“La nomina di Liliana Segre a Senatrice a vita è un atto di grande civiltà politica”

Carla Nespolo: “La nomina di Liliana Segre a Senatrice a vita è un atto di grande civiltà politica”

Liliana Segre (da https://immagini.quotidiano.net/?url=http://p1014p.quotidiano.net:80/ polopoly_fs/1.3671732.1516373335!/httpImage/image.jpg_gen/ derivatives/wide_680/image.jpg&pos=top&op=noop)

Liliana Segre è stata nominata senatrice a vita dal Presidente della Repubblica il 18 gennaio. Nata a Milano nel 1930, è sopravvissuta al lager ed è testimone di essi. Perseguitata fin da bambina dalle leggi razziali fasciste del 1938, a causa delle quali fu espulsa da scuola, nel gennaio 1944 fu deportata dal famigerato Binario 21 della stazione di Milano Centrale al campo di Auschwitz-Birkenau. Non rivide mai più il padre, che sarebbe morto pochi mesi dopo. Il 18 maggio 1944 furono arrestati ad Inverigo, presso Como, anche i suoi nonni paterni; deportati ad Auschwitz, furono uccisi al loro arrivo. Liliana fu liberata il 1° maggio 1945 dall’Armata Rossa.

La Presidente Nazionale dell’Anpi Carla Nespolo ha dichiarato: “La nomina di Liliana Segre a Senatrice a vita è un atto di grande civiltà politica. In un clima di ricorrente rispolvero di ideologie barbare, affidare ad una donna – che ha subito leggi razziali e deportazione – un ruolo così alto è fare luce sulle radici antifasciste del Paese, potenziare la loro diffusione, parlare al cuore delle cittadine e dei cittadini: la democrazia, il rispetto reciproco, l’accoglienza, sono gli unici valori che fanno futuro e salvano dall’oscurità della peggiore storia, del non saperla, del non ricordarla. Non c’è spazio in Italia per un passato odioso, criminale, che esclude. Le razze sono follia l’umanità è più forte e vivrà oltre ogni tentativo di classificarla e impoverirla. A Liliana Segre l’augurio più sentito di buon lavoro dall’ANPI, le saremo a fianco con entusiasmo e “antica” passione. E un grazie al Presidente della Repubblica per questo gesto profondamente e meravigliosamente costituzionale”.

La redazione di Patria Indipendente rivolge alla senatrice a vita con calore e con affetto le sue felicitazioni e le formula i più fervidi auguri di buon lavoro.

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“Per non dimenticare…” a cura della Scuola Ciro Scianna di Bagheria

Per non dimenticare…

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Anche quest’anno la nostra scuola ha dedicato diversi momenti di studio, lettura e ricerca “Per non dimenticarel’orrore della Shoah che hanno prodotto riflessioni, indagini, video, elaborazioni poetiche e grafiche.

In particolare, si è voluto dare rilievo a figure di “Giusti tra le nazioni”, molti italiani, che hanno rischiato la vita per salvare gli Ebrei, come l’agrigentino Calogero Marrone, che fra l’autunno del 1943 e il gennaio del 1944, aiutò centinaia di ebrei e di antifascisti a sfuggire alla cattura e che, dopo essere stato arrestato e detenuto nel carcere di San Vittore e nel campo di Bolzano, morì a Dachau il 15 febbraio del 1945.

Mercoledì 24, poi, è stato organizzato un incontro-dibattito dal titolo “La Luce al di là del buio” nel corso del quale i nostri ragazzi hanno vissuto un’esperienza di spessore formativo incontrando il Maestro Aldo Mausner, testimone d’eccezione e sopravvissuto, con la sua famiglia, alle persecuzioni razziali e alla Shoah.

