24 marzo 1944 la belva nazifascista alle fosse ardeatine: i caduti siciliani

24 MARZO: 70° Anniversario della strage nazifascista alle Fosse Ardeatine ( Roma), 335 civili e militari italiani uccisi: quattordici i siciliani.

I siciliani uccisi alle Fosse Ardeatine  (Renato Guttuso)

 

1.     AGNINI FERDINANDO – fu Gaetano e di Longo Giuseppa – nato a Catania il 24/8/1924 – studente in medicina – arrestato il 24/2/1944 appartenente al Partito Comunista Italiano.

2.     ARTALE VITO – fu Antonino e Amedei M. Anna – nato a Palermo I’1/3/1882- Ten. Gen. Artiglieria – arrestato il 9/12/1943.

3.     AVOLIO CARLO – fu Federico e Maltese Francesca – nato a Siracusa il 14/9/1895 – impiegato (S.A.I.B.) – arrestato il 28/1/1944 – appartenente al Partito D’Azione.

4.     BUTERA GAETANO – di Giuseppe e D’Amico Maria – nato a Riesi l’11/9/1924
– pittore – arrestato il 15/2/1944 – appartenente al Fronte Militare Clandestino.

5.     BUTTICE LEONARDO– di Pietro e Sciarrocca Giuseppe – nato a Siculiana (Agrigento) il 2/2/1921 – meccanico – arrestato il 15/2/1944 – appartenente alla Brigata Matteotti.

6.     GIORDANO CALCEDONIO – di Gaspare e di Di Pisa Maria – nato a Palermo l’11/7/1916-corazziere-arrestato il 14/2/1944- appartenente al Fronte Militare Banda Caruso.

7.     LUNGARO PIETRO ERMELINDO – fu Alberto e di Caltagirone Vita – nato a Trapani l’1/6/1910 – Sottufficiale P.S. – arrestato il 7/2/1944 – appartenente al Partito D’Azione.

8.     PITRELLI ROSARIO – fu Giuseppe e di Buffalini Giovanna – nato a Caltagirone il 17/11/1917 – meccanico – arrestato il 28/1/1944 – appartenente al Partito Comunista Italiano.

9.     RAMPOLLA GIOVANNI – di Michelangelo e Lembo Antonia – nato a Patti (Messina) il 16/6/1894 – Ten. Colonnello – arrestato il 22 o 28/1/1944 – appartenente al Fronte Militare.

10.  RINDONE NUNZIO – di Antonio e Buscemi Carmela – nato Leonforte il 29/1/1913 – pastore – arrestato tra la fine del dicembre 1943 e l’inizio del gennaio 1944 – appartenente alla formazione “Isolato”.

11.  ZICCONI RAFFAELE – fu Lorenzo e Olla Anna – nato a Sommatino (Caltanissetta) il 13/8/1911 – impiegato – arrestato il 7/2/1944 – appartenente al Partito D’Azione.

12.  IALUNA SEBASTIANO – di Agrippino e Salerno Ignazia – nato a Mineo il 10/10/1920 – agricoltore – arrestato il 7/3/1944.

13.  MORGANO SANTO – fu Antonio – nato a Militello il 30/8/1920 – elettromeccanico.

14.  D’AMICO COSIMO – fu Luciano e di Vasetti Maria – nato a Catania il 4/6/1907- amministratore teatrale – arrestato il 23/3/1944.

 

( tratto dal sito http://marioavagliano.blogspot.it)

Domenico Stimolo

Pubblicato in Anpi notizie, ANTIFASCISMO, memoria, Movimento Fasci Lavoratori Siciliani, Resistenza | Contrassegnato , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su 24 marzo 1944 la belva nazifascista alle fosse ardeatine: i caduti siciliani

ANPInews

Pubblicato in Anpi notizie, ANTIFASCISMO, memoria, Movimento Fasci Lavoratori Siciliani, Resistenza | Contrassegnato | Commenti disabilitati su ANPInews

NICOLA CIPOLLA: il diario di un socialcomunista siciliano

Pubblicato in Anpi notizie, ANTIFASCISMO, EVENTI, Lotte contadine, memoria, Movimento Fasci Lavoratori Siciliani, Resistenza | Contrassegnato , , , , , , , | Commenti disabilitati su NICOLA CIPOLLA: il diario di un socialcomunista siciliano

