“viva preoccupazione per la riduzione degli spazi di democrazia e dell’effettività dei diritti”.

10 luglio 2015

Il Comitato nazionale dell’ANPI esprime “viva preoccupazione per la riduzione degli spazi di democrazia e dell’effettività dei diritti”.

Questo il testo del documento diffuso oggi.

Il Comitato nazionale, nella riunione del 30 giugno 2015, ha preso in esame la situazione delle “riforme“ in Italia, decidendo di esprimere – al termine del dibattito – viva preoccupazione per l’andamento delle cose e per il rischio che gli spazi di democrazia, anziché ampliarsi, finiscano per ridursi, così come di alcuni diritti possa essere ridotta l’effettività; e ciò in un Paese che attraversa ancora una difficile situazione di crisi, non solo economica, ma anche politica e morale.

Sulla legge elettorale, il giudizio dell’ANPI è sempre stato severo e tale resta anche dopo la definitiva approvazione (con la fiducia). La legge, così come è stata approvata, anche a prescindere dalla anomalia dell’entrata in vigore differita al luglio 2016, non appare conforme né al dettato costituzionale né agli interessi di un Paese democratico.

Resta ancora un premio di maggioranza eccessivo e resta la possibilità che, dopo un ballottaggio, esso venga attribuito ad un partito che ha riscosso complessivamente troppo pochi voti per meritare un premio. Resta il problema dei “nominati” anziché eletti, con la possibilità per costoro, di candidarsi in più circoscrizioni. Resta la discussione se sia davvero preferibile assegnare il premio ad una lista anziché ad una coalizione; resta, il fatto che una effettiva, reale e piena rappresentanza non risulta in alcun modo garantita, così come non è garantito un vero esercizio della sovranità popolare.

Questa legge non è utile al Paese e non corrisponde all’interesse dei cittadini. È possibile che sia chiamata ad esprimersi la Corte Costituzionale; oppure che siano gli stessi cittadini a manifestare, nelle forme più opportune, il loro dissenso.

L’ANPI continua a ritenere che questa legge rappresenti un vulnus al sistema democratico, sicuramente da eliminare con sostanziali cambiamenti.

La riforma del Senato.

L’ANPI continua a ritenere che si tratti della sostanziale abolizione di uno dei rami del Parlamento, con cui si elimina un contropotere, essenziale per l’equilibrio previsto dal legislatore costituente. Vi erano modi assai più semplici e meno invasivi per correggere alcuni effetti del cosiddetto bicameralismo perfetto. Si è invece battuta un’altra strada, grave e pericolosa.

Non è solo questione di elezione diretta, pur fondamentale; è anche questione di contenuti, cioè di poteri. Così come sono stati configurati, essi sono troppi per un organismo sostanzialmente delegittimato e contemporaneamente troppo pochi rispetto a quello che occorrerebbe, per ottenere quell’essenziale equilibrio di poteri che è alla base della volontà espressa dalla Costituzione. Oltretutto, se davvero si vuol ridurre il numero dei parlamentari (ma per ragioni di funzionalità e non per venire incontro alla pressione dell’antipolitica) lo si faccia per entrambe le Camere. Tanto più che un Senato di 100 componenti non potrebbe avere un peso determinante anche nell’ipotesi di lavori congiunti con la Camera, così come questa resterebbe strutturata.

L’ANPI confida che si possa ancora correggere quella anomalia giuridico-istituzionale che si va costruendo; ed auspica che il Senato faccia fino in fondo il suo dovere di difesa dei princìpi e dei valori costituzionali.

La riforma della scuola.

