IL MUOS È ILLEGITTIMO, la repressione arbitraria e immorale

Dietro la costruzione del MUOS ci sono responsabilità istituzionali gravissime, ma ad essere sanzionati sono le attiviste e gli attivisti del movimento NO MUOS.

 

Il MUOS è illegittimo perché

  • La base non poteva essere concessa perché mai autorizzata dal Parlamento ai sensi dell’art. 80 della Costituzione
  • Le autorizzazioni erano illegittime e carenti, come evidenziato dalla Verificazione ordinata dal TAR
  • Privo delle autorizzazioni necessarie, come le concessioni edilizie e il nulla osta del Genio Civile
  • Le revoche regionali del 29 marzo erano in realtà degli annullamenti, quindi i lavori sono abusivi
  • Non si capisce come la Soprintendenza di Caltanissetta abbia rilasciato il nulla osta paesaggistico a un’opera per la cui esecuzione è stata sventrata un’intera collina in piena riserva naturale
  • Altrettanto inspiegabile è il nulla osta dell’Azienda Foreste Demaniali malgrado l’installazione sia incompatibile con il regolamento della stessa riserva
  • ·         Ai lavori partecipa una ditta priva di certificazione antimafia scortata in pompa magna dalle forze dell’ordine pronte a rimuovere i tappeti umani dei manifestanti (poi sanzionati e denunciati) che protestavano legittimamente.
  • Sicuramente della Regione Siciliana, con le sue autorizzazioni e il balletto delle revoche e contro-revoche
  • Sicuramente del Governo Nazionale che ha sottoscritto trattati internazionali ai quali non era stato autorizzato appropriandosi di competenze del Parlamento
  • Sicuramente della Soprintendenza di Caltanissetta che ha concesso un nulla osta “inspiegabile”
  • Sicuramente dell’Azienda Foreste Demaniali con il proprio nulla osta altrettanto “leggero”
  • Sicuramente del Prefetto di Caltanissetta, che come apprendiamo dai file di Anonymus, mentre i lavori erano sospesi, brigava con Governo Nazionale, Regione e Governo Statunitense perché i lavori non si interrompessero e progredissero
  • Sicuramente della Questura di Caltanissetta che ha scortato in cantiere gli operai della ditta priva di certificazione antimafia, sanzionando chi protestava
  • ·         Sicuramente di chi non ha vigilato sulla correttezza delle autorizzazioni e legittimità dei lavori.

Quali e di chi sono le responsabilità di un’opera illegittima oggi completata?

Ma allora chi paga per queste responsabilità?
Solo le attiviste e gli attivisti per essersi opposti e puntato il dito contro chi calpestava il diritto, mettendo in pericolo la salute, l’incolumità, l’avvenire, l’identità culturale di un territorio pur di costruire una criminale base di guerra degli USA!

Sono tantissime le persone multate e denunciate perché si opponevano: contro di loro anche una campagna di autentica intimidazione che serve a sfiancare e a indebolire la protesta.

 

Terrorista è chi devasta, deturpa e militarizza i territori

Il coordinamento regionale dei Comitati NoMuos continuerà a battersi fino alla completa smilitarizzazione della Sughereta.

 

PROTESTIAMO CONTRO LA REPRESSIONE A NISCEMI e in Italia, per la libertà di tutte/i gli attivisti delle lotte sociali (No Muos, NoTav, disoccupati, occupanti di case, attivisti per i beni comuni, ecc.).

 

Additiamo CHI HA GRAVISSIME RESPONSABILITÀ NELLA  VICENDA MUOS e 46 ANTENNE NRTF.

 

Sabato 22 febbraio tutti/e a Caltanissetta: inizio del corteo alle ore 9,30  da  piazza Falcone Borsellino  fino al Palazzo del governo in Viale Regina Margherita. Al termine della manifestazione, intorno alle 12,30 si terrà una conferenza stampa davanti alla Prefettura.

 

Sabato 1 marzo alle 14,00 tutti/e a Niscemi in contrada Ulmo nel cuore della Sughereta.