Giovanni Ortoleva: 69° anniversario della strage di Salussola

Pubblicato in Anpi notizie, ANTIFASCISMO, memoria, Movimento Fasci Lavoratori Siciliani, Resistenza | Contrassegnato , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Giovanni Ortoleva: 69° anniversario della strage di Salussola

Magris: uno Stato che tratta con la mafia “ha già perduto la guerra, una guerra fondamentale per la sua esistenza”

da “PERSICILIA”   questa recensione di Luigi Ficarra sul libro di Fiandaca e Lupo pubblicato da Laterza.

Il libro di Fiandaca e Lupo pubblicato da Laterza, “La mafia non ha vinto – Il labirinto della trattativa”, è interessante anche per chi, come me e penso molti altri, non condivida la tesi che vi è sostenuta, della legittimità della trattativa Stato – Mafia. Dai due autori giustificata con ricorso alla categoria giuridica dello “stato di necessità”.
Entrambi, il giurista ed il cattedratico, sanno e riconoscono – come fanno altri, ad esempio Bianconi sul Corriere del 17 febbraio – che “interessi tutt’altro che nobili e aspetti di forte ambiguità hanno contribuito a rendere poco chiaro  e poco trasparente lo scenario di allora”. Ma, dicono, “ciò non è sufficiente per escludere la possibile liceità  di concessioni a Cosa Nostra”, dove quel ‘possibile’ sta a significare un forte dubbio presente pure in loro. I quali, però, attaccano ugualmente, senza mezzi termini e senza riserva del dubbio, il processo in corso a Palermo, che definiscono tout court “sbagliato sul piano giuridico”, prima che esso si concluda. Errore di precipitazione che degli studiosi seri dovrebbero sempre evitare di commettere.
Anche perché c’è, a mio avviso, un errore nell’assunto del Fiandaca, supportato in ciò dal prof. Lupo.
Infatti, il giurista Fiandaca dopo aver accusato i magistrati di Palermo di una visione complottistica che instilla nell’opinione pubblica l’idea che fu commesso qualcosa di losco, si sofferma sul reato inserito nel capo d’imputazione di “violenza o minaccia a un corpo politico”. E vi si sofferma per definire tale accusa un mero ‘espediente giuridico’, teso a ‘colorare indirettamente di criminosità la stessa trattativa’. E qui sbaglia, perché l’accusa, come Egli ben sa, deve essere provata nel processo, e non può essere definita a priori un mero ‘espediente giuridico’. Cosa, questa, che può ben fare e fa Dell’Utri al fine di delegittimare la magistratura inquirente. Tra l’altro, osservo che trattasi di un capo d’accusa, che, leggendo gli atti ad oggi conosciuti, sembra sia molto fondato.
Il Fiandaca, così operando, si è comportato non da giurista terzo, come si pone nel succitato libro, ma da difensore di parte, soprattutto politico, difensore che ha interesse a instillare nell’opinione pubblica l’idea di una magistratura prevenuta e complottista.
Oltretutto, Fiandaca e Lupo dimostrano di non sapere, come ricorda loro Claudio Magris sul Corriere del 20 febbraio, che uno Stato che tratta con la Mafia “ha già perduto la guerra, una guerra fondamentale per la sua esistenza , e quindi non ha logicamente vinto, come essi, senza tema di vergogna, osano al contrario affermare.
Pubblicato in Anpi notizie, ANTIFASCISMO, memoria, Movimento Fasci Lavoratori Siciliani, Resistenza | Contrassegnato , , , , , | Commenti disabilitati su Magris: uno Stato che tratta con la mafia “ha già perduto la guerra, una guerra fondamentale per la sua esistenza”

Operazione Husky: 1943 in Sicilia

Da “Valguarnera.com” un interessante art. di Enzo Barnabà sul 1943 in Sicilia

lunedì 3 marzo 2014

Il Valguarnerese Girolamo Valenti collaborò con i servizi segreti americani per l’operazione Husky in Sicilia

Girolamo Valenti, a sinistra, con un funzionario dei servizi sergreti americani

clip_image002L’operazione Husky consistette nel preparare e realizzare lo sbarco in Sicilia che fu effettuato nel luglio del 1943, assestando un colpo decisivo alle forze nazifasciste e favorendo la destituzione di Benito Mussolini. In occasione del 70° anniversario, com’è noto, si è svolta a Valguarnera un’opportuna e bella commemorazione:http://valguarneracom.blogspot.it/2013/07/operation-husky-2013-onorate-tutte-le.html .