Non è concepibile una riforma della scuola effettuata a tamburo battente, con una fretta ingiustificata e contro gran parte del mondo della scuola. L’ANPI ribadisce: che la scuola da rafforzare in primis è quella pubblica, senza escamotage per aggirare i divieti costituzionali; che la scuola non può essere elitaria e differenziata in base a criteri diversi dal merito e dalla qualità; che la scuola ha bisogno di collaborazione e di partecipazione di tutti (studenti, insegnanti, famiglie) e non di centri autoritari, dotati di poteri discrezionali; che la scuola deve rispondere principalmente al suo ruolo ed alla sua missione vera, che è quella di creare, “cittadini” consapevoli ed attivi; che la scuola ha bisogno di valorizzazione delle professionalità, di organici completati e di personale inserito validamente e razionalmente nel quadro generale dell’insegnamento. Una scuola adeguata ai tempi, non può limitare l’insegnamento della storia a poche nozioni, ristrette nel tempo; ma deve aiutare a conoscere il passato, anche il più recente, per capire meglio il presente ed affrontare consapevolmente il futuro; deve, soprattutto, recare un contributo decisivo per indirizzare i giovani verso una cittadinanza attiva.

Solo da una grande ed approfondita discussione pubblica (che del resto era stata promessa, senza poi esito) e da una riflessione collettiva e partecipata, potrebbe nascere una riforma in grado di risolvere gli annosi problemi che tutt’ora affliggono la scuola e la rendono non idonea ad affrontare le grandi sfide del mondo contemporaneo. Allo stato, mancano tutti i presupposti perché si possa parlare di una vera riforma della scuola.

Alla tematica del lavoro – sul quale peraltro l’ANPI si è più volte espressa – sarà dedicata una riflessione specifica, in relazione alla sua particolare rilevanza (art. 1 della Costituzione) e complessità.

In ogni caso, una stagione di riforme è possibile e necessaria. Ma essa può essere realizzata solo con la più ampia partecipazione dei cittadini, con effettivi confronti con le organizzazioni sindacali e con le rappresentanze di categoria, nell’ambito di una rigorosa volontà di dare finalmente attuazione alla Costituzione repubblicana, soprattutto nella parte inerente ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici e dei cittadini e delle cittadine nel loro complesso.

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L’ANPI Palermo incontra Di Matteo:

ANPI Palermo Comandante Barbato

Carissimi il 27 luglio si è svolto un breve, significativo incontro, presso il palazzo di Giustizia, con il magistrato Antonino Di Matteo nel corso del quale il Presidente dell’ANPI Palermo Ottavio Terranova, ha consegnato la tessera ad Honorem dell’ANPI che reca la seguente motivazione:

<Ad Honorem nella ricorrenza delle lotte dell’8 luglio 1960 in difesa della Costituzione, per essersi instancabilmente impegnato per gli alti ideali di Giustizia e Libertà, per fare piena luce sulle stragi che hanno insanguinato la nostra storia repubblicana>

Il Dott. Di Matteo si è detto felice ed onorato di ricevere la tessera ad honorem e la relativa pergamena  della Associazione dei Partigiani italiani, con profonde e commosse parole di ringraziamento ed ha rivolto, con una particolare attenzione verso i giovani, preoccupazione per quanto avviene nel nostro Paese e un accorato appello per la difesa del nostro bene supremo, la Carta Costituzionale nata dalla Resistenza.

  Angelo Ficarra

Segretario Anpi Palermo

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In Viaggio con Rita Atria…25 e 26 luglio 2015

In viaggio con Rita Atria per non dimendicare,  per recuperare ad una conoscenza di massa i valori ideali e morali necessari per alzare il livello della lotta per una definitiva eliminazione della mafia. Scrive Di Matteo: “Negli ultimi vent’anni…….si è preferito ignorare il problema della evidenza di un sistema criminale integrato, in cui mafia e corruzione sono due facce della stessa medaglia, due segmenti dello stesso percorso. La reazione politico-istituzionale non è stata adeguata alla gravità e alla diffusione del fenomeno.

Alle esternazioni di indignazione…….non conseguono gesti concreti tali da reprimere e prevenire un fenomeno che sta diventando endemico e che mortifica il prestigio e la dignità stessa dell’intero Paese.