Ecco quanto ci raccontano i ragazzi di 3 G: “la nostra scuola ha avuto l’onore di ospitare il grande maestro Aldo Mausner, medaglia d’oro al valore civile per la resistenza non armata. Il grande maestro ha spiegato e raccontato le paure, gli orrori e le speranze vissuti da lui e dalla sua famiglia quando le fiamme della follia umana avevano sconvolto l’Europa con la promulgazione delle leggi razziali. Per noi è stato un privilegio conoscere un grande maestro di vita, un uomo che, grazie alla sofferenza, ha saputo sviluppare una nobiltà d’animo, una sensibilità verso la bellezza del creato, di cui l’uomo è l’apice. Aldo (ci piace chiamarlo per nome perché per noi sarà sempre un grande amico) col suo racconto ha voluto donarci emozioni forti e l’immagine della sua mano che stringe quella della madre disperata, per darle coraggio e conforto, rimarrà il ricordo più profondo da trasmettere ai nostri figli.
Aldo ci ha insegnato l’importanza dei grandi valori quali la famiglia,la libertà, la solidarietà, l’impegno. Ci ha fatto comprendere che si è grandi nella semplicità, come grandi furono tutti quei contadini che si attivarono per proteggerlo e salvarlo. Ci ha fatto comprendere, inoltre, il valore dell’arte e soprattutto della musica che sa esprimere ciò che le parole non sanno esprimere. Ci ha donato la sua positività: l’aver saputo mantenere viva la speranza anche nei momenti più bui della sua vita, speranza alimentata dal calore della fede. Nessun accenno all’odio e al rancore, ma tanto tanto amore fraterno.

I ragazzi della scuola hanno realizzato poesie, video e cartelloni per ricordare la terribile esperienza dell’Olocausto.  Il maestro Mausner è rimasto commosso dalla nostra attiva partecipazione nel mantenere alto il ricordo e ha concluso l’incontro suonando la colonna sonora del film Schindler ‘s List. I ragazzi, la Preside e gli insegnanti hanno ringraziato il maestro con un lungo applauso, donandogli un manufatto prodotto nei laboratori di ceramiche della scuola e invitandolo a ritornare da noi quando ne avrà voglia.

Grazie Aldo!
I ragazzi della 3^ G

La docente referente
Prof.ssa Clementina Castronelocandina_evento_Mausner

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Gli auguri di Carla Nespolo Presidente nazionale ANPI

L’ANPI PALERMO COMANDANTE BARBATO RICAMBIA CON GRANDE AFFETTO GLI AUGURI DI CARLA NESPOLO ANCHE NELLA CERTEZZA DI UN SEMPRE PIU’ ALTO IMPEGNO NEL RECUPERO DELLA MEMORIA E NELLA PIU’ AMPIA DIFFUSIONE DEI VALORI IDEALI E MORALI DELLA RESISTENZA ITALIANA ED EUROPEA.

Gli auguri della Presidente nazionale dell’Anpi

“Rivolgo col cuore i miei auguri di buone feste alle compagne e ai compagni dell’Anpi, alle partigiane e ai partigiani, a tutti gli antifascisti”

Rivolgo col cuore i miei auguri di buone feste alle compagne e ai compagni dell’Anpi, alle partigiane e ai partigiani, a tutti gli antifascisti.

Auguri di serenità, perché viviamo in un tempo e in una condizione troppo spesso di inquietudine e troppe volte di dolore, e sappiamo le ragioni: un futuro nebbioso, un reddito che non sempre consente di arrivare alla fine del mese, un lavoro troppe volte incerto.

Auguri al nostro bellissimo Paese, all’Italia, che ha un inestimabile patrimonio naturale, artistico, culturale e umano, grazie al quale potrebbe sollevarsi dalle ristrettezze che attraversa.

Auguri di una nuova stagione di conquiste e di liberazione delle donne, così come avvenne durante la Resistenza, di cui furono per tanta parte protagoniste.

Auguri di pace, in un mondo che sembra aver smarrito persino la percezione del pericolo mortale dei conflitti armati e di una guerra generalizzata.

Auguri a tutti voi, a tutti noi, e in particolare alle giovani generazioni che si affacciano alla vita sociale, di un anno nuovo, dove il lavoro sia davvero un diritto rispettato e dove la solidarietà, la fratellanza, la partecipazione non siano più solo parole, ma regole condivise di comportamento civile, dove l’altro – chiunque sia – sia vissuto come il prossimo e non come un pericolo.

