25 aprile straordinario
Si consolida anno dopo anno la partecipazione e il processo di recupero di una memoria che in parte era stata negata. L’Anpi Palermo ringrazia tutti ed in particolare quanti hanno reso possibile l’avvio di questo processo. Riemergono con i loro figli e nipoti i nomi di antifascisti, di caduti per la libertà, di partigiani che ci erano stati negati. Riemergono i nomi dei caduti nella lotta contro la mafia. Al giardino inglese la deposizione della corona dell’ANPI Palermo quest’anno è stata affidata a due giovani Amalia Imbrociano e Marco Grisanti. Poi il corteo con tanti giovani, quelli di “Resistenza sociale”, quelli di “Scorta Civile”, i “NO MUOS”, i tanti nuovi partigiani a difesa della democrazia e della Costituzione e gli operai della Fincantieri e tante bandiere della FIOM. Preceduto dalla banda musicale Corsini, il corteo con i canti della Resistenza è arrivato a piazza Massimo dove il coro della Polizia Municipale ha intonato “Bella Ciao”. E quì, con una bellissima introduzione della straordinaria Ivana Monti Barbato che poi con Ciccio Giuffrida ha cantato la storia delle lotte per la libertà e per la difesa della dignità umana, si sono ricordati, con la regia di Giusy Vacca e di Antonio Ortoleva, i caduti, i deportati, i perseguitati politici, i confinati. Si sono letti i nomi dai caduti dei Fasci dei Lavoratori Siciliani, alla Resistenza che in Sicilia doveva registrare la coda putrida e avvelenata dell’infiltrazione del fascismo terrorista di Salò nei gangli dello Stato con la decimazione del gruppo dirigente del movimento contadino, alle stragi di Portella fino a quelle dei giorni nostri. A leggerli con il sottofondo struggente del violino di Aldo Mausner, interprete straordinario delle note di Scindherlist, sono stati diversi parenti delle vittime da Antonella Azoti figlia di Nicolò a Giulio Francese figlio di Mario, Antonio Zito figlio del partigiano Mauro, Gaetano Imbrociano figlio del confinato politico Giuseppe, Anna Puglisi nipote di Mario De Manuele ufficiale caduto insieme ad altri 11 soldati nella strage nazifascista di Nola nel settembre 1943 e poi a ricordare i sindacalisti Dino Paternostro, la segretaria regionale della Cgil Monica Genovese e Umberto Santino del Centro Impastato. Importanti per il loro messaggio gli interventi finali di Ottavio Terranova e di Giusto Catania assessore al Comune di Palermo e l’entusiasmante intervento del Comandante Otello, Placido Armando Follari presente il partigiano Michele Zabbia della brigata Panevino operativa nelle Langhe.
af