Grazie all’omonimo volume pubblicato nel 2013 dall’editore Castelvecchi e dovuto alle penne di Casarrubea e Cereghino che hanno potuto accedere agli archivi dei servizi segreti americani ed inglesi, conosciamo finalmente non pochi dettagli che erano stati per decenni oggetto di ipotesi più o meno attendibili.

In questa sede vogliamo limitarci a riferire quanto abbiamo appreso sul nostro compaesano Girolamo Valenti. La biografia dedicatagli da R J Vecoli su “Il movimento operaio italiano. Dizionario biografico” degli Editori Riuniti che Valguarnera.com ha voluto ripubblicare (http://valguarneradaleggere.blogspot.it/2012/09/girolamo-valenti.html#more) parla della collaborazione del valguarnerese (che era emigrato negli USA nel 1911) con l’ Office of Strategic Services (Oss). Grazie ai documenti ritrovati dai due storici summenzionati al National Archives and Records Administration, College Park, Maryland oggi ne sappiamo di più.

Un giovane americano di origine siciliana, Biagio Massimo Corvo, viene incaricato dai servizi segreti USA di preparare un progetto in previsione della “penetrazione della Sicilia per mano di una forza composta da elementi italoamericani” con l’obiettivo di spianare la strada all’invasione dell’isola da parte degli eserciti alleati. Corvo contatta l’avvocato Vincent J Scamporino e si mette al lavoro. Una delle prime persone che i due incontrano, il 22 settembre 1942, è proprio Girolamo Valenti, noto giornalista ed importante esponente dell’antifascismo italoamericano. L’incontro avviene a New York, a casa del dott. Matthew Siragusa, che condivide le idee del valguarnerese. Ecco alcuni stralci del libro che riprende il verbale della riunione, che Corvo e Scamporino consegneranno ai servizi segreti.

«Sembra molto probabile che si stabilisca a breve una relazione con il movimento degli esiliati italiani, che è diretto da un gruppo di siciliani di New York. Le loro direttive sono regolarmente inviate agli esponenti socialisti nella Svizzera italiana. Siragusa ci ha assicurato l’appoggio incondizionato delle organizzazioni socialiste italiane in America, Svizzera e Italia. Si è personalmente impegnato a entrare in contatto con uno dei gruppi presenti nella Confederazione elvetica, per convincerlo a intensificare le attività clandestine in Sicilia e a collegarle con quelle dell’Oss. Per le azioni successive, Siragusa attende il nostro beneplacito. Il gruppo socialista italiano di New York ha preso l’impegno di fornirci venti studenti, da utilizzare a nostra discrezione. I socialisti italiani hanno inoltre promesso di mettere a nostra disposizione i contatti con gli antifascisti nella Sicilia occidentale. Il gruppo tornerà a riunirsi domani (23 settembre), sempre a casa di Siragusa. All’incontro parteciperanno Siragusa, Valenti, Sala e il professore Nicotri. Discuteranno come rendersi utili all’Oss”.

Corvo e Scamporino tornano a riunirsi con gli esiliati socialisti il 2 ottobre. C’è anche il professore Gaspare Nicotri. Le cose procedono per il verso giusto: “Il Comitato è entusiasta e ci fornirà gli agenti per le note operazioni. Si è quindi deciso di inviare loro i formulari dell’Oss per gli agenti candidati, il prima possibile. Il Comitato ha inoltre stabilito di trasmetterci i suoi contatti in ogni città e paese della Sicilia”.

