Al cimitero di Isnello di fronte al cippo al Partigiano Giovanni Ortoleva accanto al campo di rose “Bella Ciao” significativo omaggio dell’ANPI Ravenna alla Sicilia partigiana.
2 settembre 2012 Isnello ricorda con una partecipazione corale il primo anniversario della traslazione della salma del proprio figlio Giovanni Ortoleva eroe partigiano trucidato dai fascisti e dai nazisti il 9 marzo 1945 a Salussola. Per quella traslazione ricordiamo doverosamente la partecipazione decisiva della famiglia Ortoleva e dei sindaci di Isnello Giuseppe Mogavero e di Salussola Carlo Cabrio come quella di Ivano Artioli a nome del comitato nazionale ANPI. Ricostruiamo dal web questo pomeriggio proprio per dare il senso della partecipazione corale, che abbiamo registrato. Così Giusy: “Un pomeriggio denso di commozione ieri per la manifestazione in onore di Giovanni Ortoleva, che ha visto una grande partecipazione di popolo nonostante la pioggia.
Anche le sorelle del partigiano Giuseppina e Teresa e i nipoti, nonostante il tempo fosse incerto, sono venute in corteo, insieme ad alcuni rappresentanti dell’ANPI e ai numerosi intervenuti dai paesi vicini, per deporre le rose sulla sua tomba.”
In corteo, dal centro sociale al cimitero, presente il gonfalone dell’ANPI, si è cantato il Bella Ciao con la stessa commozione dell’indimenticabile 3 settembre del 2011. “Momenti di vera commozione mentre la tromba di Giuseppe Di Matteo ha intonato il silenzio e dopo il discorso del segretario dell’ANPI Angelo Ficarra le note di “Fischia il vento” hanno creato un’atmosfera di raccoglimento attorno alle spoglie del nostro partigiano. Poi al centro sociale dopo i vari interventi che hanno ricordato la la sua figura di partigiano eroico, Maria Pia Martorana e Cristina Di Gesare hanno suonato con il loro flauto un brano a lui dedicato. ”
Giusy Vacca, referente dell’ANPI di Isnello che ha organizzato magnificamente questa ricorrenza, ci ha ammonito che “La libertà conquistata 67 anni fa va ancora custodita come bene immenso, e con l’ANPI anche noi tutti possiamo dare il nostro, anche se pur modesto, contributo, per combattere l’indifferenza, favorire lo studio della storia recente, per conoscere meglio la Resistenza, batterci affinché quei valori di libertà siano sempre vivi, per non scordare cosa è stato il fascismo, il nazismo, la guerra, le stragi, i pianti delle madri, la miseria, la fame, le camere a gas, i forni crematori…al fine di impedire il ritorno di qualsiasi forma di tirannia e assolutismo!” e Francesco Fustaneo, referente ANPI di Campofelice, che ha svolto un interessante intervento su i giovani e la Resistenza oggi, ha trasmesso questo comunicato agli iscritti di Campofelice: IERI 2 SETTEMBRE SI E’ TENUTO A ISNELLO (SEDE CENTRO SOCIALE) un incontro per celebrare la persona di Giovanni Ortoleva, partigiano isnellese barbaramente trucidato in Piemonte dai fascisti della Montebello, negli anni bui precedenti la nascita della Repubblica Italiana.
Si è proceduto prima alla deposizione della corona di alloro al locale cimitero e poi si è dato vita ad un momento d’incontro in cui ha parlato il sottoscritto ma soprattutto Angelo Ficarra dell’ ANPI PALERMO, Antonino Cicero che ha illustrato la storia dei 7 partigiani collesanesi. Un nostro tesserato ha poi testimoniato le brutalità che il regime fascista ha inflitto al padre.
Ringraziamo Giusy Vacca, che ieri ha svolto in maniera eccellente il ruolo di moderatrice, pres. del circolo Anpi di Isnello per l’invito.
Grazie ai tesserati al circolo di Campofelice che hanno partecipato e a chi idealmente era presente ma per i motivi piu’ svariati non ha potuto presenziare
Dopo il documentato intervento di Antonino Cicero che ha illustrato una sua ricerca sui partigiani delle Madonie, l’intervento del nostro tesserato che ha testimoniato le brutalità del regime fascista: Gaetano Imbrociano a cui l’ANPI Palermo Comandante Barbato ha conferito, durante i lavori del congresso del 2011, la tessera ad Honorem alla memoria dei genitori Giuseppe Imbrociano e Guida Giulia Amalia. Il padre è stato un’ antifascista comunista del 1921, segretario della cdl di Termini Imerese, confinato politico nel 1942 a Pisticci, Pollica (Matera). Il suo è stato un intervento che ci ha commosso. Ma lo riferiamo con le sue parole, quelle che ha usato per comunicare l’evento a Lucia Vincenti che ricordiamo mentre legge una parte della lunga lista dei nomi dei caduti per la difesa della dignità umana, per la libertà e per la giustizia il 25 aprile di quest’anno al giardino inglese a Palermo.
“Mia gentile Laura Vincenti, ieri ad Isnello si è avuto un incontro dell’Anpi con i familiari del partigiano Ortoleva ucciso in Piemonte nel 1945 e le cui spoglie oggi riposano nel cimitero di questo paese delle Madonie. Per la prima volta nella mia vita mi sono commosso nell’illustrare quella che è stata la lotta antifascista dei siciliani ( fra i quali mio padre ) dal 1921 fino a dopo l’avvento della Repubblica che ha dato un assetto puramente formale e non sostanziale a quello che dovrebbe essere un vero Stato democratico. Le scrivo per esprimere la mia vicinanza alla Comunità Ebraica e la mia comprensione per il gesto estremo di Arrigo Levi, confinato anche lui nel luogo dove venne internato mio padre, poiché quando si è coinvolti da episodi terribili come quello che ha dovuto subire il Popolo Ebraico, resta dentro l’anima un dolore perenne che nessuno potrà mai cancellare.