 

                                                  Coordinamento regionale dei comitati NoMuos

                                                               wwww.nomuos.info 


Pubblicato in ANTIFASCISMO, Lotte contadine, memoria, Movimento Fasci Lavoratori Siciliani, Resistenza | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su IL MUOS È ILLEGITTIMO, la repressione arbitraria e immorale

Notazioni del Presidente Nazionale ANPI, Carlo Smuraglia:

Notazioni del Presidente Nazionale ANPI, Carlo Smuraglia:

 

► I fatti politici non hanno smentito le mie preoccupazioni della settimana scorsa e si sono affrettati a disperdere i miei sogni. Non entrerò, come sempre, nelle vicende interne del PD e neppure – specificamente – in quelle relative al Governo del Paese. Ma se la mia indicazione di fondo era che bisognava occuparsi rapidamente dei problemi reali del Paese, ottenendo da subito una vera riforma della politica, da me considerata prioritaria rispetto ad ogni altra cosa, devo dire che la smentita è stata rapida e netta

 

Nella news-letter uscita la settimana scorsa, esprimevo giudizi preoccupati sulla situazione politica e poi indicavo una mia “agenda” ideale, considerandola come una sorta di sogno, probabilmente destinato a morire. I fatti non hanno smentito le mie preoccupazioni e si sono affrettati a disperdere i miei sogni. Non entrerò, come sempre, nelle vicende interne del PD e neppure – specificamente – in quelle relative al Governo del Paese.Ma se la mia indicazione di fondo era che bisognava occuparsi rapidamente dei problemi realidel Paese, ottenendo da subito una vera riforma della politica, da me considerata prioritaria rispetto ad ogni altra cosa, devo dire che la smentita è stata rapida e netta.

E’ ben difficile parlare di “nuova politica” di fronte al rapidissimo mutamento di situazione che si è verificato nel giro di una settimana, col Governo Letta “indotto” alle dimissioni e il “trionfo” del nuovo Segretario del PD, che si avvia alla conquista di gran carriera del posto di Presidente del Consiglio, sulla base semplicemente delle decisioni adottate dal suo partito(…)

Pubblicato in ANTIFASCISMO, memoria, Movimento Fasci Lavoratori Siciliani, Resistenza | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su Notazioni del Presidente Nazionale ANPI, Carlo Smuraglia:

CARE MINEO: La lotta, per il riscatto degli Umani, continua.

CARA MINEO 16/02: ….Eppur si muove il fronte antirazzista

Molte“ zeppole” avvelenate pervase di odio e di perversa discriminazione contro gli essere umani, sui “nuovi diversi”, i migranti, ( rom) , in travagliata ricerca di pace, giustizia e libertà, sono stati scientificamente seminati nel corso degli ultimi anni. Sono stati stravolti i valori fondativi costituzionali della nostra Repubblica, sui dettami dei diritti civili, dell’accoglienza  e della solidarietà. Tante nuove,  mute ed egoiste indifferenze si sono consolidate. Troppe “civili coscienze” dormono sonni tranquilli di fronte ai grandi atti reclusori in atto.

Andando indietro nella memoria recente e persecutoria della nostra storia, avvenne già nel 38, ai danni di altri “diversi”, imperando, in quei nefasti dì, dittatura, censure e violenze.

Eppure si muove, pur con difficoltà, in maniera attiva e propositiva,  il Fronte antirazzista e solidale.

E’ avvenuto ieri nel catanese, davanti al CARA di Mineo. La mega area di “richiusura” – la più grande in Europa – per migliaia di migranti, uomini e donne che, sfidando le “ire” mortali del Mar Mediterraneo, dopo lunghi attraversamenti in terra d’Africa, sono approdati in Sicilia….i sopravvissuti, fuggendo da guerre, dittature e fame. Così come avviene in tant’altri luoghi sparsi nell’isola e nel territorio nazionale, chiusi dalle sbarre integrali ( CIE).

