RICORDIAMO PLACIDO RIZZOTTO PARTIGIANO

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DA ORTOLEVA A PLACIDO RIZZOTTO RISCRIVIAMO LA STORIA DELLA RESISTENZA E DELLE LOTTE CONTADINE IN SICILIA

27 marzo 2012

L’ANPI Palermo chiede di più: dobbiamo ricostruire la memoria di questi eroi della libertà e dignità umana. Placido Rizzotto viene da lontanoSocialista, partigianoPresidente dell’ANPI Palermo. Rilancia la Camera del lavoro dopo il fascismo, figlio ideale di Bernardino Verro grande dirigente del movimento dei fasci dei lavoratori siciliani, che quella Camera del Lavoro di Corleone costruì facendo portare ai contadini, di ritorno dal lavoro, ognuno una pietra. Anche esso ucciso dalla mafia. Non possiamo fermarci ad un momento per quanto solenne.Vogliamo scavare fino in fondo nel cuore di questa storia, nella storia delle stragi rimosse, sepolte negli armadi della vergogna, figlia dei depistaggi operati fin da allora dai residuati nefandi del fascismo infiltrati nelle istituzioni dello stato. Fu scatenato allora in Sicilia un vero e proprio terrorismo politico-mafioso e statuale teso a bloccare con il ” vento del Nord” anche la costruzione di una cultura antifascista.. La strage di Portella della Ginestra, in cui caddero uccisi tanti lavoratori inermi, fu la prima strage di Stato, emblematica di questo processo. Per questo vogliamo andare oltre con tutte le ANPI d’Italia, nel nome della Resistenza e della Costituzione.

ANPI Palermo

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ANPI NEWS 193

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VERSO IL 16° CONGRESSO 8 MARZO RITA ATRIA , GIUSI NICOLINI

Giusi-Nicolini PATRIA INDIPENDENTE ON LINE

http://www.patriaindipendente.it/



160512074-e1ba9c26-35aa-4028-bada-d0ee675630958 MARZO  2016

LE DONNE SICILIANE CHE HANNO RESTITUITO LIBERTA’ IDENTITA’ E DIGNITA’ ALL’ITALIA E ALL’EUROPA

DIECI DONNE DELLA LIBERTÀ

8 marzo 2016: la storia della conquista della libertà in Italia attraverso le donne. Eccone dieci, delle tante che hanno contribuito a cambiare il Paese: Anita Garibaldi, Anna Maria Mozzoni, Camilla Ravera, Carla Capponi, Tina Anselmi, Gisella Floreanini, Nilde Iotti, Franca Viola, Tina Merlin, Giusi Nicolini

1946: il primo voto. 2016: le verità difficili da confessare

Franca Viola è stata la prima donna italiana a rifiutare il matrimonio riparatore. Divenne simbolo della crescita civile dell’Italia nel secondo dopoguerra e dell’emancipazione delle donne italiane.

Per le donne, la prima volta in assoluto. Poi, una nuova parola: emancipazione. Dopo, l’irruzione del femminismo e l’idea di liberazione. Divorzio, aborto, riforma del diritto di famiglia, violenza sessuale condannata come reato contro la persona. Ma oggi un ritorno all’indietro, su cui interrogarsi

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ANPInews 192

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Appello per il 25 aprile 2016

