RIPRISTINATA LIBERTA’ DI PENSIERO E DI SINDACATO ALLA FIAT

DA DIRITTI DISTORTI

Fiat. Magneti condannata per condotta antisindacale

l tribunale di Bologna ha condannato la Fiat per attività antisindacale alla Magneti Marelli di Bologna riconoscendo alla Fiom il diritto di avere rappresentanti sindacali. È la prima sentenza di alcune decine di cause presentate dal sindacato guidato da Maurizio Landini.

Cosi’ da domani, per effetto della sentenza del giudice del lavoro Carlo Sorgi, i delegati Fiom ‘cacciati’ dalla Magneti Marelli di Bologna potranno rientrare nella saletta sindacale dello stabilimento. E nonostante un eventuale ricorso in appello dell’azienda. Se così non fosse, la Magneti Marelli commetterebbe un reato, punibile con l’arresto fino a tre mesi. Questo, secondo i legali che hanno presentato il ricorso per conto dei metalmeccanici della Cgil bolognese, è il rischio che corre la società del gruppo Fiat in caso di inottemperanza del decreto. Quello bolognese è il primo ricorso ex articolo 28 dello Statuto dei lavoratori che è stato definito in primo grado. Nel resto d’Italia sono una trentina i ricorsi (identici nelle argomentazioni) depositati e pendenti, di cui una ventina in Piemonte, quattro a Modena (contro Ferrari, Maserati, Lamborghini e New Holland), altri a Bari, Chieti e Brescia.

Ora aspettiamo che i tre operai di Melfi possano rientrare anche loro a lavoro. Un vero atto di giustizia e di rispetto delle regole e in tal caso del pronunciamento dei giudici.

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