Quattromila e più in quest’oggi sono lì “giacenti”. Rimangono “posteggiati” per lunghi tempi, anche oltre l’anno e mezzo, per cercare di avere riconosciuto il diritto d’asilo; in una quotidianità travagliata, asfittica e sofferente. Poi, con la carta in mano, vengono di fatto lasciati in strada, privi di adeguati supporti per l’integrazione sociale per realizzare la nuova agognata vita.

I cittadini democratici, “ non dormienti”, in diverse centinaia, provenienti da località del catanese e di altre zone siciliane, hanno manifestato domenica 16 febbraio, al grido di  Per la chiusura del Cara di Mineo e di tutte le galere etniche”. Le bandiere delle associazioni si sono mischiate a quelle della Pace e del No Muos.

Una mattinata di intensa ed attiva solidarietà, di mischiamento dei colori umani – il bianco e il nero -, di protesta e rivendicazioni. Un’iniziativa promossa da un cartello di circa quaranta Soggetti della rappresentazione associativa, politica e sindacale.

In parecchi dei migranti, pur nel quadro intimidatorio quotidianamente subito, hanno partecipato. Hanno raccontato, urlato, le sofferenze, le speranze, le gravi insufficienze della propria vivibilità, a partire dai diritti più elementari.

Non hanno Libertà, sono impauriti, sgomenti del trattamento subito.

La lotta, per il riscatto degli Umani, continua.

 

domenico stimolo

Pubblicato in Anpi notizie, ANTIFASCISMO, memoria, Movimento Fasci Lavoratori Siciliani, Resistenza | Contrassegnato , , | Commenti disabilitati su CARE MINEO: La lotta, per il riscatto degli Umani, continua.

L’incredibile TG3 ( RAI) Sicilia del 10 febbraio sulla “Giornata del Ricordo”

L’ANPI Palermo protesta per l’incredibile TG3 ( RAI) Sicilia del 10 febbraio sulla “Giornata del Ricordo”

L’ANPI Palermo rimane trasecolata e protesta  di fronte al servizio della redazione del TG3 Sicilia già in onda la mattina del 10 febbraio per un’informazione sulla giornata del ricordo esclusivamente affidata alle farneticanti elucubrazioni appartenenti  alla nuova destra  neofascista mitteleuropea.  Angelo Ficarra segretario ANPI Palermo

Nel contesto del TG3( Rai) Sicilia delle 14.00 viene riportato un servizio informativo dedicato alla “Giornata del Ricordo”, evidenziato con il titolo:  “ mille siciliani morirono nelle foibe”.

Viene intervistato il prof. Ingrassia Michelangelo, docente di storia contemporanea dell’Università di Palermo. Richiama il libro  (“ Foibe, dalla Sicilia al Carso” – 2006), di un giornalista messinese, Davide Gambale.  Riferisce che nel libro sono riportati i nominativi di circa 200 siciliani vittime dei partigiani comunisti di Tito, che furono infoibati”. “ Poliziotti, carabinieri, finanzieri, civili delle zone di emigrazione”.

Poi, aggiunge che “ studi più recenti hanno ampliato questo dato specifico a circa 1000 i siciliani coinvolti”.

I “mille siciliani” richiamati stupiscono alquanto. A maggior ragione se la notizia viene confrontata con la nota riportata dalla RAI in data odierna ( televideo) sulla “Giornata del Ricordo”, dove, tra l’altro, viene precisato che “ Il dossier del Centro Studi Adriatici” del 1989 riporta complessivamente 10.137 vittime, 994 le salme esumate dalle foibe e 326 le vittime accertate ma non recuperate”.

Com’è possibile che su circa 10.000 vittime complessive 1000 siano stati siciliani?

Più dei deportati siciliani nei lager nazisti ( circa 900)! Tutti bene elencati, nei vivi e nei morti, nella narrazione settantennale di ricerca dei sopravvissuti ai campi di sterminio e negli approfondimenti di molti storici!

C’è qualcosa di rilevante che non torna.