Il primo dicembre 1942 i due agenti inviano un rapporto segreto. Sono reduci da una serie di importanti riunioni a Boston e a Lawrence, nel Massachusetts. «L’obiettivo primario del nostro viaggio a Boston», scrivono, «consisteva nell’arruolare uomini e stabilire contatti». Raccolgono preziose informazioni e a Boston incontrano Joseph Salerno, un personaggio chiave nella rete dei contatti in vista dello sbarco, capo del sindacato unitario Congress of Industrial Organizations (Cio), nonché collaboratore del leader sindacale italoamericano Luigi Antonini. […]”

Assieme a Girolamo Valenti, Corvo visita poi Chicago, Detroit e molte altre città statunitensi con l’obiettivo di continuare gli arruolamenti. La missione dei due va avanti fino all’aprile del 1943. Contattano anche l’antifascista siciliano Vincenzo Vacirca (collabora ai piani dell’Oss per la guerra psicologica nei mesi che precedono lo sbarco), Giuseppe Lupis (giornalista del mensile «Il Mondo››), il sindacalista Augusto Bellanca, Gaetano Salvemini e decine di altre personalità italiane negli Usa. Tra gli arruolati troviamo Joseph Bonfiglio, Alexander Cagiati, Emilio Q. Daddario, Dick Mazzarini, John Ricca, James Montante, Victor Anfuso, Frank Tarallo, Joe Caputa, Egidio Clemente, Umberto Galleani, Joseph Russo, Sebastian Passanisi, Sam Fraulino, Louis Fiorilla, Sal Principato, Guido Pantaleoni. Vengono addestrati dall’Oss a Washington.

Non è da escludere che il ruolo di Valenti nella preparazione della spedizione non si fermi lì (con i familiari ha sempre tenuto il più assoluto riserbo). Il suo impegno durante la guerra, tuttavia, si somma ai mille altri suoi meriti (vedi anche la biografia che Chiara Mazzucchelli gli ha dedicato nel volume “Valguarnera da leggere” e l’articolo dovuto alla penna del sottoscritto:http://www.valguarnera.com/parliamo_di/girolamo_valenti.htm). Per queste ragioni ci sembra opportuno che il suo paese natale lo ricordi dedicandogli una strada come richiesto dalla seguente petizione:http://www.change.org/petitions/cittadini-di-valguarnera-petizione-al-sindaco-di-valguarnera-per-intitolare-una-strada-del-paese-a-girolamo-valenti#share

Enzo Barnabà

Pubblicato in Anpi notizie, ANTIFASCISMO, EVENTI, memoria, Resistenza | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su Operazione Husky: 1943 in Sicilia

LETTERA APERTA di ANPI SICILIA AL PRESIDENTE ROSARIO CROCETTA

A.N.P.I.

ASSOCIAZIONE  NAZIONALE  PARTIGIANI  D’ITALIA

_______________COORDINAMENTO REGIONALE SICILIA_________________

 

LETTERA APERTA di ANPI SICILIA AL PRESIDENTE ROSARIO CROCETTA

 

Presidente Crocetta perché rifiuta la valorizzazione della Memoria?

 

Caro Presidente,

sono ormai trascorsi parecchi mesi dalle nostre due comunicazioni, inviate alla sua diretta attenzione in data 6 giugno e 28 novembre dello scorso anno.

Il riscontro “pervenuto”  è  costituito solo….. dal silenzio e, quindi, dal conseguente percettibile e sordo diniego alla nostra richiesta di incontro finalizzata ad individuare un “comune impegno sul terreno della Memoria, della Legalità e dell’ Antifascismo”.

 

Restiamo stupiti ed amareggiati, incapaci di fatto ad interpretare questo Suo atteggiamento nei riguardi di un’Associazione che per la sua storia, l’articolata ricchezza ideale costituente e l’ampia consolidata strutturazione a livello nazionale e regionale, costituisce la tempra aggregativa più energica e vitale del complessivo patrimonio valoriale, civile e democratico, teso a potenziare e difendere le fondamenta democratiche  della nostra Repubblica.

 

L’indifferenza dimostrata alle questioni poste, nell’ambito del ruolo istituzionale da Lei ricoperto, risulta ancor più stupefacente conoscendo il Suo percorso sociale  e politico.

Eppure, la Sicilia nel corso della nostra storia  è stata epicentro di eventi di primo piano che, con il supporto di grandi partecipazioni popolari, hanno contribuito in modo determinante a modificare in maniera propositiva il percorso umano, civico, sociale e democratico dell’isola e del nostro Paese.

