IL 1° GENNAIO 1948 E’ NATA LA NOSTRA COSTITUZIONE SALVATA DAL POPOLO ITALIANO CON IL VOTO SUL REFERENDUM DEL 4 DICEMBRE

LA COSTITUZIONE REPUBBLICANA VA APPLICATA

INCOMINCIAMO A FARE RISPETTARE I DIRITTI SANCITI DALLA COSTITUZIONE

Valsusa: illegittimi gli arresti No Tav. la Cassazione rimette in libertà Nicoletta

Valsusa: illegittimi gli arresti No Tav. la Cassazione rimette in libertà Nicoletta

Da un articolo di Ezio Locatelli pubblicato il 30 dic 2016

Adesso non ci sono più dubbi. Gli arresti domiciliari a carico di Nicoletta Dosio, arresti decisi dalla Procura di Torino, erano del tutto mancanti di fondamento giuridico, detto in altre parole erano una misura arbitraria, vessatoria, priva di qualsiasi ragion d’essere. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che in ragione di ciò ha provveduto anche ad annullare le varie ordinanze applicative delle varie misure restrittive poste a carico di Nicoletta e di Fulvio, altro attivista NoTav. La disobbedienza di Nicoletta portata vanti in questi mesi sottraendosi a misure restrittive illegittime  – la sua “evasione” dichiarata, esibita –  ha sortito un risultato importante: la demistificazione e l’annullamento di provvedimenti intimidatori rivolti contro la lotta portata avanti dal  movimento NoTav in Val Susa . La Procura di Torino si faccia un esame di coscienza sulla linea di condotta repressiva portata avanti in tutti questi anni nei confronti del  movimento Notav.  Da oggi Nicoletta è a tutti gli effetti libera.

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4 dicembre 2016 l’Italia vota NO Il popolo italiano ha salvato la Costituzione e la Democrazia

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Abbiamo voluto avviare una pagina di ricordi, di suggestioni, di emozioni della lunga campagna referendaria conclusasi con il voto del 4 dicembre 2016. Lo facciamo a partire dal messaggio di ringraziamento inviato sabato 3 dicembre a  Carlo Smuraglia:

3 dicembre 2016  Carissimo Presidente

Ti vogliamo inviare, questa sera alla vigilia del voto referendario, il nostro più cordiale ed affettuoso ringraziamento per la tua fondamentale guida nella  bellissima importante fondamentale battaglia per la democrazia, per la difesa della sovranità popolare, per la difesa della dignità umana. Lo vogliamo fare ora, in attesa  dell’esito anche se siamo fiduciosi, per dirti con affetto grazie a nome di tutte le compagne e i compagni delle ANPI siciliane con le quali abbiamo vissuto questo straordinario momento. Abbiamo imparato di più ad amare la nostra Costituzione, a ricostruirne la storia, ad approfondirne la conoscenza, ad impossessarci del suo grande valore sociale morale e civile. Ti siamo tanto grati per il coraggio che ci hai dato, per l’esempio di coerenza e di volontà che non dimenticheremo mai, per le tante nuove compagne e compagni che si sono iscritti all’ANPI.
Le compagne e i compagni dell’ANPI Palermo e della Sicilia ti abbracciano con grande affetto

ANPI – Dichiarazione del giorno dopo la vittoria

Ha vinto il popolo italiano che, così, ha salvato la Costituzione della Repubblica nata dalla Resistenza da manomissioni e stravolgimenti inutili e pericolosi.

E ciò ha fatto come espressione di quella sovranità  che i cosiddetti auproclamatisi riformatori volevano comprimere, impartendo una lezione di democrazia che, come partigiani della Costituzione, faremo in modo, assieme a tutte le forze del  progresso, possa generare una rinnovata  stagione di conquiste sociali e civili.

Il popolo italiano ha dimostrato fortemente che la Costituzione si può amare e che il suo vero cambiamento è costituito dalla sua completa attuazione.

L’ANPI continuerà a svolgere la propria funzione di coscienza critica del presente e di attiva custode  della memoria storica del Paese.