Tanti sono gli studi, le ricerche, i libri che hanno come tema gli eccidi nel “ confine nord-orientale negli anni tra il 1943 e il 1945” –  a partire, per ordine cronologico, da quelli operati dai nazifascisti – e gli infoibati.

I numeri dei morti ammazzati continuano ad essere molto articolati e differenziati.

In questa breve nota, per non prolungare,  non entro in questo merito. Mi attengo solo alle notizie riportate dalla RAI, televisione pubblica.

Nulla a dire sul movente scatenante di questa immane tragedia umana. La guerra di aggressione fascista in stretta combutta con la Germania nazista (…quelli della “razza eletta”) all’area balcanica e ai popoli europei tutti.

Nulla a dire, su un dato certo, sugli orrori consumati in Iugoslavia dagli invasori nazifascisti e dai loro alleati locali, con quasi 1.500.000 vittime.

Nulla a dire sui “ confini nord-orientali” che, dopo l’armistizio del’8 settembre, erano stati occupati dall’esercito nazista e dai militari della Rsi di Mussolini, militanti in vari corpi,  e della cruenta Lotta di Liberazione che vi si svolse.

domenico stimolo

Pubblicato in ANTIFASCISMO, memoria, Movimento Fasci Lavoratori Siciliani, Resistenza | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su L’incredibile TG3 ( RAI) Sicilia del 10 febbraio sulla “Giornata del Ricordo”

“Il MUOStro di Niscemi. Per le guerre globali del XXI secolo”

b

Il giornalista e saggista Antonio Mazzeo presenterà a Piazza Armerina il suo ultimo libro-inchiesta dal titolo
Il MUOStro di Niscemi. Per le guerre globali del XXI secolo” (Editpress, dicembre 2013),
mercoledì 12 febbraio, ore 16,30,
presso l’Auditorium del Liceo Scientifico di Piazza Armerina.
 
L’iniziativa è organizzata dal Comitato No MUOS di Piazza Armerina e dall’ANPI, sezione provinciale di Enna. Il libro di Mazzeo racchiude tutte le utili informazioni per capire cosa è il MUOS (Mobyl User Objective System) in fase di istallazione dentro la sughereta di Niscemi e fare il punto della situazione su una vicenda che ha molteplici risvolti di natura ambientale, sanitaria e territoriale legati alla geopolitica degli Stati del Mediterraneo.
Interverranno, oltre Antonio Mazzeo, Ornella Muni, giovane mamma No MUOS, Gaspare Di Stefano, ANPI, Gianluca Murella, Comitato No MUOS di Piazza Armerina, che modererà il dibattito. Sarà proiettato il film documentario ‘Come il fuoco sotto la brace’ del regista ragusano Giuseppe Firrincieli che sarà presente all’evento.
Il Comitato di Piazza Armerina ringrazia il dirigente scolastico Lidia Di Gangi per la sensibilità mostrata verso la tematica oggetto di discussione.

 

 

 

 

 

Pubblicato in Anpi notizie, ANTIFASCISMO, memoria, Movimento Fasci Lavoratori Siciliani, Resistenza | Contrassegnato , , , , , , , | Commenti disabilitati su “Il MUOStro di Niscemi. Per le guerre globali del XXI secolo”

Appello del Manifesto contro una riforma elettorale con tanti vizi

http://www.anpi.it/pp/

Appello del Manifesto contro una riforma elettorale con tanti vizi

Il presidente nazionale dell’Anpi, Carlo Smuraglia, come giurista, ha firmato l’appello lanciato da il Manifesto contro la proposta di riforma elettorale Renzi-Berlusconi.

La proposta di riforma elettorale depositata alla Camera a seguito dell’accordo tra il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi consiste sostanzialmente, con pochi correttivi, in una rifor­mulazione della vecchia legge elettorale – il cosiddetto “Porcellum” – e pre­senta perciò vizi analoghi a quelli che di questa hanno motivato la dichiara­zione di incostituzionalità ad opera della recente sentenza della Corte costitu­zionale n.1 del 2014.

Questi vizi, afferma la sentenza, erano essenzialmente due.

