clandestinità, dal cosiddetto pacchetto sicurezza, e dalle pratiche persecutorie nei riguardi di centinaia di migliaia di esseri umani, abbandonati , perseguiti ed incarcerati di fatto nei tanti rivoli che costituiscono il sistema di “accoglienza” italiano.

Di fronte a tanto orrore, tutti, nei fatti determinatisi,  sono stati praticamente consenzienti.

E’ vero c’ è in attività, da tempo, un’ articolata rappresentazione di associazioni e soggetti variegati che in questi lunghi anni hanno cercato di denunziare, manifestare e portare sollievo.

Però, alfine, la realtà tragica è rimasta totalmente immutata. Le leggi persecutorie sono sempre in azione.

Non c’è mai stata una “sponda” che, per autorevolezza, scevra da settarismi, e prestigio di bagaglio materiale e morale, potesse svolgere ruolo trainante e di raccordo.

Su questo fronte non possono non esserci gli eredi diretti dei Valori incarnati nella Lotta di Liberazione, nella difesa dei Valori della Costituzione, in specie in difesa degli esseri umani che chiedono accoglienza, giustizia, solidarietà e pace.

Dobbiamo recuperare e  coltivare la Memoria proiettandola nei fatti cogenti che riguardano la quotidianità, a partire dalle azioni necessarie per smantellare le nuove leggi razziali, prima che sia, ancora una volta, troppo tardi.

 Domenico Stimolo


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