Onore e gloria al partigiano Mario Vela

Sommatino, l’ultimo commosso 

addio al partigiano Mario Vela

L’ANPI Palermo e l’ANPI Sicilia rendono commossi onore e gloria al partigiano Mario Vela
Mercoledì pomeriggio la comunità di Sommatino ha dato il suo ultimo saluto al partigiano Mario Vela. 

 

Un uomo-  ha detto l’arciprete Don Domenico Lipani della Chiesa Madre durante la messa- che nella sua giovinezza si è prodigato di lottare per la propria patria come partigiano per la liberazione dell’Italia dal potere  nazifascista. Mario Vela nei suoi 99 anni di vità, è stata anche un buon marito, padre e lavoratore, che si è prodigato sempre per la famiglia”. Parole che hanno toccato i  famiglia dell’anziano e tutti i cittadini di Sommatino. Ai funerali erano presenti il Sindaco di Sommatino, Crispino Sanfilippo, l’assessore alla Cultura, Giusy Auria e una delegazione dell’ANPI di Sommatino e Riesi, che hanno voluto rendere onore esponendo la bandiera tricolore e lo stendardo dell’ANPI. Alla conclusione della santa messa il Sindaco ha espresso parole di elogio per Mario Vela. “Era un uomo che non amava stare sotto i riflettori, nonostante avesse dato un forte contributo alla lotta partigiana. Quello che lo contraddistingueva era la sua umiltà.  Mario Vela era nato a Ravanusa (AG) il 30 Gennaio 1916. Partigiano combattente. Zona d’operazione Monastero prov. Macerata. Appartenente alla Divisione Garibaldi formata da 350 uomini. Comandava la formazione il tenente Augusto Pantanelli”. I componenti delle sezioni ANPI  di Riesi e Sommatino hanno consegnato alla famiglia il fazzoletto tricolore dell’ANPI, realizzato per la ricorrenza dei 70 anni della liberazione d’Italia. Inoltre è stato comunicato che un mese fa per Mario Vela è stata avvita la procedura per l’ottenimento della medaglia d’oro per i 70 anni della liberazione, che la richiesta è stata accettata e adesso si aspetta la consegna ufficiale. Tanti i messaggi di cordoglio sulla pagina facebook dell’ANPI dedicati al compianto Mario Vela. “Perdere un altro partigiano è sempre un grande dolore- scrive Silvia Baglio- condoglianze da parte mia e della sezione Anpi Centocelle alla famiglia. Caro Mario non ti ho conosciuto ma il tuo ricordo di partigiano e difensore dei nostri valori rimarrà sempre con noi e d’esempio ai giovani”. “Dato che i personaggi storici- afferma lo scrittore di Favara, Pasquale Cucchiara- che hanno animato questo periodo per motivi anagrafici ci stanno lasciando tocca a noi preservare questi ideali di libertà e democrazia con coraggio e spirito di abnegazione. Grazie partigiano Mario”. Un messaggio anche dal fiduciario dell’Anpi provincia di Caltanissetta Giuseppe Cammarata che scrive: “ci associamo al dolore della famiglia per la scomparsa del partigiano Mario Vela. Grazie per aver contribuito a renderci LIBERI”.

 

Fonte: Fonte: www.today24.it Venerdì 7 agosto 2015

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Partigiani siciliani: mostra fotografica ANPI RIESI Gaetano Butera

Venerdì 7 agosto alle ore 18,30

“Partigiani Siciliani” mostra fotografica a cura dello studioso Enzo Giuliana
Contemporaneamente verrà svolta la presentazione del libro Altri Uomini di Pasquale Cucchiara.
Presso Chiesa Valdese, Via Capitano Faraci n 65