Il primo consisteva nella lesione dell’uguaglianza del voto e della rappresen­tanza politica determinata, in contrasto con gli articoli 1, 3, 48 e 67 della Costi­tuzione, dall’enorme premio di maggioranza – il 55% per cento dei seggi della Camera – assegnato, pur in assenza di una soglia minima di suffragi, alla lista che avesse raggiunto la maggioranza relativa. La proposta di riforma introduce una soglia minima, ma stabilendola nella misura del 35% dei votanti e attri­buendo alla lista che la raggiunge il premio del 53% dei seggi rende insoppor­tabilmente vistosa la lesione dell’uguaglianza dei voti e del principio di rappre­sentanza lamentata dalla Corte: il voto del 35% degli elettori, traducendosi nel 53% dei seggi, verrebbe infatti a valere più del doppio del voto del restante 65% degli elettori determinando, secondo le parole della Corte, “un’alterazione profonda della composizione della rappresentanza democratica sulla quale si fonda l’intera architettura dell’ordinamento costituzionale vigente” e compro­mettendo la “funzione rappresentativa dell’Assemblea”. Senza contare che, in presenza di tre schieramenti politici ciascuno dei quali può raggiungere la soglia del 35%, le ele zioni si trasformerebbero in una roulette.

Il secondo pro filo di ille git ti mità della vec chia legge con si steva nella man cata pre vi sione delle pre fe renze, la quale, afferma la sen tenza, ren deva il voto “sostan zial mente indi retto” e pri vava i cit ta dini del diritto di “inci dere sull’elezione dei pro pri rap pre sen tanti”. Que sto mede simo vizio è pre sente anche nell’attuale pro po sta di riforma, nella quale pari menti sono escluse le pre fe renze, pur pre ve den dosi liste assai più corte. La desi gna zione dei rap pre­sen tanti è per ciò nuo va mente ricon se gnata alle segre te rie dei par titi. Viene così ripristinato lo scandalo del “Parlamento di nominati”; e poiché le nomine, ove non avvengano attraverso consultazioni primarie imposte a tutti e tassati­vamente regolate dalla legge, saranno decise dai vertici dei partiti, le elezioni rischieranno di trasformarsi in una competizione tra capi e infine nell’investitura popolare del capo vincente.

C’è poi un altro fattore che aggrava i due vizi suddetti, compromettendo ulte­riormente l’uguaglianza del voto e la rappresentatività del sistema politico, ben più di quanto non faccia la stessa legge appena dichiarata incostituzionale. La proposta di riforma prevede un innalzamento a più del doppio delle soglie di sbarramento: men tre la vecchia legge, per questa parte tuttora in vigore, richiede per l’accesso alla rappresentanza parlamentare almeno il 2% alle liste coalizzate e almeno il 4% a quelle non coalizzate, l’attuale proposta richiede il 5% alle liste coalizzate, l’8% alle liste non coalizzate e il 12% alle coalizioni. Tutto questo comporterà la probabile scomparsa dal Parlamento di tutte le forze minori, di centro, di sinistra e di destra e la rappresentanza delle sole tre forze maggiori affidata a gruppi parlamentari composti interamente da persone fedeli ai loro capi.

Insomma questa proposta di riforma consiste in una riedizione del porcellum, che da essa è sotto taluni aspetti – la fissazione di una quota minima per il premio di maggioranza e le liste corte – migliorato, ma sotto altri – le soglie di sbarramento, enormemente più alte – peggiorato. L’abilità del segretario del Partito democratico è consistita, in breve, nell’essere riuscito a far accettare alla destra più o meno la vecchia legge elettorale da essa stessa varata nel 2005 e oggi dichiarata incostituzionale. Di fronte all’incredibile pervicacia con cui il sistema politico sta tentando di riprodurre con poche varianti lo stesso sistema elettorale che la Corte ha appena annullato perché in contrasto con tutti i principi della democrazia rappresentativa, i sottoscritti esprimono il loro sconcerto e la loro protesta