La coltura e la valorizzazione quotidiana della Memoria sono radici assolutamente e strutturalmente prioritarie nella gestione del pubblico Bene comune,  faro imprescindibile per realizzare condizioni migliori per l’oggi e il domani, per l’etica e la materialità della vita dei cittadini, in vivibilità e qualità.

La Memoria civile e sociale è insegnamento ed educazione fondamentale, patrimonio inderogabile, per tutti, specie per le nuove generazioni.

 

Anche in Sicilia ben conosciamo, quali potenti forze più o meno oscure sono presenti ancora nelle pieghe della Società, rivolte costantemente a minare i valori della legalità, delle conquiste e delle coesione sociali, del riscatto democratico e partecipativo dei cittadini.

 

Dallo corso anno,  due anniversari particolarmente rilevanti stiamo celebrando anche in Sicilia che hanno caratterizzato il nostro vissuto:

 

  • Il 70° dello sbarco in Sicilia,  l’inizio dell’ assalto liberatorio alla “fortezza” Europa nazi-fascista da parte degli Alleati.  La caduta del Regime il 25 luglio e l’armistizio dell’ 8 settembre firmato in terra siciliana a Cassibile. Quindi, il 70° anniversario dell’inizio della Resistenza armata da parte del popolo italiano per la riconquista della libertà e della democrazia violentemente soppresse per oltre un ventennio dalla dittatura fascista.
  • Il 120° dei Fasci Siciliani. Quel grande movimento di  uomini e donne autorganizzato che in breve tempo si consolidò in tutte le provincie della Sicilia. A partire dagli ultimi, più emarginati e sfruttati, da sempre “schiavi”, cercando il riscatto sociale sempre negato, al grido di “ terra, pane, lavoro libertà e legalità”, finendo violentemente schiacciati da un potente e sanguinario potere repressivo, con  l’imposizione di scioglimento del Movimento del 3 gennaio 1894, la decretazione dello stato di guerra ed una lunghissima scia di morti, di arresti e processi di massa, ad opera del siciliano Francesco Crispi, ancora oggi tanto ricordato in Sicilia con strade, piazze e monumenti a lui dedicate.
  •  I germi di questo grande movimento, solo secondo per importanza in Europa dopo la Comune di Parigi,  rimasero a germogliare. Dopo la furia fascista ripresero la lotta contro il feudalesimo terriero ancora imperante, con le imponenti lotte contadine del dopo guerra.

Ebbene, la Regione Sicilia ha eluso questi fondamentali appuntamenti. Non ha svolto nessun specifico ruolo propositivo nell’incentivare la giusta Memoria dei cittadini siciliani.

Lei, Presidente, è stati assente!

Continua a leggere

Pubblicato in Anpi notizie, ANTIFASCISMO, memoria, Movimento Fasci Lavoratori Siciliani, Resistenza | Contrassegnato , , , , | Commenti disabilitati su LETTERA APERTA di ANPI SICILIA AL PRESIDENTE ROSARIO CROCETTA

Deprechiamo indebite pressioni sulla magistratura

Il segretario dell’ANPI Palermo e il coordinatore regionale delle ANPI siciliane,  rispettivamente Angelo Ficarra e Ottavio Terranova, condividono pienamente e fanno propria l’indignazione espressa dallo storico Giuseppe Carlo Marino sull’inquietante iniziativa editoriale annunciata vistosamente dal “Corriere della sera” del 17 febbraio ultimo scorso. Si tratta del libro di G. Fiandaca e S. Lupo sulla trattativa Stato-mafia, che, secondo quanto riferisce la stampa, delegittimerebbe il lavoro dei magistrati della Procura di Palermo che proprio per questo processo sono oggetto delle minacce di morte della mafia. Soprattutto colpisce la tempistica dell’iniziativa che indubbiamente esercita una non indifferente ma indebita pressione sulla magistratura inquirente mentre è ancora in corso il procedimento giudiziario. Tra l’altro ricordano altre iniziative dello stesso tenore assunte in passato in occasione del processo per la trattativa Stato-mafia che riguardava l’allora  presidente del consiglio Giulio Andreotti del quale una definitiva sentenza della Cassazione accertò rapporti con cosa nostra fino all’anno 1980, pur dichiarandoli non perseguibili per avvenuta prescrizione. 