Auguri di un anno in cui scompaia la paura e cresca la speranza di felicità, una felicità possibile unendo di nuovo il popolo italiano, avviando un grande progetto di cambiamento democratico, moralizzando la vita politica e sociale, emarginando e sconfiggendo i lugubri portatori di fascismi, razzismi, xenofobie, discriminazioni.

Ecco, in una parola, i miei auguri: auguri di un anno antifascista.

Carla Nespolo, Presidente nazionale dell’Anpi

Auguri di Ottavio Terranova

Cari Compagni, mi unisco alle parole di augurio che ci ha voluto trasmettere  la nostra Presidente nazionale Compagna Carla Nespolo, che sarà con noi in Sicilia nel mese di Febbraio, il suo messaggio, è stato anche una  riflessione sulla situazione generale che ci impegna, ci impegnerà nei prossimi mesi e che ci  preoccupa moltissimo sia per il diffondersi di movimenti fascisti in Italia ed in Europa, che  per i venti di guerra che giungono dal mondo. Il 2018 sarà sicuramente per noi un anno di grande impegno su vari fronti, sia organizzativi che politici e sono certo che sapremo come sempre essere in prima linea.                                     Il riconoscimento della  Vice Presidenza nazionale mi onora, anche perchè è maturata su proposta della Presidente Carla Nespolo e con volo unanime da parte del Comitato Nazionale.                                         Compagni, questo evento, dobbiamo saperlo cogliere nel suo più ampio significato, come riconoscimento, per la prima volta, dopo tantissimi anni dalla liberazione, dell’impegno di tutte le ANPI della Sicilia e di tutti i Compagni che in questi anni hanno lavorato per la crescita della nostra Associazione e per il recupero della memoria che per troppo tempo è stata disattesa o sottovaluta, Ora tutti sanno della straordinaria partecipazione dei Siciliani, alle più importante  battaglia antifasciste, prima e durante la lotta di resistenza.

                                   A voi, cari Compagni e alle vostre famiglie, invio in occasione di questo fine anno un grande affettuoso rinnovato augurio, sperando che  il 2018 possa essere per tutti, un anno di giustizia sociale, di rinnovamento democratico, di crescita e di pace.                                                                            Ottavio Terranova

Gli auguri di Fausto Clemente:

Buon anno a tutti.
Un augurio speciale alla nostra Costituzione, che il 1° gennaio compie 70 anni dalla sua promulgazione e che, malgrado più di un tentativo di insabbiarla, disattenderla, ignorarla, modificarla, conserva  immutata la capacità di additare i percorsi della solidarietà, della libertà e della pace. All’augurio si associa il nostro impegno nella difesa dei valori che essa esprime e contro ogni tentativo, da qualunque parte provenga, di snaturarla o accantonarla.  La Resistenza continua!

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La terribile storia dei deportati nei campi fascisti e nazisti

Dice giustamente Silvio Lanaro, uno dei maggiori storici italiani, che quello dei militari italiani internati in Germania “è stato uno dei pochi capitoli gloriosi della storia dell’esercito italiano: il rifiuto di obbedienza alla Repubblica Sociale Italiana, il rifiuto  del giuramento richiesto dai nazisti a Salò di 600.000 uomini delle Forze armate Italiane. …. Una delle sue pagine migliori di lealtà e di coraggio”.

Marco Ficarra, autore del libro Stalag XB edito dal Becco Giallo in cui racconta la storia dello zio Gioacchino Virga (v. recensione allegata), ha avuto in questi giorni dalla figlia di un compagno di sventura di Gioacchino ,  Salvatore Prestia, una testimonianza per ricordarlo pubblicata su un giornalino, ‘Il ruolino’, che realizzavano i sopravvissuti dello stesso corso militare.

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Alla Camera con la Boldrini contro la violenza sulle donne

IMG_0314(1)con BoldriniLe nostre compagne dell’ANPI Palermo Claudia Pedrotti e Maria Letizia Colajanni alla Camera il 25 novembre contro la violenza sulle donne.

25 novembre 2017

 

 

E’ stata un’esperienza toccante, coinvolgente, emozionante.