Contro la pretesa che l’accordo da cui è nata la proposta non sia emendabile in Parlamento, ricordano il divieto del mandato imperativo stabilito dall’art.67 della Costituzione e la responsabilità politica che, su una questione decisiva per il futuro della nostra democrazia, ciascun parlamentare si assumerà con il voto. E segna lano la concreta possibilità – nella speranza che una simile pro­spettiva possa ricon durre alla ragione le mag giori forze poli ti che – che una simile rie di zione pale se mente illegittima della vecchia legge possa provocare in tempi più o meno lunghi una nuova pronuncia di illegittimità da parte della Corte costituzionale e, ancor prima, un rin vio della legge alle Camere da parte del Pre si dente della Repub blica onde sol le ci tare, in base all’art.74 Cost., una nuova deli be ra zione, con un mes sag gio moti vato dai mede simi vizi con te stati al Por cel lum dalla sen tenza della Corte costi tu zio nale. Con con se guente, ulte­riore discredito del nostro già screditato ceto politico.

Firmatari

Gaetano Azzariti, Mauro Barberis, Francesco Bilancia Michelangelo Bovero, Ernesto Bettinelli, Paolo Caretti, Lorenza Carlassare, Giovanni Cocco, Claudio De Fiores, Mario Dogliani, , Gianni Ferrara, Luigi Ferrajoli, Angela Musumeci, Alessandro Pace, Stefano Rodotà, Carlo Smuraglia, Luigi Ventura, Massimo Villone, Ermanno Vitale. Pietro Adami, Felice Besostri, Anna Falcone Antonello Falomi, Domenico Gallo, Raniero La Valle, Giovanni Incorvati, Roberto La Macchia, Fabio Marcelli, Valentina Pazè, Paolo Solimeno.

Pubblicato in Anpi notizie, ANTIFASCISMO, memoria, Movimento Fasci Lavoratori Siciliani, Resistenza | Contrassegnato , , | Commenti disabilitati su Appello del Manifesto contro una riforma elettorale con tanti vizi

CASTELBUONO commemora i suoi partigiani

Giorno 5 Febbraio p.v. alle ore 10,30 presso la Sala delle Capriate, Via Roma, si svolgerà la commemorazione del partigiano castelbuonese Cristoforo Carabillò, ucciso barbaramente a Reggio Emilia il 3 febbraio 1945.L’iniziativa è organizzata dall’Amministrazione Comunale di Castelbuono in collaborazione con l’A.N.P.I (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) , durante la stessa verrà letta la biografia di Cristoforo Carabillò e verrà donata agli eredi una targa all’alto valore.

Cristoforo Carabillò
> Nato a Castelbuono (Palermo) nel 1917, fucilato a Reggio Emilia il 3 febbraio 1945, tenente dei Bersaglieri.
> Al momento dell’armistizio era ufficiale in servizio alla caserma dei Bersaglieri di Scandiano (RE). Con un piccolo gruppo di commilitoni si preoccupò subito di recuperare nell’edificio e di nascondere quante più armi possibile; lo stesso fece alla Rocca. Un mese più tardi era inquadrato in una formazione delle Squadre di Azione Patriottica con l’incarico di segretario del Comando unificato di settore. Quando la Liberazione era ormai imminente “Cris” (questo il nome di battaglia di Carabillò), fu intercettato nei pressi del Caffè Boiardo di Scandiano da una pattuglia della GNR. Incarcerato il 27 dicembre 1944, restò ai “Servi” sino a che i fascisti non lo prelevarono con altri tre resistenti caduti nelle loro mani. “Cris” fu fucilato all’altezza di via Porta Brennone (per rappresaglia dopo il ferimento di cinque poliziotti avvenuto il giorno prima in corso Garibaldi), con Sante Lusuardi (nome di battaglia “Dario”), Dino Turci “Ercole” di Correggio, Vittorio Tognoli “Marco” di Scandiano. I loro cadaveri vennero lasciati sul posto, riversi sulla neve, per alcuni giorni.

da fb Giusy Vacca

Pubblicato in Anpi notizie, ANTIFASCISMO, memoria, Movimento Fasci Lavoratori Siciliani, Resistenza | Contrassegnato , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su CASTELBUONO commemora i suoi partigiani

POLLINA GIORNATA DELLA MEMORIA

Grande la partecipazione e l’interesse mostrato il 27 gennaio scorso, in occasione della Giornata della Memoria, nella sede centrale dell’Istituto Comprensivo Pollina-San Mauro Castelverde.