25 APRILE 1945 – 25 APRILE 2016 RESISTENZA: OGGI DOMANI SEMPRE | Appello all’adesione per la festa della Liberazione
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   COMITATO PER IL 25 APRILE A PALERMO
25 APRILE 1945 – 25 APRILE 2016
RESISTENZA: OGGI DOMANI SEMPRE.
Difendiamo i valori di libertà, giustizia, solidarietà e pace che hanno animato la lotta di Liberazione e sui quali si fonda la Costituzione della Repubblica Italiana per un rinnovato impegno contro ogni forma di fascismo.
Il 25 aprile del 1945 l’Italia venne liberata dai nazifascisti con una lotta che vide fianco a fianco uomini e donne, operai e intellettuali, contadini e liberi professionisti del Nord e del Sud, di diversa fede politica e religiosa. Da lì la democrazia italiana ha iniziato il suo cammino, da lì è nata la nostra Costituzione.
Sono passati oltre 70 anni da quella data e oggi il paese e la sua democrazia corrono grandi pericoli.
I continui colpi del revisionismo storico e i tentativi di scrivere un’altra storia puntano a stravolgere la Costituzione e a consegnare i diritti, i valori, gli ideali ai potentati economico-finanziari, alle leggi del mercato e della mercificazione globale. Denunciamo, quindi, la demolizione dei diritti del mondo del lavoro, a cominciare dallo smantellamento dello Statuto dei Lavoratori, la contro-riforma del sistema scolastico, il tentativo di ingabbiare la libera informazione e la magistratura.
Quest’anno cade il Settantesimo anniversario del primo voto femminile in Italia. Oggi noi affermiamo con forza che molto si deve ancora fare affinché l’articolo 3 della Costituzione (“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”) sia veramente applicato a tutta la popolazione italiana. Una reale uguaglianza di genere passa da atti concreti politici e culturali, dalla rottura di pratiche consolidate. Quest’anno il 25 Aprile è anche dedicato alla Liberazione dal maschilismo e dal patriarcato, per una piena universalità dei diritti.
Infine, in un momento in cui i venti di guerra spirano più forti che mai, ricordiamo e ci batteremo perché l’articolo 11 della Costituzione (“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”) venga rispettato, senza tentennamenti o sotterfugi “internazionali”; inoltre, proprio difendendo i valori di giustizia, libertà, solidarietà e pace propugniamo il dovere dell’accoglienza verso quanti stanno scappando dalle aree dei conflitti o arrivano sulle nostre coste per provare a vivere una vita migliore.
Come siciliane/i e palermitane/i decidiamo di non restare indifferenti e fermi a guardare, ci mobilitiamo, scendiamo in piazza e ci riprendiamo questa giornata di festa, per mantenere vivo il ricordo della Resistenza e della Liberazione, in forma attiva e non solo celebrativa, fuori da una visione puramente retorica o soltanto simbolica, affinché nelle nuove generazioni si rafforzi l’amore per la libertà e l’impegno per i principi di giustizia sociale, per riaffermare i valori ricevuti in eredità: la solidarietà e il riconoscimento dell’antifascismo e della democrazia come valori comuni e doveri sociali.
Il 25 Aprile richiama tutti a un impegno costante per difendere e testimoniare ogni giorno questi valori.
Come siciliane/i e palermitane/i affermiamo con forza quanto sia importante continuare la battaglia civile e culturale contro quelli che rimuovono, che dimenticano, che preferiscono la retorica alla responsabilità verso la propria storia.
Chiamiamo tutte e tutti, giovani e anziani, donne e uomini, cittadine e cittadini di oggi e di domani, tutte le forze che si riconoscono nei valori dell’antifascismo, a scendere in piazza, a festeggiare il 25 aprile, per non essere tra gli indifferenti
Chiamiamo tutti e tutte a essere partigiani e partigiane.
ORA E SEMPRE RESISTENZA

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   ANPI PALERMO COMANDANTE BARBATO
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RIFORMA COSTITUZIONALE: IO VOTO NO

RIFORMA COSTITUZIONALE

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ISCRIVITI ALL’ANPI

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Anche Al Qaeda ora minaccia l’Italia

Corriere della Sera 15 Jan 2016   di Francesco Battistini

Anche Al Qaeda ora minaccia l’Italia «Volete colonizzarci di nuovo in Libia. Ve ne pentirete»

 

Italiani brutta gente. Siete i «nipotini di Graziani», il generale fascista che dominò a

Tripoli. E gli emuli di Paul Bremer, il primo «criminale» governatore di Bush in Iraq. Avete

«proclamato la ricolonizzazione della Libia per averne le ricchezze», ma dovrete «passare

sui nostri cadaveri: non ci arrenderemo mai, sarà vittoria o morte». Dalla Mauritania si fa

vivo Abu Ubeid Yussuf al-Anabi, il numero due di Al Qaeda nel Maghreb (Aqmi) che da

settembre gli Usa hanno inserito nella lista dei terroristi più ricercati del mondo, e in un

video di 23 minuti punta il dito sull’Italia. Le minacce sono dirette, il motivo principale è

l’accordo del 17 dicembre per un governo d’unità nazionale libica, firmato in Marocco dai

leader di Tripoli e di Tobruk alla presenza del ministro degli esteri italiano Gentiloni. Al-

Anabi dice che quella data “fa solo l’interesse dell’Italia, non dei libici, è un complotto che

non accetteremo mai”. Poi rievoca le gesta di Graziani (“ne uscirete umiliati, vi pentirete

d’aver invaso la terra di Omar Al- Muktar”, antico eroe della resistenza libica contro la

riconquista italiana della Libia del 1928-‘31) e ai disastri di Brmer a Bagdad paragona

quelli di un attuale generale italiano inviato a Tripoli per ricolonizzarla: forse il generale

Paolo Serra consigliere del nuovo inviato dell’’ONU, Martin Kobler.

