COMANDANTE BARBATO
L’ANPI Palermo e l’ANPI Sicilia esprimono la propria sincera commozione e il proprio ringraziamento di fronte alla grande mobilitazione che ha interessato, anche con accenti diversi, strati più vari della popolazione italiana e che restituisce ai familiari, con la decisione del Governo, la solennità dovuta dopo tanti anni al raccoglimento e al pianto sulla tomba di Placido Rizzotto.
Siamo commossi, ci uniamo e ringraziamo in un abbraccio ideale i familiari e tutti gli autori dei messaggi che hanno invaso il web. Questa mobilitazione, questa famiglia allargata è stata cementata dal sudore, dal sangue e dagli ideali di chi ha lottato e lotta, anche nel suo piccolo e nell’anonimato, per la libertà e per la dignità degli esseri umani.
Questa mobilitazione parte dalle terre macchiate dalle stragi e dalla barbarie della violenza fascista e mafiosa e dalla ignominia delle classi dirigenti responsabili, prima e dopo Portella della Ginestra, di questa lunga scia di sangue fino alle stragi in cui furono assassinati Pio La Torre, Falcone e Borsellino.
A tutti l’ANPI Palermo con il ringraziamento invia un messaggio. Noi, nuovi partigiani della Costituzione, con l’aiuto di tutti ci batteremo fino in fondo perché nessuna pietra tombale cementifichi il bisogno di verità e giustizia. Mobilitiamoci per un cambiamento vero e radicale che sappia restituire allo Stato, quello della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza, la capacità di fare piazza pulita delle doppie verità, del doppio stato, dei depistaggi.
Dobbiamo far luce sulla nostra storia, ma soprattutto non lasciare che restino impuniti quanti hanno avuto responsabilità o taciuto sui gravi fatti che hanno macchiato e continuano a macchiare questa nostra terra. Dobbiamo essere le sentinelle della democrazia, della Costituzione e dare il giusto tributo a tutti quelli che si sono sacrificati in nome di un ideale, per la nostra libertà.
Per questo l’ANPI Palermo chiama tutti i propri aderenti, i sinceri democratici e antifascisti a mobilitarsi perché il prossimo 25 aprile nel nome della libertà, nel nome di questi nostri eroi partigiani, di Giovanni Ortoleva e Placido Rizzotto e tutti gli altri, segni in questa nostra terra l’avvio profondo di un processo di recupero della memoria e con essa dell’orgoglio del popolo siciliano per il contributo dato alla lotta di liberazione dalla dittatura fascista, dal predominio feudale della borghesia e dalla mafia di ieri e da quella di oggi.
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