A.N.P.I.
ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA
_______________COORDINAMENTO REGIONALE SICILIA_________________
LETTERA APERTA di ANPI SICILIA AL PRESIDENTE ROSARIO CROCETTA
Presidente Crocetta perché rifiuta la valorizzazione della Memoria?
Caro Presidente,
sono ormai trascorsi parecchi mesi dalle nostre due comunicazioni, inviate alla sua diretta attenzione in data 6 giugno e 28 novembre dello scorso anno.
Il riscontro “pervenuto” è costituito solo….. dal silenzio e, quindi, dal conseguente percettibile e sordo diniego alla nostra richiesta di incontro finalizzata ad individuare un “comune impegno sul terreno della Memoria, della Legalità e dell’ Antifascismo”.
Restiamo stupiti ed amareggiati, incapaci di fatto ad interpretare questo Suo atteggiamento nei riguardi di un’Associazione che per la sua storia, l’articolata ricchezza ideale costituente e l’ampia consolidata strutturazione a livello nazionale e regionale, costituisce la tempra aggregativa più energica e vitale del complessivo patrimonio valoriale, civile e democratico, teso a potenziare e difendere le fondamenta democratiche della nostra Repubblica.
L’indifferenza dimostrata alle questioni poste, nell’ambito del ruolo istituzionale da Lei ricoperto, risulta ancor più stupefacente conoscendo il Suo percorso sociale e politico.
Eppure, la Sicilia nel corso della nostra storia è stata epicentro di eventi di primo piano che, con il supporto di grandi partecipazioni popolari, hanno contribuito in modo determinante a modificare in maniera propositiva il percorso umano, civico, sociale e democratico dell’isola e del nostro Paese.
La coltura e la valorizzazione quotidiana della Memoria sono radici assolutamente e strutturalmente prioritarie nella gestione del pubblico Bene comune, faro imprescindibile per realizzare condizioni migliori per l’oggi e il domani, per l’etica e la materialità della vita dei cittadini, in vivibilità e qualità.
La Memoria civile e sociale è insegnamento ed educazione fondamentale, patrimonio inderogabile, per tutti, specie per le nuove generazioni.
Anche in Sicilia ben conosciamo, quali potenti forze più o meno oscure sono presenti ancora nelle pieghe della Società, rivolte costantemente a minare i valori della legalità, delle conquiste e delle coesione sociali, del riscatto democratico e partecipativo dei cittadini.
Dallo corso anno, due anniversari particolarmente rilevanti stiamo celebrando anche in Sicilia che hanno caratterizzato il nostro vissuto:
- Il 70° dello sbarco in Sicilia, l’inizio dell’ assalto liberatorio alla “fortezza” Europa nazi-fascista da parte degli Alleati. La caduta del Regime il 25 luglio e l’armistizio dell’ 8 settembre firmato in terra siciliana a Cassibile. Quindi, il 70° anniversario dell’inizio della Resistenza armata da parte del popolo italiano per la riconquista della libertà e della democrazia violentemente soppresse per oltre un ventennio dalla dittatura fascista.
- Il 120° dei Fasci Siciliani. Quel grande movimento di uomini e donne autorganizzato che in breve tempo si consolidò in tutte le provincie della Sicilia. A partire dagli ultimi, più emarginati e sfruttati, da sempre “schiavi”, cercando il riscatto sociale sempre negato, al grido di “ terra, pane, lavoro libertà e legalità”, finendo violentemente schiacciati da un potente e sanguinario potere repressivo, con l’imposizione di scioglimento del Movimento del 3 gennaio 1894, la decretazione dello stato di guerra ed una lunghissima scia di morti, di arresti e processi di massa, ad opera del siciliano Francesco Crispi, ancora oggi tanto ricordato in Sicilia con strade, piazze e monumenti a lui dedicate.
- I germi di questo grande movimento, solo secondo per importanza in Europa dopo la Comune di Parigi, rimasero a germogliare. Dopo la furia fascista ripresero la lotta contro il feudalesimo terriero ancora imperante, con le imponenti lotte contadine del dopo guerra.
Ebbene, la Regione Sicilia ha eluso questi fondamentali appuntamenti. Non ha svolto nessun specifico ruolo propositivo nell’incentivare la giusta Memoria dei cittadini siciliani.
Lei, Presidente, è stati assente!
Sentito, partecipato incontro fra una delegazione dei dipendenti della Procura della Repubblica di Palermo capeggiata dalle signore Gisella Taormina e Maria Antonietta Zagra e i rappresentanti delle associazioni ANPI dei Partigiani italiani, dei Professionisti liberi, del Forum acqua e beni comuni, Cittadinanza per la Magistratura e vari cittadini anche di varie città di Italia (oggi era presente una cittadina di Bergamo) che questa mattina 21 febbraio erano di turno come “Scorta Civica” a manifestare la solidarietà ai magistrati della Procura di Palermo e particolarmente al dott. Di Matteo pesantememnte minacciati dalla mafia. Un caloroso solidale abbraccio e applauso ha accolto la lettura della lettera dei dipendenti della Procura che qui di seguito riproduciamo.