Venerdì 7 agosto 2015 alle ore 19.00, l’ANPI Riesi sezione Gaetano Butera presenterà nel cortile della Chiesa Valdese in Via Capitano Faraci n. 65 il libro di Pasquale Cucchiara dal titolo: “Altri uomini- storie di antifascisti e partigiani favaresi”.  Nel corso della presentazione del libro, l’autore renderà nota una ricerca condotta su partigiani e antifascisti locali e i nomi dei riesini che hanno contribuito alla lotta per la liberazione dell’Italia dal dominio nazifascista. Il volume di Cucchiarà  è gia stato presentato nei mesi scorsi presso la Camera dei Deputati e nel Comune Favara; e adesso farà tappa a Riesi.   Inoltre, all’interno dei locali della Chiesa Valdese sarà possibile visitare una mostra fotografica dal titolo “Partigiani Siciliani” a cura dello storico sommatinese Enzo Giuliana, che da molti anni si occupa di sviluppare delle ricerche sui partigiani della nostra isola, raccogliendo testimonianze verbali e scritte per dare un volto a tutti quei uomini che hanno lasciato tutto per andare a combattere in nome dell’amata Libertà. Materiale che è stato pubblicato nel suo libro: “Libertà a caro prezzo”. Un iniziativa promossa dall’ANPi locale in ricorrenza del 70° anniversario della liberazione dell’Italia che rientra nella programmazione dell’Estate Riesina. Recentemente  i componenti dell’ANPI  hanno partecipato alla 6° Marcia delle Legalità organizzato dall’Oratorio Salesiano,  dove il giovane socio, Rocco Millaci ha consegnato il fazzoletto tricolore dell’ ANPi con dedica al Questore di Caltanissetta,   Bruno Megale, che ha gradito il dono, e ha esortato i ragazzi a  intraprendere iniziative in favore della legalità. 

Fonte: www.today24.it 2 agosto 2015

RASSEGNA STAMPA PRSENTAZIONE “DAI FASCI SICILIANI ALLA RESISTENZA”

Una frase molto attuale di Pietro Calamadrei, che è stata ricordata dal giovane Simone Ballaera per spiegare la sua tesi di maturità “Libertà” di fronte ad Angelo Ficarra, segretario dell’ANPI di Palermo, che ieri ha presentato nel centro polivalente comunale di Riesi il suo ultimo  libro: “Dai Fasi Siciliani alla Resistenza”. Due argomenti apparentemente lontani dal tempo, ma uniti da un filo rosso che unisce la storia di un popolo oppresso in un primo momento dalla classe feudale, e in un secondo momento dalla dittatura nazifascista. La prima iniziativa istituzionale organizzata  dell’ANPI Riesi sezione Gaetano Butera, nata il 23 maggio 2015. Un evento a cui ha preso parte il segreterio della CGIL Riesi, Filippo Marino, il referente dell’ANPI Riesi, Giuseppe Calascibetta e il sindaco del Comune di Riesi, Salvatore Chiantia. Dopo i loro interventi il sedicenne Rocco Millaci, componente ANPI ,  ha letto una lettera di Silvia Baglio, nipote del partigiano Gaetano Butera, e infine la tredicenne Alessia Cammarata che in rappresentanza della 3°A anno 2014-2015 della scuola media Carducci, ha presentato il documentario realizzato in collaborazione con l’ANPi Riesi, dal titolo Siciliane nella Resistenza. Sono seguiti gli interventi del referente Anpi provinciale, Giuseppe Cammarata, e dal componente dell’ANPI Riesi,  Rosario Riggio. L’autore Angelo Ficarra ha presentato il suo libro, sottolienando che Riesi è stata la capitale del movimento operaio in Sicilia. Successivamente Pino Testa ha illustrato un ricerca storica realizzata nel 1988 su Gaetano Butera, dall’insegnante Cesare Conti insieme ai suoi alunni. Sono seguiti gli interventi dell’assessore clla cultura, Franco La Cagnina, del vice presidente dell’AGISCO Domenico Pistone, che ha illustrato il documentario e la pubblicazione su La Repubblica di Riesi,  del  componente dell’AUSER Nicola Boccadutri e di  Domenico Nicolosi di Niscemi. Un iniziativa molta apprezzata dai presenti  e in particolari dai giovani. “Vogliamo ringraziare tutti i presenti – affermano i componenti dell’ANPi –  le associazioni e i rappresentanti politici che hanno partecipato alla presentazione del libro, . Si ringrazia il Comune che ci ha concesso il locale del Centro Polivalente e la CGIL che per l’occasione ha offerto il buffet”.
Fonte: www.today24.it  Data, 25 luglio 2015
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SERVIZIO IDRICO IN SICILIA

ATTENZIONE, MOLTO IMPORTANTE: IL PERCORSO CONTROVERSO E RESO TORTUOSO PER RIPORTARE LA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO IN SICILIA NELLE MANI DELL’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E SENZA LA RICERCA DEL PROFITTO, GIUNGE AL TERMINE!
Martedi 4 agosto alle ore 16.00 inizierà nell’Aula dell’Assemblea Regionale Siciliana, la discussione generale che proseguirà mercoledi 5 agosto e che si protrarrà fino al 12 agosto, data di chiusura dei lavori in Assemblea e della possibile votazione finale della legge,esattamente:
LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE E DEI CONSIGLI COMUNALI (E DI UN CONSIGLIO PROVINCIALE) E CON LE FIRME DI 35.000 CITTADINI-ELETTORI SICILIANI,, “ADEGUAMENTO DELLA DISCIPLINA DEL SERVIZIO IDRICO ALLE RISULTANZE DEL REFERENDUM POPOLARE NAZIONALE DEL 12 E 13 GIUGNO 2011”.