Abbiamo voluto raggruppare impressioni, commenti, messaggi per farne memoria, per non perdere uno spaccato di umanità che prepotente affiora da questi ricordi. Ringraziamo fin d’ora le compagne e i compagni che che ci inviano e che vorranno ancora inviarci  testimonianze di una battaglia che è stata vissuta in gran parte come una battaglia per la democrazia. Certo non è stato tutto semplice e lineare. Ci sono stati momenti di sconforto come per esempio quando ci siamo resi conto, (comunque senza mollare),  che non ce l’avremmo fatta a raccogliere le firme necessarie per essere tra i promotori del referendum, ma sopratutto quando incontrando amiche, compagni/e dei quali davamo per scontata la scelta per il no ci siamo trovati di fronte ad un fermo, convinto si. Questo ci ha messo in difficoltà; a volte ci ha ammutolito sopratutto di fronte a compagne/i di cui avevamo, e abbiamo, piena stima e rispetto. Ci veniva difficile renderci conto di quale era il percorso logico per arrivare a quella scelta, della quale avevamo comunque pieno rispetto. Il fatto comunque non ha mai scalfito la nostra profonda convinzione.

Di seguito alcune prime interessanti missive: intanto il comunicato dell’ANPI Palermo:

ANPI Palermo- Dichiarazione del giorno dopo la vittoria

“Ha vinto il popolo italiano che, così, ha salvato la Costituzione della Repubblica nata dalla Resistenza da manomissioni e stravolgimenti inutili e pericolosi. E ciò ha fatto come espressione di quella sovranità che i cosiddetti autoproclamatisi riformatori volevano comprimere, impartendo una lezione di democrazia che, come partigiani della Costituzione, faremo in modo, assieme a tutte le forze del progresso, possa generare una rinnovata stagione di conquiste sociali e civili. Il popolo italiano ha dimostrato fortemente che la Costituzione si può amare e che il suo vero cambiamento è costituito dalla sua completa attuazione. L’ANPI continuerà a svolgere la propria funzione di coscienza critica del presente e di attiva custode della memoria storica del Paese.”

“Carissima Giusi, come stai? Desideravo gioire con te, per il risultato del referendum ma sopratutto ringraziarTi. In questo momento in cui tutti esultano e si considerano vincitori, nessuno dice che un anno e mezzo fa,proprio la Tua Associazione, l’ANPI, aveva lanciato l’allarme su come Renzi e la sua pseudo-riforma stava tentando di privare i cittadini della loro Democrazia. GRAZIE. Grazie a Te e all’ANPI, mi avete convinto a votare NO prima ancora che iniziasse la campagna referendaria. Un abbraccio e a presto. (Era Milena Murania a scrivermi. Fa parte di Scorta Civica e ha fatto la tessera ANPI.

Mi ha scritto pure Lorenzo Baldo il giornlista di Antimafia 2000 ; “Cara Giusy, in questa giornata di liberazione ti abbraccio forte e ringrazio te e tutta l’Anpi per il grande lavoro che avete fatto! Ti giro il mio pezzo con un pensiero per Peppino Benincasa. Un abbraccio forte e a presto.”

Mi ha fermato una architetta, durante la vicenda referendaria, per dirmi ti dobbiamo ringraziare, te e l’ANPI per esserci, per l’importantissimo lavoro che fate. Analoghi messaggi negli incontri con i ragazzi delle scuole. Il ringraziarti per esserci, rivolto all’ANPI, è sempre  stato un messaggio meditato, convinto, espresso con profonda commossa convinzione.

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70° anniversario assassinio NICOLO’ AZOTI

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PALERMO, 21 DICEMBRE 2016

E’ commovente, per me, essere qui a COMMEMORARE, a ricordare con tutti voi, mio padre a settant’anni da quella notte, quando, bambina di quattro anni e mezzo, sorretto dalla mamma, lo vidi trascinarsi a fatica e abbandonarsi sul letto. Il mio letto! Straziato più che dalle ferite sanguinanti, dalla consapevolezza che stava per andare via per sempre, lasciando soli la sua Mimi’ e i suoi bambini.            Quella fu l’ultima. Da allora, mai più.

Chi ci aveva strappato papà, ci rubava la nostra forza, le nostre certezze, la spensieratezza, il diritto alla vita. Senza di lui, non avevamo futuro, ma neanche presente.

