MEMORIE DAI CAMPI DI DETENZIONE E DI STERMINIO
Ricordo nostro cugino Gioacchino, fatto morire di fame e di freddo in un campo di concentramento tedesco.
Con lui ricordo le centinaia di migliaia di IMI che, anche a prezzo della vita, scelsero con coraggio di non schierarsi col nazifascismo.
La memoria va ovviamente ai milioni di ebrei uccisi nei campi di sterminio, solo perché di cultura ebraica, e con loro alle molte centinaia di migliaia di zingari, omosessuali, socialisti, comunisti e semplici antifascisti, ai quali fu riservata la stessa sorte.
Ricordo quindi le sofferenze enormi che dovette subire nostro zio Giuseppe deportato in un campo di concentramento in Germania, perché comunista.