La manifestazione, con inizio alle 15.30, aperta a quanti volessero partecipare, ha avuto inizio con l’esposizione delle bandiere all’esterno dell’edificio, alla presenza dei sindaci dei due paesi di Pollina e San Mauro, dott.ssa Magda Culotta e dottor Mario Azzolini; del comandante della stazione dei Carabinieri, maresciallo Rizzo e del parroco Don Mauro Ciurca.

La regia dell’evento è stata curata dal Dirigente scolastico dell’Istituto, prof.ssa Cancila Antonella, che così esordisce:

La richiesta della posa delle bandiere, fatta in occasione del 4 novembre, Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, è stata favorevolmente dall’Amministrazione e questa giornata – 27 gennaio – giorno in cui ricordiamo uno degli scempi più ignobili della storia perpetrato principalmente su uomini di stessa nazionalità, ci offre la possibilità di ricordare quanto sia importante per ciascuno di noi identificarsi in una identità territoriale. L’identità individuale di ciascuno si costruisce prima di tutto all’interno di una identità collettiva in cui ci si riconosce e in cui si condividono valori. Appartenere ad una Nazione, ad un popolo, riconoscersi in esso, sentirsene parte integrante è una necessità oltre che un dovere morale. E la bandiera, in questo contesto, bene rappresenta la nostra identità, il nostro senso di appartenenza. Ecco perché oggi intendiamo dare alla cerimonia di esposizione delle bandiere la solennità del gesto che richiami alla nostra memoria il senso di appartenenza non solo alla nazione, ma alla nostra dimensione regionale e, in una visione più allargata, all’Europa.

 

A seguire, nei locali dell’auditorium, gli alunni dei tre plessi della scuola secondaria si sono ritrovati  a riflettere sull’evento storico con grande spirito critico. L’esibizione dei ragazzi è stata preceduta da una tavola rotonda in cui i relatori intervenuti – prof.ssa Randone Dolores, docente di storia e filosofia; signora Vacca Giusy della segreteria dell’ANPI – associazione nazionale partigiani italiani – signor Ignazio Maiorana,  hanno coinvolto il pubblico con relazioni di grande interesse che hanno consentito non solo la contestualizzazione del momento storico in oggetto, ma anche la possibilità di conoscere l’eco e la ridondanza territoriale dell’evento, attraverso la lettura d testimonianze  di partigiani locali.

Gli interventi dei sindaci dei due Comuni hanno, tra l’altro, rimarcato l’importanza di tali in iniziative sulle future generazioni a memoria di un periodo nero della storia mondiale che si auspica non si debba ripetere mai più.  A riprova di ciò il Dirigente scolastico ribadisce:

Non è un caso che, nella Legge 211 del 20 luglio 2000, venga detto di organizzare attività inerenti la giornata  “in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado” perché la Scuola è il luogo deputato per eccellenza ad attività di questo genere, perché è a scuola che i giovani apprendono in modo critico e costruttivo i saperi della storia – materia spesso odiata ma senza la quale non possiamo pensare di costruire la nostra identità e il nostro futuro, apprendono ancora l’importanza della memoria per diffondere i valori contenuti nella Carta costituzionale e nella Dichiarazione dei diritti dell’uomo. La ricorrenza di oggi, infatti, serve non solo per non dimenticare ciò che è stato, ma serve anche per ricordare il ruolo di coloro che si sono opposti al progetto di sterminio e a rischio della propria incolumità hanno salvato altre vite 

Pubblicato in ANTIFASCISMO, EVENTI, memoria, Movimento Fasci Lavoratori Siciliani, Resistenza | Contrassegnato , , , , , , , , | Commenti disabilitati su POLLINA GIORNATA DELLA MEMORIA