Ci furono compagni patimenti, rinunce, sacrifici e l’ assenza di lui, che ne teneva vivo il ricordo. Un ricordo dolorosissimo, coltivato e custodito nel silenzio e nella solitudine tra le pareti domestiche; un lutto mai elaborato perchè vissuto in una dimensione solo privata, per una morte clamorosamente pubblica! Della quale lo Stato avrebbe dovuto farsi carico, scoprire la verità, punire i colpevoli, curare le ferite dei familiari! Ma le indagini, frettolosamente chiuse, pure in presenza di testimonianze rese nell’immediato dai compagni più fedeli, non diedero gli esiti dovuti. In alcuni casi, neanche in presenza degli stessi autori, rei confessi! (vedi caso Accursio Miraglia, Slvatore Carnevale e…. altri).

Andava così allora, ce lo conferma la Storia! Una magistratura che assolveva, giudicando INSUFFICIENTI le prove, INATTENDIBILI i testimoni, ESTORTE la confessioni. Menzogne!!! Era il prezzo convenuto, che barattava servigi in cambio di immunità e coperture totali, in una realtà nella quale la mafia uccideva, ma non esisteva.

Una Giustizia che, se ha sottratto alla giusta condanna i colpevoli, ha inflitto una pena durissima alle famiglie, che nessun Valore vedevano attribuito all’impegno e alla vita del proprio caro. Per l’omicidio di Calogero Cangelosi, Segretario della CdL di Camporeale, ucciso nell ‘aprile del 1948, il prezzo pagato al killer fu di quattro tumoli di grano, 64 chili in tutto!

Uno Stato inadempiente, incapace, inefficiente, perchè colluso. Un ministro dell’Interno, Mario SCELBA, siciliano, che negava la matrice politico/mafiosa di quei delitti definendoli ” fisiologici”, regolamenti di conti, ” vendette private”.

Alticcio e litigioso” era Andrea            Raja.            “intrallazzista del salato e            malvisto” era            Accursio Miraglia; “profittatore del suo ruolo per interessi personali” era Placido Rizzotto….e ”

non era limpido” Salvatore Carnevale. E poi….., poi c’era quel movente che andava bene per tutti i delitti, come il tubino nero delle donne, adatto a tutte le occasioni: IL DELITTO PASSIONALE!

Calunnie e maldicenze, finalizzate alla distruzione anche morale della vittima. Sospetti e illazioni radicati nel tempo e duri a morire! La verità? Una sola: bisognava BLOCCARE, con ogni mezzo, l’avanzata delle forze di sinistra che minacciavano il sistema del latifondo. E la strage dei sindacalisti, che culmina con l’eccidio di Portella della Ginestra, ne è la dimostrazione!

Ma il sindacato faceva il suo lavoro e i sindacalisti attendevano alla corretta applicazione di            una legge, i DECRETI GULLO, che il Governo nazionale aveva emanato. Strano che lo Sato non fosse al loro fianco a sostenerli!.

In tale realtà, cosa restava alle famiglie, sole e impotenti, se non isolarsi nel silenzio destinato a diventare oblìo? Non era omertà, non era mancanza di coraggio! Era il tentativo di proteggersi e proteggere la vittima. Purtroppo è stato anche l’alleato più prezioso della mafia! Enzo, Dino, nasce da qui la vostra difficoltà a conoscere il numero esatto dei sindacalisti uccisi. Forse è troppo tardi. Dobbiamo riflettere su questo!

E mio padre, nel buio, c’è rimasto per 46 anni! Anni durissimi! In cui soli, senza strumenti, senza equipaggiamento, senza appigli, abbiamo dovuto scalare le montagne, nell’affannosa ricerca di una normalità mai raggiungibile. Un fardello gravosissimo che ci poneva davanti a responsabilità sempre più grandi di noi, che soffocava ogni richiesta, e ci spingeva al dovere oltre ogni limite.

Papà teneva moltissimo alla scuola, ce lo ricordava la mamma, ripetendoci quel saggio che lui pronunziava spesso: “I libbra sunnu labbra”. Pinuccio ed io lo abbiamo fatto nostro, impegnandoci nello studio al massimo delle nostre possibilità. Perché noi non POTEVAMO, DOVEVAMO!

Era questa la nostra maniera di sostenere la mamma, solitamente pensierosa, preoccupata, irrigidita, poco incline al sorriso e alle espansioni d’affetto, che considerava “sdolcinatezze”, inopportune. L’ho vista ammorbidirsi quando Pino ha incominciato a lavorare. Aveva solo sedici anni, mio fratello e…. diventava capofamiglia!

