di Ivano Artioli da Patria Indipendente settembre 2011
Catturati, torturati e fucilati a Salussola
I compagni lo guardarono. Il partigiano Jaccon era un tipo sorridente, non alto, bello di un viso malandrino
come hanno certi siciliani energici e asciutti che uniscono occhi azzurri di mare limpido a carnagione scura, araba.
Guardarono Jaccon mentre chiuso nelle spalle si appoggiava al muro e si lasciava scivolare a terra in un angolo di quella
grande stanza prigione. Gli fecero spazio. Aria. Erano in ventuno, lì. Tutti partigiani. Tutti garibaldini.