INDICIAMO. QUINDI, UN SIT-IN LI’ IN PIAZZA PARLAMENTO, DAVANTI LA SEDE DEL PARLAMENTO SICILIANO, E CHIEDIAMO A TUTTI GLI AMICI E COMPAGNI DI PERCORSO DI QUESTI ULTIMI 5 ANNI, DI ESSERE PRESENTI ADESSO, NEL MOMENTO, CIOE’, NEL QUALE IL LUNGO E DIFFICILE ITER STA ANDANDO A COMPIMENTO.
SAPPIANO I PARLAMENTARI SICILIANI TUTTI CHE CONOSCIAMO BENE IL DDL ED OGNI SUA PICCOLA INTERPRETAZIONE, E QUINDI SEGUIREMO IL DIBATTITO ED IL VOTO FINALE RELATIVO; COSì IL DEPUTATO REGIONALE CHE DOVESSE TROVARSI CONTRARIO ALLA GESTIONE PUBBLICA DEL SERVIZIO IDRICO E CHE DOVESSE SENTIRSI FAVOREVOLE AD UNA GESTIONE PRIVATA DI UN BENE COMUNE INDISPENSABILE COME L’ACQUA, CON IL CONSEGUENTE PESANTE PROFITTO CHE PESEREBBE SULLE BOLLETTE DEI CONSUMATORI A VANTAGGIO DI ALCUNE IMPRESE PRIVATE, SAPPIA CODESTO PARLAMENTARE CHE NOI GLI CHIEDEREMO CONTO DEL SUO LEGITTIMO VOTO, E GLI CHIEDEREMO LE RAGIONI DI UN TALE TRADIMENTO DEL VOLERE DEI SICILIANI. NULLA VERRA’ IGNORATO, E DIVULGHEREMO CON TUTTI I MEZZI POSSIBILI ED IMMAGINABILI LE RISULTANZE DEL VOTO TOTALE E DEL COMPORTAMENTO DI OGNUNO. OGNI DEPUTATO SI PRENDA LE SUE RESPONSABILITA’ E NOI CE NE FAREMO DIVULGATORI.

TUTTI DAVANTI ALL’ARS IL 4 AGOSTO MARTEDI’, ALLE ORE 15:30 3 FINO ALLE 19:30, ALMENO NELLA PRIMA GIORNATA. VI ATTENDIAMO COME E’ GIUSTO CHE SIA DOPO TANTI ANNI DI BATTAGLIE FATICOSE ED AL MOMENTO DELLA CONCLUSIONE DEL PERCORSO.

SI PREGA VIVAMENTE DIFFONDERE, PER OGNUNO CHE NE ABBIA
INTERESSE.

p.s.

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“viva preoccupazione per la riduzione degli spazi di democrazia e dell’effettività dei diritti”.

10 luglio 2015

Il Comitato nazionale dell’ANPI esprime “viva preoccupazione per la riduzione degli spazi di democrazia e dell’effettività dei diritti”.

Questo il testo del documento diffuso oggi.

Il Comitato nazionale, nella riunione del 30 giugno 2015, ha preso in esame la situazione delle “riforme“ in Italia, decidendo di esprimere – al termine del dibattito – viva preoccupazione per l’andamento delle cose e per il rischio che gli spazi di democrazia, anziché ampliarsi, finiscano per ridursi, così come di alcuni diritti possa essere ridotta l’effettività; e ciò in un Paese che attraversa ancora una difficile situazione di crisi, non solo economica, ma anche politica e morale.

Sulla legge elettorale, il giudizio dell’ANPI è sempre stato severo e tale resta anche dopo la definitiva approvazione (con la fiducia). La legge, così come è stata approvata, anche a prescindere dalla anomalia dell’entrata in vigore differita al luglio 2016, non appare conforme né al dettato costituzionale né agli interessi di un Paese democratico.

Resta ancora un premio di maggioranza eccessivo e resta la possibilità che, dopo un ballottaggio, esso venga attribuito ad un partito che ha riscosso complessivamente troppo pochi voti per meritare un premio. Resta il problema dei “nominati” anziché eletti, con la possibilità per costoro, di candidarsi in più circoscrizioni. Resta la discussione se sia davvero preferibile assegnare il premio ad una lista anziché ad una coalizione; resta, il fatto che una effettiva, reale e piena rappresentanza non risulta in alcun modo garantita, così come non è garantito un vero esercizio della sovranità popolare.