Era orgogliosissima mamma dei suoi figli ma, si mortificava non poco, quando anche tra i parenti, qualcuno teneva a precisare che il merito non era suo. Erano state le nostre sofferenze a farsi Valori: volontà, senso del dovere, compostezza… Sarà. lo ammetto con amarezza, ma anche con orgoglio, perché tutti e tre, forti del nostro amore, ne abbiamo fatto la nostra arma vincente.)

Quanto diversa sarebbe stata la nostra vita se ci fossero stati vicini quelli che, a vario titolo, avrebbero dovuto!

E’ stato questo vissuto a spingere i miei passi, in direzione dell’Albero Falcone, a un mese dalla strage. Quella deflagrazione che aveva disintegrato cinque corpi e devastato l’mmagine della città, come acido corrosivo, agiva sulla mia concrezione stratificata di dolore, di rabbia, di impotenza, consentendole di sciogliersi e lentamente defluire. (Era) Il momento che da sempre attendevo, ma che mai avrei immaginato dover collocare in un’altra strage!

E’ lì che la mia Memoria taciuta diventa Memoria rivendicata, ed è lì che inizia la mia corsa verso il riscatto. Da allora sono state centinaia le occasioni d’incontro con le scuole, con le associazioni, con le amministrazioni comunali, con i volontari dei campi estivi di Libera, ……..e tante le iniziative per ricordare Nicolò Azoti: Targhe, tesi di laurea, vie, la villa che ci ospita, il busto bronzeo a Baucina, il presidio “Springer Azoti” di Libera-Biella, citazioni, saggi, articoli e anche la dedica un vino pregiato il vino GRILLO) della Casa “Centopassi” prodotto dalla coop.Placido Rizzotto. E….. il mio libro “AD ALTA VOCE”. Tanti i contributi e tanti i Memoriali che, se non possono fare Giustizia, di certo servono a fare Memoria, compresa l’odierna Commemorazione.

Non c’è mia madre e non c’e mio fratello, ma mi conforta la vostra vicinanza e mi scalda il vostro affetto. Volti amici con cui ho camminato in questi anni e che, col loro sostegno, hanno reso più proficuo ed efficace il mio percorso di MEMORIA. Per questo ringrazio tutti: l’Amministrazione comunale, la CGIL, Enzo…. la funzione pubblica. Lo SPI CGIL Provinciale, Regionale e Nazionale; le compagne del coordinamento donne, l’ANPI che ha realizzato la bella iniziativa dell’annullo postale, Libera….l’ARCI, Vito e il Centro Pio La torre; Dino…. gli amici, i conoscenti … i parenti e la mia famiglia.

GRAZIE DI CUORE A TUTTI15665861_10202512039079695_8267418837550408323_n15589770_10202512026199373_2076447334531812458_n15673032_10202512037999668_9093065925201579035_n

 

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Un nuovo giallo di Pietro Moceo

Con immenso piacere pubblichiamo questa recensione che annuncia un nuovo giallo del nostro carissimo Pietro Moceo che sarà presentato venerdì 16 dicembre all’Auditorium Rai di Palermo

IL GIALLO DEL MEDICO PIERO MOCEO, GENOMA KILLER,

SARA’ PRESENTATO VENERDI 15 DICEMBRE NELL’AUDITORIUM RAI

 

Il romanzo “Genoma killer” del medico palermitano Pietro Moceo (pubblicato da Mohicani Edizioni nella seconda metà di dicembre) è un giallo ambientato nel mondo della scienza e della medicina, in un contesto di omicidi, misteri, clonazioni e sette. Il volume sarà presentato in anteprima assoluta venerdì 16 dicembre, nell’Auditorium della Rai di Palermo, in viale Strasburgo.

Al dibattito, introdotto dal direttore della sede siciliana della Rai, Salvatore Cusimano, interverranno: Santina Acuto, Dirigente biologo responsabile di terapie avanzate presso l’U.O. di Ematologia e Malattie rare degli Ospedali Unificati “Villa Sofia-Cervello”; Salvatore Amato, Presidente Ordine dei Medici di Palermo; Lino Buscemi, scrittore e Docente di Comunicazione Pubblica nell’Università di Palermo; Paolo Procaccianti, Direttore dell’Istituto e della Scuola di Specializzazione di Medicina Legale dell’Università di Palermo; Giovanni Ruffino, Professore Benemerito della Facoltà di Lettere dell’Università di Palermo.