La Presidente Laura Boldrini ha aperto i lavori lanciando un forte appello a tutte le donne (il 51 % della popolazione italiana), invitandole a rivendicare con forza il proprio diritto di essere libere, a non accettare con rassegnazione gli effetti della violenza travestita da amore, a denunciare, superando la paura e la vergogna, la violenza fisica e intellettuale subita all’interno della famiglia, nella vita quotidiana, nei luoghi di lavoro, a lottare contro ogni forma di discriminazione.

La Presidente ha evidenziato la necessità di un cambiamento di cultura che non riguarda solo quegli uomini che dovrebbero imparare a non considerare la donna un oggetto di proprietà ma che si dovrebbe verificare anche in quelle donne che subiscono passivamente ogni forma di violenza, in uno stato di sudditanza e di sottomissione; ha sottolineato il ruolo che la Scuola deve svolgere per produrre tale cambiamento, educando, iniziando dai più giovani, al rispetto della donna e alla parità di genere.

Primo intervento quello di Serafina Strano che, sia pur con le lacrime agli occhi, ha urlato con forza la sua rabbia per lo stupro subito durante il turno di notte della guardia medica di Trecastagni, e ha lamentato uno scarso interesse da parte delle istituzioni .

A seguire, voci di donne che hanno subito violenza e voci di donne che la violenza combattono, sia per compiti istituzionali sia perché impegnate nel volontariato: fra le prime quella della mamma che ha gridato il suo dolore per la figlia suicida a causa della persecuzione dei compagni, quella di una sopravvissuta a tentato femminicidio che ha voluto, mentre le tremavano le mani al ricordo della violenza subita, ringraziare il marito che le ha ridato serenità, quella di una madre che ha visto uccidere il figlio come vendetta da parte del marito, quella di una immigrata che ha trovato la forza di denunciare chi la sfruttava; fra le seconde sia quelle delle donne che quotidianamente , nelle forze dell’ordine e nella magistratura, si adoperano per tutelare le donne e vigilare per prevenire forme di violenza sia quelle delle donne che nelle Associazioni, quali “Il telefono rosa”,”Donne in rete contro la violenza” ed altre, forniscono un valido supporto psicologico ed assistenza legale.

A conclusione della giornata la scrittrice giornalista Serena Tandini ha letto un brano scritto da un uomo a riprova che il problema della parità di genere è sottovalutato, malgrado costituisca una vergogna per una nazione civile.

Volgendo uno sguardo all’Aula e osservando tutti i seggi occupati da donne, mi sono chiesta: se questo fosse il reale Parlamento, il senso pratico, la capacità di affrontare i problemi, la volontà di superare le divergenze ideologiche per uno scopo comune (tutte doti che caratterizzano le donne) l’Italia non sarebbe un paese migliore?

Maria Letizia Colajanni

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Alla Ciro Scianna una settimana di studi per dire NO alla violenza sulle donne

Alla Ciro Scianna una settimana di studi per dire NO alla violenza sulle donne–                 da Bagheria News di Clementina Castrone

 

Nell’ambito del progetto curriculare di educazione alla legalità, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne,la scuola “ Ciro Scianna” ha voluto dedicare un percorso di studi e riflessioni incentrato sui concetti di pregiudizio, esclusione, diritti, democraza ed uguaglianza, sanciti dalla nostra Carta Costituzionale.Un’intera settimana dedicata, in particolare, al fenomeno della violenza di genere, una violenza troppo a lungo commessa e giustificata dalla morale, dalla religione, dai codici d’onore o da leggi discriminatorie,definita dallo stesso Presidente Mattarella una “violazione dei diritti umani” .