Questa legge non è utile al Paese e non corrisponde all’interesse dei cittadini. È possibile che sia chiamata ad esprimersi la Corte Costituzionale; oppure che siano gli stessi cittadini a manifestare, nelle forme più opportune, il loro dissenso.

L’ANPI continua a ritenere che questa legge rappresenti un vulnus al sistema democratico, sicuramente da eliminare con sostanziali cambiamenti.

La riforma del Senato.

L’ANPI continua a ritenere che si tratti della sostanziale abolizione di uno dei rami del Parlamento, con cui si elimina un contropotere, essenziale per l’equilibrio previsto dal legislatore costituente. Vi erano modi assai più semplici e meno invasivi per correggere alcuni effetti del cosiddetto bicameralismo perfetto. Si è invece battuta un’altra strada, grave e pericolosa.

Non è solo questione di elezione diretta, pur fondamentale; è anche questione di contenuti, cioè di poteri. Così come sono stati configurati, essi sono troppi per un organismo sostanzialmente delegittimato e contemporaneamente troppo pochi rispetto a quello che occorrerebbe, per ottenere quell’essenziale equilibrio di poteri che è alla base della volontà espressa dalla Costituzione. Oltretutto, se davvero si vuol ridurre il numero dei parlamentari (ma per ragioni di funzionalità e non per venire incontro alla pressione dell’antipolitica) lo si faccia per entrambe le Camere. Tanto più che un Senato di 100 componenti non potrebbe avere un peso determinante anche nell’ipotesi di lavori congiunti con la Camera, così come questa resterebbe strutturata.

L’ANPI confida che si possa ancora correggere quella anomalia giuridico-istituzionale che si va costruendo; ed auspica che il Senato faccia fino in fondo il suo dovere di difesa dei princìpi e dei valori costituzionali.

La riforma della scuola.

Non è concepibile una riforma della scuola effettuata a tamburo battente, con una fretta ingiustificata e contro gran parte del mondo della scuola. L’ANPI ribadisce: che la scuola da rafforzare in primis è quella pubblica, senza escamotage per aggirare i divieti costituzionali; che la scuola non può essere elitaria e differenziata in base a criteri diversi dal merito e dalla qualità; che la scuola ha bisogno di collaborazione e di partecipazione di tutti (studenti, insegnanti, famiglie) e non di centri autoritari, dotati di poteri discrezionali; che la scuola deve rispondere principalmente al suo ruolo ed alla sua missione vera, che è quella di creare, “cittadini” consapevoli ed attivi; che la scuola ha bisogno di valorizzazione delle professionalità, di organici completati e di personale inserito validamente e razionalmente nel quadro generale dell’insegnamento. Una scuola adeguata ai tempi, non può limitare l’insegnamento della storia a poche nozioni, ristrette nel tempo; ma deve aiutare a conoscere il passato, anche il più recente, per capire meglio il presente ed affrontare consapevolmente il futuro; deve, soprattutto, recare un contributo decisivo per indirizzare i giovani verso una cittadinanza attiva.

Solo da una grande ed approfondita discussione pubblica (che del resto era stata promessa, senza poi esito) e da una riflessione collettiva e partecipata, potrebbe nascere una riforma in grado di risolvere gli annosi problemi che tutt’ora affliggono la scuola e la rendono non idonea ad affrontare le grandi sfide del mondo contemporaneo. Allo stato, mancano tutti i presupposti perché si possa parlare di una vera riforma della scuola.

Alla tematica del lavoro – sul quale peraltro l’ANPI si è più volte espressa – sarà dedicata una riflessione specifica, in relazione alla sua particolare rilevanza (art. 1 della Costituzione) e complessità.

In ogni caso, una stagione di riforme è possibile e necessaria. Ma essa può essere realizzata solo con la più ampia partecipazione dei cittadini, con effettivi confronti con le organizzazioni sindacali e con le rappresentanze di categoria, nell’ambito di una rigorosa volontà di dare finalmente attuazione alla Costituzione repubblicana, soprattutto nella parte inerente ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici e dei cittadini e delle cittadine nel loro complesso.