Nel sistema giudiziario continua ad esistere una sorta di doppio binario: da una parte, pene adeguate e strumenti investigativi incisivi per contrastare comportamenti di “ordinaria” criminalità mafiosa; dall’altra, una situazione di sostanziale impunità per le condotte tipiche della criminalità dai colletti bianchi, che consentono alle mafie di penetrare le pubbliche istituzioni. Da “Collusi” di Antonino Di Matteo e Salvo Palazzolo; BUR 2015

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I giovani inaugurano la nuova sezione ANPI RIESI con la presentazione “DAI FASCI SICILIANI ALLA RESISTENZA”

I giovani di Riesi con l’ANPI, con la città di Riesi rappresentata dal Sindaco, con varie associazioni, con la Cgil si avviano con l’ANPI Riesi guidata da Giuseppe Calascibetta, sull’importante percorso del recupero della memoria delle lotte per la libertà e per la difesa della dignità umana e con essa recuperano l’orgoglio della propria idendità di uomini e donne  libere cittadine e cittadini del mondo..

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ANPI NEWS: SMURAGLIA sui rapporti tra generazioni

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Trinità si gemella con Petralia Sottana in ricordo del partigiano Calogero Bracco

PARTIGIANO CALOGERO BRACCO

 

UNA VITA PER LA LIBERTA’. Il Comune di Petralia Sottana (Pa) partecipa al gemellaggio con il Comune di Trinità(Cn)
Il dolore straziante che mise in ginocchio Trinità in una soleggiata domenica del 23 luglio 1944, quest’anno si unisce al dolore per la morte del giovane partigiano di Petralia Sottana Calogero Bracco, trucidato dai Repubblichini il 9 aprile del 1945.

Lucia Macaluso

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RIESI presenta “Dai Fasci Siciliani alla Resistenza”

  1. Ricordati di ricordare
  2. coloro che caddero
  3. lottando per costruire
  4. un’altra storia
  5. e un’altra terra
  6. ricordali uno per uno
  7. perchè il silenzio
  8. non chiuda per sempre
  9. la bocca dei morti
  10. e dove non è arrivata
  11. la giustizia
  12. arrivi la memoria
  13. e sia più forte
  14. della polvere
  15. e della complicità
  16. Ricordati di ricordare
  17. l’inverno dei fasci
  18. quando i figli
  19. dei contadini del Nord
  20. spararono sui contadini del Sud
  21. e i mafiosi aprivano il fuoco
  22. sapendo di essere i cecchini dello Stato
  23. Ricordati di ricordare
  24. i nomi delle vittime
  25. e i nomi dei carnefici
  26. (i notissimi ignoti
  27. di ieri e di oggi)
  28. perchè tutte le vittime
  29. siano strappate alla morte
  30. per dimendicanza
  31. e i carnefici sappiano
  32. che non finiremo mai
  33. di condannarli
  34. anche se hanno avuto
  35. mille assoluzioni

 

DA RICORDATI DI RICORDARE

UMBERTO SANTINO

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ANPI news n. 170

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PALERMO ALTRE IMMAGINI SUL RECUPERO DELLA MEMORIA DEL LUGLIO 1960

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8 luglio 1960 i giovani con la maglietta a striscie contro i fascisti salvarono la democrazia

Straordinaria giornata dell’anniversario dell’otto luglio 1960 a Palermo. Si è consacrato il ricordo imperituro di quei martiri caduti in difesa della libertà. E’ stata una giornata straordinaria improntata a quella riflessione alla quale ci ha invitati il Presidente nazionale Carlo Smuraglia:  “non dimentichiamo né i caduti, né tanto meno gli
insegnamenti che da essi devono essere tratti; e facciamoli conoscere a chi si affaccia ora
alla vita associata e alla così detta “cittadinanza attiva”.

La riflessione sull’otto luglio ’60, a partire dal prezioso contributo delle testimonianze raccolte dal video di Ottavio Terranova, ha acceso tanti interrogativi ma sopratutto l’impegno dell’Anpi Palermo e dell’Anpi Sicilia maturato in questi giorni assieme ai giovani del comitato che quest’anno ha dato vita alle iniziative per celebrare il 70° della Liberazione, di una serie di incontri che abbiamo pensato di chiamare Conversazioni Meridionali, sull’antifascismo in Sicilia e sulla partecipazione dei siciliani alla Liberazione.

af

 

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