LA TRAMA.

Con il rapimento di un ragazzo brasiliano sbarcato a Palermo con la famiglia, ha inizio questa storia, che si snoda tra il capoluogo siciliano dove poi si conclude, New York, e Cina, in un susseguirsi di omicidi di stampo mafioso e sette sataniche.

E’ un medical thriller in cui le ricerche genetiche sono il filo conduttore che da un colosso mondiale per le ricerche nel superamento dei confini della scienza biomolecolare, porta alla periferia di Palermo, in un sotterraneo di una clinica privata, un ospedale moderno a prevalente indirizzo chirurgico e una costruenda radiologia diagnostico-interventistica di eccellenza. E’ qui che lavora un giovane medico, Luca Tesco che, provenendo da un paese lontano da Palermo, alloggia nell’albergo materialmente attaccato alla parte ovest del vecchio edificio della clinica, costruito con l’intento di favorire i familiari degli ammalati. Un giorno, mentre il medico è seduto in portineria in attesa di andare a cena, si imbatte in un personaggio molto strano, di un’età tra i quaranta e i cinquanta anni, pieno di tic e dall’aria pazzoide. Se lo vede passare davanti all’improvviso proveniente dall’ala destra dell’albergo rispetto a dove lui è seduto, proprio dalla parte dove, oltre i servizi, non dovrebbe esserci altro. Questo suscita la sua curiosità che lo spinge ad indagare su questo personaggio; su quello che fa e su dove.

Ben presto scopre che si tratta di uno scienziato nativo americano, Apenimon Harris che, su richiesta di uno dei fondatori della Alma approfondisce la ricerca sulle IPS, cellule staminali pluripotenti. In realtà bazzica, con fare misterioso, in un sotterraneo della clinica privata dove dovrebbe sorgere la struttura di Medicina Nucleare.

Il medico lo spia a lungo fino a quando lo vede entrare nel sotterraneo aprendo una prima porta con la chiave e una seconda profferendo ad alta i suoi nome e cognome.

Luca Tesco, trovatosi invischiato in un complotto crudelmente geniale, giunge a una verità che mai avrebbe immaginato. Dopo vari originali sotterfugi riesce a introdursi nel sotterraneo e scopre, e per fortuna blocca, non solo un commercio di organi, ma anche attentati alla razza umana.

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IL POPOLO ITALIANO SALVA LA COSTITUZIONE E LA DEMOCRAZIA

3 dicembre 2016

Carissimo Presidente

Ti vogliamo inviare, questa sera alla vigilia del voto referendario, il nostro più cordiale ed affettuoso ringraziamento per la tua fondamentale guida nella  bellissima importante fondamentale battaglia per la democrazia, per la difesa della sovranità popolare, per la difesa della dignità umana. Lo vogliamo fare ora, in attesa  dell’esito anche se siamo fiduciosi, per dirti con affetto grazie a nome di tutte le compagne e i compagni delle ANPI siciliane con le quali abbiamo vissuto questo straordinario momento. Abbiamo imparato di più ad amare la nostra Costituzione, a ricostruirne la storia, ad approfondirne la conoscenza, ad impossessarci del suo grande valore sociale morale e civile. Ti siamo tanto grati per il coraggio che ci hai dato, per l’esempio di coerenza e di volontà che non dimenticheremo mai, per le tante nuove compagne e compagni che si sono iscritti all’ANPI.
 Le compagne e i compagni dell’ANPI Palermo e della Sicilia ti abbracciano con grande affetto.

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5 dicembre 2016

ANPI – Dichiarazione del giorno dopo la vittoria

Ha vinto il popolo italiano che, così, ha salvato la Costituzione della Repubblica nata dalla Resistenza da manomissioni e stravolgimenti inutili e pericolosi.

E ciò ha fatto come espressione di quella sovranità  che i cosiddetti auproclamatisi riformatori volevano comprimere, impartendo una lezione di democrazia che, come partigiani della Costituzione, faremo in modo, assieme a tutte le forze del  progresso, possa generare una rinnovata  stagione di conquiste sociali e civili.

