Festa della Liberazione dell’antifascismo e della democrazia

di Carlo Smuraglia

Un anno pieno di provocazioni fasciste. Il richiamo alla Costituzione e alla Resistenza. L’arrivo del Movimento Cinque Stelle e la necessità di un cambiamento

In una situazione di grave crisi economica e morale

Da Patria Indipendente uno stralcio dall’editoriale di Carlo Smuraglia

…..nell’anno trascorso e soprattutto negli ultimi mesi, abbiamo assistito ad un crescendo di iniziative neofasciste, da quelle più squallide a quelle più “forti” e davvero insopportabili.

…un’altra, inconcepibile iniziativa, quella di far tenere una lezione agli allievi di una scuola militare da un fascista come Mario Merlino.

Tutto questo ci fa non solo riflettere e indignare, ma ci assegna il compito e il dovere di reagire con tutte le nostre forze, coinvolgendo i cittadini, le istituzioni, i partiti, in una grande operazione culturale e politica, che faccia finire questo scempio, che oltretutto è anche pericoloso per il futuro del Paese.

…..Tutto questo dobbiamo esprimere, con forza, il 25 aprile, facendone, certamente un giorno di festa, ma anche un giorno di riflessione e di coinvolgimento, di partecipazione, contro l’indifferenza, il distacco, la rassegnazione. Quale che sia la situazione politica al momento della Festa della Liberazione, faremo in modo che alla doverosa memoria delle pagine più belle della nostra storia e all’altrettanto doveroso ricordo dei Caduti per la libertà, si unisca l’apertura di uno spiraglio vero verso un futuro diverso, più equo e solidale con le categorie più deboli e più esposte, più fondato, davvero, sul lavoro, come vuole la Costituzione; un futuro che dia adito finalmente a nuove certezze, a nuove speranze per chi soffre il peso della crisi, e per chi non ne può più di un sistema avvelenato ed incancrenito,dal quale il nostro Paese deve uscire nel nome dell’antifascismo e della democrazia.

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