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L’ANPI Palermo incontra Di Matteo:

ANPI Palermo Comandante Barbato

Carissimi il 27 luglio si è svolto un breve, significativo incontro, presso il palazzo di Giustizia, con il magistrato Antonino Di Matteo nel corso del quale il Presidente dell’ANPI Palermo Ottavio Terranova, ha consegnato la tessera ad Honorem dell’ANPI che reca la seguente motivazione:

<Ad Honorem nella ricorrenza delle lotte dell’8 luglio 1960 in difesa della Costituzione, per essersi instancabilmente impegnato per gli alti ideali di Giustizia e Libertà, per fare piena luce sulle stragi che hanno insanguinato la nostra storia repubblicana>

Il Dott. Di Matteo si è detto felice ed onorato di ricevere la tessera ad honorem e la relativa pergamena  della Associazione dei Partigiani italiani, con profonde e commosse parole di ringraziamento ed ha rivolto, con una particolare attenzione verso i giovani, preoccupazione per quanto avviene nel nostro Paese e un accorato appello per la difesa del nostro bene supremo, la Carta Costituzionale nata dalla Resistenza.

  Angelo Ficarra

Segretario Anpi Palermo

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In Viaggio con Rita Atria…25 e 26 luglio 2015

In viaggio con Rita Atria per non dimendicare,  per recuperare ad una conoscenza di massa i valori ideali e morali necessari per alzare il livello della lotta per una definitiva eliminazione della mafia. Scrive Di Matteo: “Negli ultimi vent’anni…….si è preferito ignorare il problema della evidenza di un sistema criminale integrato, in cui mafia e corruzione sono due facce della stessa medaglia, due segmenti dello stesso percorso. La reazione politico-istituzionale non è stata adeguata alla gravità e alla diffusione del fenomeno.

Alle esternazioni di indignazione…….non conseguono gesti concreti tali da reprimere e prevenire un fenomeno che sta diventando endemico e che mortifica il prestigio e la dignità stessa dell’intero Paese.

Nel sistema giudiziario continua ad esistere una sorta di doppio binario: da una parte, pene adeguate e strumenti investigativi incisivi per contrastare comportamenti di “ordinaria” criminalità mafiosa; dall’altra, una situazione di sostanziale impunità per le condotte tipiche della criminalità dai colletti bianchi, che consentono alle mafie di penetrare le pubbliche istituzioni. Da “Collusi” di Antonino Di Matteo e Salvo Palazzolo; BUR 2015

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I giovani inaugurano la nuova sezione ANPI RIESI con la presentazione “DAI FASCI SICILIANI ALLA RESISTENZA”

I giovani di Riesi con l’ANPI, con la città di Riesi rappresentata dal Sindaco, con varie associazioni, con la Cgil si avviano con l’ANPI Riesi guidata da Giuseppe Calascibetta, sull’importante percorso del recupero della memoria delle lotte per la libertà e per la difesa della dignità umana e con essa recuperano l’orgoglio della propria idendità di uomini e donne  libere cittadine e cittadini del mondo..

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ANPI NEWS: SMURAGLIA sui rapporti tra generazioni

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Trinità si gemella con Petralia Sottana in ricordo del partigiano Calogero Bracco

PARTIGIANO CALOGERO BRACCO

 

UNA VITA PER LA LIBERTA’. Il Comune di Petralia Sottana (Pa) partecipa al gemellaggio con il Comune di Trinità(Cn)
Il dolore straziante che mise in ginocchio Trinità in una soleggiata domenica del 23 luglio 1944, quest’anno si unisce al dolore per la morte del giovane partigiano di Petralia Sottana Calogero Bracco, trucidato dai Repubblichini il 9 aprile del 1945.

Lucia Macaluso

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RIESI presenta “Dai Fasci Siciliani alla Resistenza”

  1. Ricordati di ricordare
  2. coloro che caddero
  3. lottando per costruire
  4. un’altra storia
  5. e un’altra terra
  6. ricordali uno per uno
  7. perchè il silenzio
  8. non chiuda per sempre
  9. la bocca dei morti
  10. e dove non è arrivata
  11. la giustizia
  12. arrivi la memoria
  13. e sia più forte
  14. della polvere
  15. e della complicità
  16. Ricordati di ricordare
  17. l’inverno dei fasci
  18. quando i figli
  19. dei contadini del Nord
  20. spararono sui contadini del Sud
  21. e i mafiosi aprivano il fuoco
  22. sapendo di essere i cecchini dello Stato
  23. Ricordati di ricordare
  24. i nomi delle vittime
  25. e i nomi dei carnefici
  26. (i notissimi ignoti
  27. di ieri e di oggi)
  28. perchè tutte le vittime
  29. siano strappate alla morte
  30. per dimendicanza
  31. e i carnefici sappiano
  32. che non finiremo mai
  33. di condannarli
  34. anche se hanno avuto
  35. mille assoluzioni

 

DA RICORDATI DI RICORDARE

UMBERTO SANTINO

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