Il popolo italiano ha dimostrato fortemente che la Costituzione si può amare e che il suo vero cambiamento è costituito dalla sua completa attuazione.

L’ANPI continuerà a svolgere la propria funzione di coscienza critica del presente e di attiva custode  della memoria storica del Paese.15317960_1165894160114102_5232515921894590182_n-1 numero-speciale-5-dicembre-201615326378_1165894170114101_1662128761132127171_n15337631_10154757584154346_6640566301574682517_n15318005_10209246150408163_8414560418630938386_n15107232_10211553595980662_7810707205621025951_n

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2 DICEMBRE COMUNICATO DEGLI STUDENTI DI PALERMO

Oggi, 2 dicembre, Matteo Renzi è venuto a Palermo per la terza volta in quasi due mesi per fare l’ennesimo comizio elettorale a favore del “Sì” per il referendum e, per la terza volta, c’è stata una contestazione, o quantomeno, c’è stato un tentativo di contestazione. Perché solo un tentativo? Solo un tentativo perché, a circa 200 metri dal teatro Politeama (dove il premier teneva il comizio), i manifestanti sono stati bloccati da un cordone di carabinieri in assetto antisommossa che con l’uso della forza hanno impedito l’accesso alla piazza. Gli studenti erano intenzionati ad andare a contestare il presidente del consiglio all’esterno del teatro e hanno cercato di oltrepassare il blocco dei carabinieri i quali hanno risposto caricando il corteo composto interamente da ragazzi disarmati e a volto scoperto, con manganellate e calci. Durante la carica i carabinieri hanno arrestato un nostro compagno di scuola e militante del Collettivo Cannizzaro con metodi discutibili (dato che riporta varie escoriazioni e contusioni). Tutto questo è avvenuto perché le forze dell’Arma (e chi le comanda) vogliono tenere lontano dalle televisioni e dalla vista del premier il dissenso popolare verso questa riforma e verso questo governo poiché, ora più che mai, si intende lottare per cambiare le cose in meglio e non in peggio.
Inviato da Samsung Mobile
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Diretta steaming per il NO

Lia Blanda

Stamattina si è svolta la Staffetta ANPI in diretta telefonica streaming ed è partita da Palermo insieme agli amici e compagni dell’ANPI con Armando Sorrentino, Angelo Ficarra, Salvo Li Castri , Giusy Vacca , 15181621_1157377934299058_2641395428447782510_nGiorgio Mannino e il giornalista del Fatto Quotidiano Giuseppe Lo Bianco! A seguire l’intervista al nostro carissimo Nicola Cipolla che ha reso attraverso un breve messaggio-video le sue ragioni del NO! Se Camilleri andrà a votare NO anche a occhi chiusi ,il nostro caro Nicola Cipolla anche senza un braccio !

Con la carisima Katia Boschieri Presidente dell’ANPI di Montebelluna, ci impegnamo nella campagna contro la violenza sulle donne.15107232_10211553595980662_7810707205621025951_n

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CERDA COMITATO DEL NO

STUPENDA APPASSIONATA SERATA RESISTENTE PER IL NO A CERDA FRA IMPORTANTI RECUPERI DI MEMORIA DELLA LOTTA PER LA LIBERTA’ RICORDANDO CON LA FIGLIA NINETTA E LE ALTRE SORELLE IL PARTIGIANO VITTORIO GERACI COMANDANTE ‘PALERMO’.15171013_10209195332055221_8911865845610712864_n15095044_10209195334895292_4183313487060003333_n15203242_10209195333015245_8160868885562811408_n15095466_10209195341455456_6914166651669079844_n 15109467_10209195335615310_8316924270812615782_n

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PETRALIA SOTTANA: UNA SERATA PER IL NO

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Petralia Sottana: Le ragioni del NO

15109527_732560760224327_3095343385782843871_nIntroduzione dell’Avvocato
ARMANDO SORRENTINO ANPI Palermo

Ospiti della Manifestazione

ANGELO CAPODICASA
BRUNO MARZIANO
MARIELLA MAGGIO
PINO APPRENDI
ANGELO FICARRA ANPI Palermo
LUCA CANGEMI

Sosterranno le ragioni del NO quanti vorranno intervenire

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