Il giorno della memoria: Salemi, Benedetto Croce, Istituto nautico

L‘Istituto comprensivo G. Garibaldi di Salemi, aderente al progetto dell’A.N.P.I. “Celebriamo il 70° anniversario della Liberazione”, ha organizzato il 27 gennaio  una serie di iniziative finalizzate al recupero della memoria.

Le classi, dopo un corteo,si sono recate nella sede dell’Istituto, dove è stata accesa la Menorah,il candelabro a 7 bracci simbolo dell’ebraismo, e sono stati ricordati sette campi di concentramento.

Le classi terze dalla Scuola Media ed una rappresentanza del Liceo classico e dell’I.T.C. di Salemi hanno seguito una conferenza aperta dal Dirigente Salvino Amato, che ha illustrato il significato dell’iniziativa. Ha preso poi la parola il sindaco di Salemi Domenico Venuti che, sottolineando l’importanza della memoria, ha dichiarato la disponibilità dell’Amministrazione comunale ad offrire un supporto per tutte quelle iniziative tendenti alla formazione della coscienza civile delle giovani generazioni.

Maria Letizia Colajanni,dopo avere illustrato l’attività e le finalità dellA.N.P.I., ha tracciato brevemente e nelle linee essenziali il percorso storico dal Fascismo alla nascita della Repubblica ed alla promulgazione della Costituzione, invitando classi e docenti ad approfondire i temi più significativi di tale percorso, a effettuare ricerche sul contributo locale dato alla Resistenza, a celebrare, in tutti i modi che la fantasia e la creatività possano suggerire, il 25 Aprile, data di nascita della nostra Repubblica e ad assumere come principi ispiratori del proprio essere ed agire i principi democratici di libertà, uguaglianza, tolleranza, solidarietà affermati nella nostra Costituzione .             A cura di Maria Letizia Colajanni

L’Istituto comprensivo G. Garibaldi di Salemi, aderente al progetto dell’A.N.P.I. “Celebriamo il 70° anniversario della Liberazione”, ha organizzato il 27 gennaio  una serie di iniziative finalizzate al recupero della memoria.

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Gli alunni del Liceo Scientifico Statale “Benedetto Croce”, insieme all’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, ricordano, in occasione del 70° anniversario dell’apertura  dei cancelli di Auschwitz, gli orrori della shoah.

Martedì 27 gennaio 2015, una rappresentanza degli studenti del liceo, si è riunita nell’aula magna di via Benfratelli per riflettere, confrontarsi e ricordare la tragedia dei campi di sterminio, insieme ad Angelo Ficarra, segretario dell’ANPI Palermo e a Carmelo Botta, docente di storia. Dopo la proiezione del film-documentario  “Auschwitz” e della mostra in quaranta tavole dell’ANED, la dirigente scolastica Simonetta Calafiore ha sottolineato l’importanza del ricordo per non dimenticare il passato e dare memoria al futuro.

Molto apprezzati gli interventi di Angelo Ficarra che ha contestualizzato la storia del passato nel presente, come pericolo ricorrente di un “rigurgito” autoritario che porterebbe la società contemporanea ad una deriva culturale ed etica, e di Carmelo Botta, che ha evidenziato come il “secolo breve” sia stato caratterizzato dalla presenza della guerra, della violenza, della tortura, nonché di manovre di un becero revisionismo cha da più parti hanno tentato e tentano di mistificare e misconoscere fatti storici di fondamentale importanza.

Gli interventi  sono stati alternati dalla lettura da parte degli alunni Corsale Giusy, Pitti Giovanni, Rizzolo Dario, Costa Paolo, La Rosa Francesco , della classe V P, di interviste di deportati raccolte da Francesca Lo Nigro e Carmelo Botta nel libro “Il Male assoluto – La dura memoria della Shoah”.

La giornata di studi rientra nel percorso triennale proposto dall’ANPI alle scuole, attraverso l’intervento dell’USR e dell’USP, sul70° anniversario della Resistenza e della Liberazione dal nazifascismo.

 Istituto Tecnico Nautico G. Trabia

In occasione della giornata della memoria, il 27 gennaio, nei locali dell’Istituto Tecnico Nautico G. Trabia si è svolto dalle 11.00 alle 13.00 un incontro su “Resistenza e Shoa” con le classi V, organizzato dall’ANPI in collaborazione con la Prof. Gilda Messina, docente dello stesso Istituto. Hanno partecipato come relatrici la prof. Daniela Dioguardi per l’ANPI e la prof. Rita Calabrese, docente di letteratura tedesca dell’Università di Palermo, per la Biblioteca delle donne -UDIPALERMO. La prof. Dioguardi, dopo aver tracciato un quadro storico del periodo della II guerra mondiale e del fascismo in Italia, ha relazionato sul valore e sul significato della Resistenza, soffermandosi sul contributo, ancora poco noto, di molti siciliani, anche palermitani, alla lotta partigiana, e sull’alto numero di deportati politici morti nei campi di concentramento. Ha poi evidenziato la partecipazione delle donne soprattutto alla Resistenza civile, così detta per distinguerla da quell’armata. Tra i vari ruoli le donne svolsero quello fondamentale di staffette: con le biciclette percorrevano chilometri e chilometri al giorno, rischiando la vita, per trasportare messaggi e ogni sorta di bene necessario. La loro difficoltà a imbracciare i fucili non va interpretata come un di meno rispetto agli uomini, ma è il sintomo di un giusto disagio di cui troviamo traccia anche nei racconti di alcuni partigiani che, senza enfasi, sottolineano lo stato di necessità che li costrinse a usare la violenza. Alla fine, rispondendo anche ad alcune domande, ha fornito spiegazioni sul significato e sull’attività dell’ANPI oggi, a difesa della democrazia e della libertà.

La prof. Rita Calabrese ha relazionato sulla Shoa, evidenziando la manipolazione delle coscienze effettuata dal regime attraverso l’uso sistematico della menzogna e l’individuazione di un capro espiatorio in una situazione di difficoltà economica e sociale. Ha poi spiegato il senso della “soluzione finale” e la differenza tra campi di concentramento e di sterminio. I ragazzi e le ragazze presenti hanno seguito con attenzione, ponendo domande anche sulle situazioni di barbarie attuale. Entrambe le docenti hanno insistito sulla necessità della conoscenza, dì un pensiero critico e della partecipazione per evitare che la storia, sia pure sotto altre forme, si ripeta.

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