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nel giorno del ricordo il falso storico della destra nostalgica

fotopartigiani jugoslavi fucillati da esercito italiano - e sua falsificazione fascista

 

 

Dossier MANIPOLAZIONI
FUCILATI DI DANE, SLOVENIA,
31 LUGLIO 1942
Dossier sulle falsificazioni della foto dei contadini fucilati a Dane in Slovenia il 31 luglio 1942
dal Regio Esercito Italiano

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SOLIDARIETA’ ALLA PRESIDENTE DELL’AMAP DI PALERMO MARIA PRESTIGIACOMO

COMUNICATO STAMPA
Il forum siciliano dei movimenti per l’Acqua ed i Beni Comuni esprime solidarietà e vicinanza alla Presidente di AMAP
Palermo, 17 febbraio
Apprendiamo con sgomento dell’atto intimidatorio nei confronto del Presidente di AMAP Dott.ssa Maria Prestigiacomo. Aldilà della raccapricciante barbarie con cui si manifestano tali atti degni di un medioevo da farsa, una testa di capretto trovata sotto la scrivania della Presidente, resta alta la preoccupazione che sul riordino del sistema idrico in Sicilia continuino ad addensarsi interessi illeciti che arrivano a manifestarsi con simili vigliacche azioni.
Nel corso di questi dieci anni di lotta per l’Acqua Pubblica abbiamo registrato più volte, nei momenti più caldi, analoghi atti nei confronti di Sindaci ed amministratori locali che si battevano per le loro comunità; questo ennesimo atto intimidatorio dimostra che  siamo ancora lontani dall’obiettivo di una gestione del servizio idrico in forma pubblica e partecipata, che abbia caratteristiche di trasparenza ed efficienza a beneficio di tutti i cittadini. Lo abbiamo ribadito lo scorso 2 febbraio in IV Commissione Ambiente, quando l’Assessore Contraffatto ha annunciato che il governo regionale non intendeva opporre resistenza all’impugnativa del governo nazionale sulla legge per l’acqua pubblica, reiterando la richiesta di accesso agli atti ed in particolare la verifica del protocollo di legalità sottoscritto nel 2011 da stato, regione, prefetture e confindustria.
In Sicilia, lo abbiamo più volte affermato, la battaglia per l’acqua pubblica è innanzi tutto una battaglia per la legalità. Alla dott.ssa Prestigiacomo tutta la nostra vicinanza e solidarietà.  
 

Importante comunicato stampa di ieri del sindaco di Palermo che, all’ennesima intimidazione mafiosa, una testa di agnello mozzata, inflitta alla presidentessa dell’AMAP, Maria Prestigiacomo, denunzia senza mezzi termini le pressioni affaristiche e mafiose che insistono nel settore di ACQUA e RIFIUTI, con mandanti anche fra i politici/deputati/amministratori siciliani presenti in Parlamento nella Giunta regionali:

“Quanto tempo e cosa dovremo attendere perché vi siano atti e fatti conseguenti alle denunce che da anni ho, e in tanti abbiamo inoltrato, a tutte le autorità competenti per segnalare che su acqua e rifiuti in Sicilia si concentrano interessi privati, affaristici e mafiosi?
Quanto tempo e cosa sarà necessario perché il Governo nazionale, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e il ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, comprendano che in Sicilia vi sono soffocanti interessi speculativi privati nel settore idrico e dei rifiuti?
Quanto tempo e cosa sarà necessario perché si comprenda che in Sicilia, soprattutto su acqua e rifiuti, vi è una situazione di calamità istituzionale che vede al centro i comportamenti della Regione e di certi suoi assessori?”.

Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, incontrando poco fa Maria Prestigiacomo, presidentessa dell’AMAP, sotto la cui scrivania all’interno degli uffici dell’azienda è stata rinvenuta oggi una testa mozzata di capretto.

“E’ singolare che questo episodio sia stato preceduto da ripetuti sconnessi comportamenti dell’assessore regionale competente, che non mi stancherò di denunciare, come ho denunciato in ogni sede opportuna.
E’ altrettanto singolare che questo episodio arrivi alla vigilia di una assemblea dei sindaci che intendono garantire la gestione pubblica dell’acqua nella area metropolitana di Palermo, dopo la fallimentare e truffaldina gestione privata dell’APS”.

Alla presidentessa Maria Prestigiacomo rivolgo la solidarietà mia e di tutta la Giunta – ha detto il sindaco – certi che pur nella difficoltàdi questo momento, non verrà meno il suo impegno. Anche per confermare che il suo lavoro è lo specchio dell’impegno di tutta l’Amministrazione, sarà proprio negli uffici dell’AMAP che si svolgerà la prossima riunione della Giunta comunale, per ribadire che non consentiremo che a Palermo si realizzino le speculazioni e le ruberie che caratterizzano la gestione di acqua nel resto della Sicilia”.

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