Il momento conclusivo di tale percorso martedì 5 dicembre, quando gli alunni delle classi terze hanno incontrato Lidia Vivoli, donna sopravvissuta al femminicidio: con lei hanno dialogato, a lei e a tutte le donne, vittime di soprusi e violenze,hanno voluto dedicare flash mob, poesie, riflessioni, pensieri, video, racconti. Momenti di intensa commozione hanno fatto da cornice al racconto della nostra protagonista, poi lo spazio alle domande ,ai consigli, ai sorrisi. Infine, la premiazione del concorso interno “ Uno slogan, una cartolina, uno scatto, un racconto per dire NO alla violenza sulle donne”.Si sono aggiudicati il Premio Speciale Giuria Andrea Bozzali e Giulia Speranza della classe 3 H; poi , per la sezione digitale, primo premio a Sara Sciortino e Simona Gagliano,secondo a Julia Stefanovicz e Alessia Frulloni( classe 3 H), terzo a Riccardo Scianna( classe 3 G). Per la sezione narrativa il primo premio è andato a Romina Chiello( classe 3 E), il secondo ad Alice Modica(classe 3 G), il terzo ex aequo a Chiara Donnarumma e Sabrina La Corte( classe 3 H). Ma a tutti gli alunni sono stati consegnati attestati di merito, per l’impegno,la ricerca e la sensibilità mostrati.”Desidero ringraziare la dirigente,gli insegnanti ed i loro alunni per aver saputo affrontare il particolare tema della violenza sulle donne in modo esemplare.Gli studenti sono stati dei veri artisti, tra danza, canto, recitazione e componimenti scritti che denotano una forte sensibilità”. Così Lidia Vivoli nel congedarsi.Certamenteuna giornata di sicura crescita umana, nell’esercizio di una cittadinanza attiva e consapevole.Prof.ssa Clementina Castrone

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ANTIFASCISMO OGGI: RICORDIAMO LA STRAGE DELLA BANCA DELL’AGRICOLTURA

corteo antifascista12 DICEMBRE 2017  PALERMO CORTEO ANTIFASCISTA ORE 18 TEATRO MASSIMO

IL DOVERE DELL’ANTIFASCISMO, IL DOVERE DELLA MEMORIA.

NON CI LASCIAMO INTIMIDIRE E NON CI FACCIAMO INCANTARE DA CHI FINO AD OGGI HA CREATO DI FATTO, CON GRAVE LEGGEREZZA, PROBLEMI ALLA DEMOCRAZIA E ALLE FASCIE PIU’ DEBOLI DEL POPOLO ITALIANO.                     FORTI DELLA NOSTRA STORIA TENTEREMO DI EVITARE GLI ERRORI DEL PASSATO; NON CADREMO NELLE SOTTOVALUTAZIONI ED IMPEDIREMO OGNI STRUMENTALIZZAZIONE.

CERTO SIAMO PREOCCUPATI DAI SEGNALI PIU’ BRUTTI DI QUESTI GIORNI A PARTIRE DAL PIU’ GRAVE, LA BANDIERA NAZISTA IN UNA CAMERATA DI UNA CASERMA DI CARABINIERI; A QUELLI DI QUESTE ULTIME ORE CHE SIAMO COMUNQUE DECISI AD ANALIZZARE CON FREDDEZZA E LUCIDITA’: LA GRAVE DECISIONE DI TRUMP CONTRO LO STATO DELLA PALESTINA, L’ULTIMA PROVOCAZIONE FASCISTA DI QUESTA SERA CONTRO LA REDAZIONE DELLA REPUBBLICA DI ROMA.

IERI IN UNA ASSEMBLEA AMPIA E PIENA DI GIOVANI NEL CENTRO OCIALE EXCARCERE UNITARIAMENTE SI E’ DECISO DI EFFETTUARE UN CORTEO NEL GIORNO DELLA RICORRENZA DELLA STRAGE DI MILANO, BANCA DELL’AGRICOLTURA CHE PARTIRA’ DAL TEATRO MASSIMO ALLE ORE 18 DEL 12 DICEMBRE.

DI SEGUITO RIPORTIAMO IL MESSAGGIO DELLA NOSTRA PRESIDENTE CARLA NESPOLO CHE CI INVITA AD UN COERENTE IMPEGNO ANTIFASCISTA.

IL BEL TEMPO DELL’UNITA’ ANTIFASCISTA

Care compagne e cari compagni,

vi scrivo perché questi sono giorni di particolare impegno politico, culturale e organizzativo in relazione alla recrudescenza e alla diffusione di provocazioni neo-fasciste. Abbiamo messo in campo (lo hanno fatto anche tante nostre sezioni spontaneamente) una forte e unitaria risposta antifascista. Essa è, per molta parte, una nostra responsabilità e un nostro impegno e deve continuare nel futuro.

