Mostra fotografica.
“Convitto Falcone” tra scene e set fotografie di Giulio Azzarello.
Sabato 23 novembre 2013 ore 10 – Convitto Nazionale di Palermo.
Autore.
Giulio Azzarello Fotografo Freelance dal 1996, fotografo di scena e set, fotografo di luoghi e architettura, fotoreporter
corrispondente collaboratore, fotografo ritrattista. www.giulioazzarello.net
Caratteristiche.
50 fotografie nel formato 70 cm per 50 cm stampati in digitale a colori ad alta risoluzione su carta fotografica fineart.
Allestimento e comunicazione a cura dell’Istituto Convitto Nazionale di Palermo. Testi e didascalie Giuseppe Cadili.
Breve Biografia autore fotografico.
Giulio Azzarello è fotografo freelance dal 1996. Come fotografo di scena e set ha collaborato in 18 film tutti girati in Sicilia
da importanti registi italiani. Nel 2006 è con il regista Pasquale Scimeca sul set del film Rosso Malpelo interamente girato
nella terra di Sicilia in antiche miniere di estrazione del sale. Da qui inizia una buona e prolifica collaborazione con lo stesso
Scimeca fino a ritrovarsi sul set di “Convitto Falcone” nel marzo ed aprile 2012.
Giulio Azzarello è un fotografo di scena italiano perchè il suo lavoro fotografico è stato storicizzato dal critico Antonio Maraldi
nel suo libro sull’ultimo ventennio del cinema italiano, oltre ad aver vinto due importanti premi italiani per le sue foto di scena
in “Rosso Malpelo” di P.Scimeca e “La Siciliana” Ribelle di M.Amenta. Quando non è sui set collabora come corrispondente
fotografico per due importanti e storiche agenzie fotogiornalistiche di Roma e Milano con cui pubblica nei periodici nazionali
ed internazionali.
Nota del regista Pasquale Scimeca.
E’ passato un anno ormai, da quando, per la prima volta, un breve trailer del film “Convitto Falcone” è stato proiettato all’Aula
bunker di Palermo per ricordare i vent’anni trascorsi dalla strage di Capaci, dove perirono Giovanni Falcone, Francesca
Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
Questi eroi del nostro tempo, uccisi dalla mafia, per difendere tutti noi e la democrazia del nostro paese.
Un anno che ci ha regalato tante soddisfazioni: dalla partecipazione alla Mostra del Cinema di Venezia, al Festival di Pechino,
alle rassegne internazionali di Mosca, Madrid e Varsavia, alle centinaia di proiezioni che si sono svolte nelle scuole di tutta
l’Italia. Ma la soddisfazione più grande è quella di aver iniziato la raccolta di fondi per realizzare la “Casa Falcone” a Santo
Domingo in Ecuador, dove poter dare accoglienza ai ragazzi di strada.
Una casa della legalità, che nel nome del giudice ucciso dalla mafia, possa essere utile a quei ragazzi che nella più assoluta
illegalità sono costretti a vivere e spesso a morire. Siamo già arrivati a raccogliere quasi ventimila euro, e grazie all’aiuto
prezioso del Convitto Nazionale “Giovanni Falcone” e degli amici dell’ ENGIM, l’organizzazione dei missionari Giuseppini,
siamo certi di riuscire a portare a compimento il progetto. E’ bella la nostra città, è bella la nostra isola, e lo sarà ancora di
più, quel giorno in cui, la parola mafia, non sarà più che un lontano ricordo.
Nota del fotografo sulla mostra e sul corto in cui ha realizzato le fotografie di scena e set.
Il cinema di Pasquale Scimeca, per fortuna nostra e della storia culturale di tutta l’Italia, è diverso dal cinema etichettato
come “industriale” per questo ed altri importanti motivi esiste una grandissima continuità tra la scena e il set cioè quella
parte dove si prepara, si organizza e poi si gira la scena e la sua azione che si rappresenta con i suoi attori e attrici che rimangono
i primi artisti del cinema che si sta girando. Secondo me nei film di Pasquale si gira sempre dal vivo, per alcuni
critici non è occasione di cinema per altri è il momento della verità, del linguaggio, della originalità dei temi, della narrazione
figurativa quella delle arti visive. L’anno scorso era il ventennale delle stragi e a marzo a Palermo c’erano almeno altre produzioni
per la realizzazione di fiction-tv il cui aspetto e contenuti, quando poi sono stati trasmessi, era solo commerciale e
mercificatorio della storia di due meravigliose persone come Falcone e Borsellino. Il corto-metraggio di Scimeca è l’unico a
rimanere lontano da certe logiche e stereotipi mafia-antimafia o antimafia-mafia ma vive di suo proprio raccogliendo il messaggio
di responsabilità dei due grandi magistrati, lo rivede e lo rilancia nel rapporto umano tra un giovane allievo e un
maturo educatore. Certo il soggetto del film è tratto da un racconto di Giuseppe Cadili, oggi scrittore, che come educatore
del Convitto Nazionale ha un quotidiano dialogo con i ragazzi di tutta la Sicilia che raggiungono Palermo per studiare in una
buona scuola pubblica. Questa mostra fotografica è in realtà un grande reportage cinematografico unico nel suo genere
perchè rappresenta il film quasi in anticipo non è un’anteprima, non è un kit per la stampa o l’adetto giornalista, è un racconto
visivo con una anima interna di natura artistica sembra una semplice documentazione perchè si nutre di realtà, cerca sempra
il vero.
Il film “Convitto Falcone” è una produzione Arbash con Linda Di Dio e Pasquale Scimeca.
Regia di Pasquale Scimeca tratto dal racconto “La mia partita” di Giuseppe Cadili edizioni Iride.
Con Pietro D’Agostino, Marcello Mazzarella, Donatella Finocchiaro, Enrico Lo Verso, David Coco, Filippo Luna.
E’ stato interamente girato nei mesi di marzo e aprile 2012 nei luoghi interni ed esterni del Convitto Nazionale di Palermo.