Notazioni del Presidente Nazionale ANPI, Carlo Smuraglia

Notazioni del Presidente Nazionale ANPI, Carlo Smuraglia:

 

► E’ il caso di occuparsi del merito dello “sdoganamento” di Berlusconi e dunque dell’intesa con Renzi. Anzitutto, per quanto riguarda la legge elettorale. Diciamo tutti da molto tempo che il porcellum doveva essere cassato poiché toglieva poteri e diritti ai cittadini. Ma ora, d’improvviso, si scopre che lo schema di una nuova legge non restituisce affatto ai cittadini la libertà di scegliere, ma è seriamente e fortemente attestato, ancora una volta, sulle liste bloccate ad emanazione dei partiti. Un progetto che va contro la sostanza delle motivazioni della Corte Costituzionale e contro una evidente logica democratica. Per questo ho firmato un appello di giuristi perché non si dia vita ad un altro “ mostro

Nella news-letter della scorsa settimana, mi sono occupato solo dello “sdoganamento” di Berlusconi. Di ciò che ho scritto sono più che mai convinto (basterebbe ricordare il sorriso sfolgorante dell’On. Santanchè, in televisione, dopo la notizia dell’incontro con Renzi e dell’intesa raggiunta fra i due). Ma adesso è il caso di occuparsi del merito. L’intesa sarebbe stata raggiunta su tre punti: legge elettorale; “abolizione del Senato”; riforma del sistema delle autonomie. Il segretario del Partito democratico è stato perentorio: si tratta di un pacchetto da prendere o lasciare, soprattutto per quanto riguarda la legge elettorale, ma in definitiva anche per il resto (…)

Appello dei giuristi: Italicum peggio del Porcellum, fermatevi (…)

Pubblicato in Anpi notizie, ANTIFASCISMO, memoria, Movimento Fasci Lavoratori Siciliani, Resistenza | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su Notazioni del Presidente Nazionale ANPI, Carlo Smuraglia

PENSIERI FOTO IMMAGINI DEL GIORNO DELLA MEMORIA

 

Giusy Vacca

Oggi vorrei ricordare a tutti il concetto espresso da Piero Calamandrei : La Costituzione è il testamento di centomila morti, patrioti che con la loro vita hanno riscosso la nostra Libertà, scrivendo la storia repubblicana del nostro paese. Il sacrificio di queste persone non è stato vano: il nostro compito, il nostro grazie, deve essere l’impegno a tramandare alle future generazioni la loro storia di antifascisti”


Giorgio Colajanni e il vice sindaco di S. Cipirrello alla inaugurazione di una lapide che ricorda il giorno della memoria a S.Giuseppe JATO

Bisogna adoperarsi per combattere ogni forma di razzismo che purtroppo si è insinuato anche in alcuni partiti politici, e adoperarsi sempre per tenere viva la memoria, per impedire la prepotenza e l’odio, ed ogni tipo di dittatura. Purtroppo ho la sensazione che ancora oggi molti hanno timore a dichiararsi antifascisti, ma dovrebbero ricordare quello che è successo per impedire che si possano verificare di nuovo simili aberrazioni. oggi più che mai vale la pena riaffermare il nostro debito di riconoscenza verso tutti i partigiani che salirono in montagna, o si rifiutarono di obbedire alla vergogna nazi- fascista, per liberarsi di un concetto intriso di sangue e di morte. G.V.

 27 GENNAIO GIORNATA DELLA MEMORIA  Scuola Crispi     Il preside Giusto Catania e Domenico Aronica dell’ANPI che ricorda la deportazione ad Auschwitz del nonno.

POLLINA

PALERMO

PALERMO

         IN ALLESTIMENTO

Pubblicato in ANTIFASCISMO, EVENTI, Lotte contadine, memoria, Movimento Fasci Lavoratori Siciliani, Resistenza | Contrassegnato , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su PENSIERI FOTO IMMAGINI DEL GIORNO DELLA MEMORIA