Le iniziative che si sono moltiplicate in queste settimane in molte parti d’Italia, sono la riprova di quanto forte e diffusa sia la coscienza antifascista nel nostro Paese e di come sia indispensabile che su di essa facciamo affidamento, in ogni momento. In particolare sono molto colpita e contenta che nella battaglia antifascista, in prima fila ci siano le nostre partigiane e i nostri partigiani, i giovani, le donne e molti Sindaci che in vario modo (dal divieto di utilizzare spazi pubblici per manifestazioni neo-fasciste al ritiro della cittadinanza onoraria conferita a Mussolini nel ventennio) stanno dimostrando sensibilità democratica e antifascista. Non ci stanchiamo di ricordare che la Costituzione Italiana, nata dalla Resistenza, non è a-fascista, ma antifascista e che la sua piena attuazione è oggi il nostro primo impegno. E’ questo il modo serio e costruttivo di valorizzare anche l’esito referendario che ci ha visti, come ANPI, così seriamente e concordemente impegnati. Il 4 dicembre dello scorso anno, abbiamo difeso la Costituzione, ora pretendiamo che Essa sia rispettata ed attuata. Abbiamo chiesto al Governo, nel rispetto sostanziale del dettato costituzionale, che il fascismo sia finalmente e definitivamente messo fuori legge, in Italia. Sia sciogliendo le organizzazioni fasciste, comunque camuffate, sia impedendo loro di presentarsi alle elezioni. Alcune dichiarazioni, come quelle del ministro Orlando, ci fanno ben sperare, ma non dobbiamo mollare la presa, soprattutto per evitare che si facciano passi indietro. Siamo ottimisti e vigili. Oggi è il tempo dell’unità antifascista. Essa si sta affermando, anche per nostro merito, in tante parti del Paese. L’ANPI deve contribuirvi, a mio parere, con tutta la saggezza unitaria che ci hanno insegnato le partigiane e i partigiani che seppero, di fronte al fascismo e al nazismo, realizzare la più ampia unità. Ciascuno di noi può avere opinioni e simpatie per questo o quel partito o movimento. E’ logico che sia così. Ma ciò non deve interferire minimamente con il nostro impegno di dirigenti dell’ANPI: come abbiamo fatto sin qui, dobbiamo saper tenere la barra dritta dell’unità antifascista e del rispetto e dell’attuazione della Costituzione. Il primo appuntamento è per sabato prossimo, 9 dicembre, a Como. La manifestazione, promossa dal PD, vedrà la nostra partecipazione, come quella di un fronte ampio di forze sociali e politiche e della stessa Presidente della Camera. Spero di poter incontrare, nell’occasione, tante bandiere dell’ANPI. Care compagne e compagni, vi ringrazio per l’attenzione. Sono le prime settimane di questo mio incarico di Presidente Nazionale ed è la prima volta che mi rivolgo a voi direttamente. Ho cercato in queste settimane di essere presente in molte città e comuni. Ovunque ho incontrato il vostro affetto ed ho conosciuto il vostro quotidiano, saggio e generoso lavoro. Siatemi vicino, come io lo sarò con voi e insieme a tutte le altre associazioni antifasciste e al cuore grande di tante donne e tanti uomini di ogni età, erigeremo un solido, invalicabile baluardo contro ogni nazi-fascismo e lotteremo per la pace e per una società più giusta e libera.

Buon lavoro e arrivederci.

Carla Nespolo

Presidente nazionale ANPI

 

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L’ANPI PALERMO ABBRACCIA I TAMIL NEL GIORNO DEL RICORDO DEI CADUTI

DSC_0195DSC_0196Calore e vicinanza dell’ANPI accolto ieri 27 novembre da un grande applauso della platea Tamil presente al cinema Gaudium in via Terrasanta a Palermo per aver onorato il  primo caduto nella resistenza Tamil.

Il Primo Caduto nella resistenza tamil si chiama Sattiyanathan, luogotenente Shankar, caduto il 27/11/1982. La prima giornata dei caduti venne celebrata nel 27 Novembre del 1989. 