Pubblicato in Anpi notizie, ANTIFASCISMO, Lotte contadine, memoria, Movimento Fasci Lavoratori Siciliani, Resistenza | Contrassegnato , , , , , , | Commenti disabilitati su Deprechiamo indebite pressioni sulla magistratura

Corte di Cassazione e strage di Piazza della Loggia

 La Corte di Cassazione ha annullato, in parte, la più recente sentenza della Corte d’appello di Brescia, nel procedimento che si occupa, ancora una volta, della strage di Piazza della Loggia, avvenuta – come è noto – alla fine di maggio del 1974. Sono trascorsi quarant’anni e che cosa abbiamo in mano?

 

L’assoluzione di Delfo Zorzi, per anni considerato il sospettato – indiziato numero 1 è ormai definitiva; ma c’è la prospettiva di un nuovo giudizio, in Assise d’Appello, nei confronti di Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonti. Certamente, quest’ultima parte è positiva, perché lascia aperta una strada ed una prospettiva. Ma se si pensa ai dodici processi, ai quarant’anni trascorsi da allora, agli otto morti ed ai cento feriti, si ha la sensazione orribile di una giustizia che non riesce a farsi strada, a darci almeno una verità giudiziaria su un fatto così tremendo(…)

Pubblicato in Anpi notizie, ANTIFASCISMO, memoria, Resistenza | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su Corte di Cassazione e strage di Piazza della Loggia

LETTERA APERTA ALLA SCORTA CIVICA

 

Sentito, partecipato incontro fra una delegazione dei dipendenti della Procura della Repubblica di Palermo capeggiata dalle  signore Gisella Taormina e Maria Antonietta Zagra e i rappresentanti delle associazioni ANPI dei Partigiani italiani, dei Professionisti liberi, del Forum acqua e beni comuni, Cittadinanza per la Magistratura e vari cittadini anche di varie città di Italia (oggi era presente una cittadina di Bergamo) che questa mattina 21 febbraio erano di turno  come “Scorta Civica” a manifestare la solidarietà ai magistrati della Procura di Palermo e particolarmente al dott. Di Matteo pesantememnte minacciati dalla mafia. Un caloroso solidale abbraccio e applauso ha accolto la lettura della lettera dei dipendenti della Procura che qui di seguito riproduciamo.

LETTERA APERTA ALLA SCORTA CIVICA

“Siamo dipendenti della Procura della Repubblica di Palermo e vogliamo far sentire la nostra voce sulle manifestazioni che in questi ultimi mesi si sono tenute nel piazzale..

Abbiamo visto grande partecipazione e udito la voce di tanti cittadini, giovani, ed anziani, i quali, benché assillati da problemi personali e familiari, hanno voluto dare la loro presenza ed esprimere fortemente la loro affettuosa solidarietà ai magistrati in atto impegnati nei processi, di cui la stampa e la televisione hanno dato molto risalto.

Gruppi di cittadini, associazioni, istituzioni, si sono voluti costituire in scorta civica, ed hanno dato prova di una effettiva vicinanza a quei magistrati della Procura di Palermo e particolarmente al dott. Di Matteo, che oggi vengono minacciati dalla mafia e la cui vita è a rischio.

L’iniziativa presa ha un alto valore morale e sociale perché esalta la funzione giudiziaria che è posta dalla Costituzione a presidio della legalità e della giustizia.

Noi pubblici dipendenti, dobbiamo attenerci alle norme del rapporto di lavoro, per cui non possiamo, nelle ore di lavoro, allontanarci dall’ufficio cui siamo assegnati, né tantomeno abbandonarlo.

Non possiamo non dire a chiara voce che in questi momenti avremmo voluto scendere dai piani alti e con la scorta civica vivere insieme queste meravigliose giornate, ma non è stato possibile.

Nonostante ciò, ci sentiamo con il cuore e con la mente vicini a Voi cittadini, e condividiamo pienamente lo spirito e le finalità della iniziativa.

Palermo lì 09-02-2014                                                      I DIPENDENTI DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI PALERMO

SEGUONO LE FIRME

Pubblicato in ANTIFASCISMO, Lotte contadine, memoria, Movimento Fasci Lavoratori Siciliani, Resistenza | Contrassegnato , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su LETTERA APERTA ALLA SCORTA CIVICA