Grande partecipazione alla commemorazione della “battaglia di Palermo” dell’otto luglio 1960. Presente oltre l’ANPI e la Fillea, CGIL, FIOM, la rete degli studenti universitari e medi, l’ARCI, Democrazia Costituzionale, PRC, Movimento ex carcere, moviamocinsieme. Fiori rossi sui luoghi dove vennero uccisi i compagni e alla lapide in via Maqueda che li ricorda posta dalle antifasciste e dagli antifascisti di Palermo l’otto luglio 2010. Letizia Colajanni con Antonella Azoti e Giusy Vacca hanno deposto fiori dove fu ucciso Andrea Gangitano 18 anni in via Spinuzza. Lo commemora Francesco Piastra segretario della Fillea Cgil. Da quì piazza Massimo parte il corteo per via Maqueda. Angolo via Bari altra sosta. Angelo Ficarra ricorda Francesco Vella segretario della Fillea ucciso mentre incitava i suoi edili a mettersi al sicuro, “riparatevi non fatevi ammazzare”. Poi siamo alla lapide via Maqueda angolo via Celso che ricorda, con Rosa La Barbera uccisa mentre chiudeva le persiane di casa sua in via Rosolino Pilo, i 4 caduti di Palermo. Quì è stato ucciso Giuseppe Malleo 16 anni. Alla presenza di Sonia Sanfilippo nipote di Francesco Vella, prima Ottavio Terranova Presidente dell’Anpi Palermo e coordinatore dell’Anpi Sicilia e poi Enzo Campo segretario della Camera del Lavoro, ricordano il valore della battaglia dell’otto luglio per la difesa della democrazia. Infine la celebrazione nella sala delle Lapidi al Palazzo delle Aquile. Quì gli interventi, dopo l’apertura di Enzo Campo, di Angelo Ficarra che ricorda i passaggi cruciali dell’otto luglio a Palermo, Licata Reggio Emilia e Catania, mettendo in rilievo la cieca violenza riservata ai 330 fermati nella Prefettura allora a Palazzo Comitini, la relazione di Francesco Piastra che lega quelle lotte a quelle della fillea di oggi, di Marcello Costa giurista e di Emilio Arcuri vice sindaco che interviene nello specifico di una lotta della Fillea per la difesa e l’aumento della occupazione nel settore. Bellissimo, appassionato intervento di Fausto D’Alessandro allora presidente dell’Unione degli studenti universitari che vede morire Andrea Gangitano accanto a lui. Profonda riflessione sul valore laicamente “religioso” della memoria legato in senso alto alla politica come bisogno-testimonanza di fratellanza, solidarietà centralità della difesa della dignità umana. Interessante, appassionato e intelligente intervento di un giovane rappresentante della rete degli studenti universitari, Marco Campagna, che si richiama alle lotte di oggi per il diritto allo studio e per la democrazia. Infine la conclusione di Alessandro Genovesi segretario nazionale della Fillea che alla fine non si sente di condividere l’augurio espreso dall’Anpi di essere assieme a difendere la democrazia costituzionale aspettando la decisione che annunzia sarà presa solo in settembre.
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