 

                                                                                    La prima donna caduta  nella resistenza tamil si chiamava Sagayaseeli Pethurupillai, secondo luogotenente Maalathy caduta il 10/10/1987. il  10 Ottobre viene celebrata la giornata delle Donne Tamil come simbolo di resistenza, rinnovo sociale e di emancipazione.  malathy

Il Fiore nazionale dei tamil, simbolo anche della resistenza tamil è la Gloriosa Superba o gloriosa Lily (Giglio rampicante). 10421494_771125206256608_4513691989703399745_n-u157403                                                                                             La logica degli oppressori è uguale a tutte le latitudini e ubbidisce alle stesse brutali violenti logiche di sempre: per rendere un popolo schiavo devi cancellargli la memoria, devi uccidergli di nuovo i morti. Sopra la foto di un cimitero Tamil disumanamente distrutto per cancellare la memoria. I Tamil saranno sempre, finché c’è memoria, un popolo libero.af

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UN’ETA’ CONTRO LA STORIA

Segnaliamo questo interessante saggio del prof. Giuseppe Carlo Marino, Presidente onorario dell’ANPI Palermo, edito dalla Università degli studi  in formato ebook. Il saggio  avanza una interpretazione dell’attuale fase storica calata nello scenario della globalizzazione. Il titolo, “Un’età contro la Storia“, evoca una  suggestione e una prima riflessione sui tanti momenti di “storia negata”  nei quali si è imbattuta l’ANPI  Palermo Comandante Barbato nei processi da tempo intrapresi lungo il cammino del recupero della memoria della partecipazione dei siciliani alla Resistenza e alla lotta di Liberazione nonché delle lotte del Movimento dei Fasci dei Lavoratori siciliani, il più grande movimento di lavoratori in Europa alla fine dell’ottocento dopo la Comune di Parigi. Bologna 18/11/2017  AF

ps Il link per scaricare il saggio gratuitamente è il seguente: htpp:/www.unipa.it/dipartimenti/dems/ricerca/prodotti.hatml

(per scaricarlo, digitare il suddetto link su Google e scegliere “Prodotti della ricerca”)

SINOSSI

Nelle forme proprie di un pamphlet, deliberatamente svincolato dalle consuete modalità accademiche di impianto e di scrittura, questo saggio costituisce il punto di arrivo dello sviluppo teoretico del lungo lavoro storiografico dell’Autore, segnato in profondità dalla lezione di Antonio Gramsci e consapevole del nesso inscindibile storiografia-filosofia. L’obiettivo perseguito è un’interpretazione unificante dell’attuale fase storica dell’Occidente dopo l’implosione del “socialismo reale” . Su un filo di analisi già inaugurato nell’anno 2000 in Eclissi del principe e crisi della storia (edito da Franco Angeli), il saggio consegue la sua originalità nella critica investigazione (superando le analisi “frantumate” fin qui emerse dal cantiere di una vasta pubblicistica) del carattere rivoluzionario, nel senso proprio di “rivoluzione strutturale”, dei processi in corso nello scenario mondiale della “globalizzazione”. Se ne mettono in luce criticamente le emergenze e le conseguenze più rilevanti: i cambiamenti radicali nella percezione del rapporto tra uomo e natura , il crollo della “ragione dialettica” e del pensare storico sotto la conseguita egemonia di una “logica formale” funzionale al primato conseguito dalla tecnica sulla stessa scienza; le categorie del “pensiero unico” della globalizzazione capitalistica e la falsa coscienza della de-ideologizzazione; l’occultamento della morte e la “sfida all’eternità”; la disgregazione del sociale e la fine dei “soggetti collettivi”; il degrado della libertà nella mera “libertà di consumare” e i processi alienanti che attivano nello scenario mondiale un inedito conflitto, e una falsa dialettica, tra “inclusi” ed “esclusi”; la mistificazione della “democrazia” che appare condannata alla deriva populistica; le antinomie di una “globalizzazione” paradossalmente assediata da se stessa.

Microsoft Word - copertina E-Book Marino.doc

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Itet “Sturzo” di Bagheria vincitore al Festival del Cinema di Montecatini

Per il terzo anno consecutivo l’Itet “Sturzo” di Bagheria vincitore al Festival del Cinema di Montecatini

spettacolo

L’ITET Don Luigi Sturzo di Bagheria vince, per il terzo anno consecutivo, il concorso “Scuola Video Multimedia Italia” riservato a tutti gli Istituti del territorio Nazionale con il documentario “Storia del partigiano Calogero Bracco”.

Il Festival, organizzato dalla FEDIC Scuola (Federazione Italiana dei cineclub), dal M.I.S.F.F. (Montecatini International Short Film Festival), dalla Regione Toscana con il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione è giunto alla XIV edizione e ha fatto registrare una notevole partecipazione di scuole che hanno inviato i propri lavori. A ricevere il premio dalle mani dell’attrice Sara Maestri, madrina d’eccezione della serata, le alunne Laura Testa e Sonia Gargano accompagnate dal Professore Gaetano La Mantia (foto).Il video racconta la storia del partigiano Calogero Bracco di Petralia, trucidato dai fascisti a Trinità (Cuneo) il 9 aprile del 1945.
La giuria tecnica presieduta dalla regista Laura Biggi, dal presidente Nazionale della FEDIC Lorenzo Caravello e dal critico cinematografico Paolo Micalizzi, ha sottolineato nella motivazione l’impegno sociale e culturale dei ragazzi mettendo in evidenza l’accurata ricerca storica e l’uso di una diversa metodologia nello studio della disciplina.

Il docufilm vuole sottolineare con interviste, filmati d’epoca e dati storici la partecipazione dei Siciliani alla Resistenza e alla guerra di liberazione dalla dittatura nazifascista. Più di 2500 sono stati i Siciliani che hanno combattuto nel Nord-Italia per la libertà; di questi, 152 sono morti nel solo Piemonte e più di 60 si sono immolati nelle altre regioni settentrionali.

La partecipazione dei Siciliani, afferma Paolo Varisco del laboratorio cinema, è stata volutamente dimenticata per decenni e sui libri di testo non viene mai ricordata. Noi con il nostro lavoro abbiamo cercato di restituire ai nostri coetanei una parte importante di memoria storica che per diverse ragioni ci è stata rubata.

Per Simona Lanza, invece, è stato emozionante scoprire che in Piemonte i Siciliani costituivano il gruppo combattente più numeroso dopo quello piemontese. Inoltre il comandante di tutte le formazioni militari che operavano nella regione era il Siciliano Pompeo Colajanni nome di battaglia “Nicola Barbato”. Vincenzo Modica di Castelvetrano, continua Simona Lanza, era il vice-comandante e combatteva con il nome di battaglia “Petralia”. E’ stato lui a portare la bandiera italiana nella giornata della liberazione di Torino nonostante fosse ferito ad un braccio.

Il premio assegnato al nostro istituto non è stato l’unico, poiché la giuria ha consegnato al professore Gaetano La Mantia un riconoscimento alla carriera, per i numerosi premi vinti al festival e per la qualità dei suoi lavori che hanno contribuito alla divulgazione del cinema a scuola.

E’ stata un’esperienza che ci ha arricchito culturalmente e ha dimostrato ancora una volta l’alta valenza didattica del linguaggio delle immagini e del cinema inteso come metodo di ricerca e strumento di crescita umana, sociale e culturale. Il cinema è un lavoro collettivo, dice il prof. La Mantia, per cui “sento il bisogno di ringraziare tutti i ragazzi che hanno partecipato al laboratorio, la preside Alessandra Servito, il nuovo dirigente scolastico professore Vito Cudia, il signor Giuseppe Valenti che ci ha seguito più volte a Petralia e Isnello e ha curato le riprese e il montaggio.

Il premio più grande per noi è stato, però, quello di aver reso vivo il ricordo di coloro che sono morti per la nostra libertà. Come dice Sant’ Agostino “ La memoria è il presente del passato”. Essa infatti ha la forza di vincere il tempo e di far vivere in un eterno presente tutto ciò che ricorda. Il viso di Calogero Bracco e di tanti altri partigiani continuerà a vivere anche grazie alle immagini del nostro documentario.
Laura Testa e Sonia Gargano 5^A- AFM
ITET Sturzo B

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