clicca quì  tavola iniziale    per vedere il pannello iniziale della mostra sul fiore del partigiano organizzata dall’ANPI Palermo e da L’isola

Il 5×1000 all’ANPI

Destinare il 5 per mille della dichiarazione dei redditi 2012 all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia è semplice:

  1. Nel quadro Scelta per la destinazione del cinque per mille dell’Irpef dei Modelli CUD, 730-1 e Unico

    apponi la tua firma solo nel primo dei sei spazi previsti, quello con la dicitura “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997

  2. Sotto la firma inserisci il Codice Fiscale dell’ANPI 00776550584

È importante firmare anche se il calcolo della tua Irpef è pari a zero o a credito. La ripartizione delle somme tra i beneficiari viene calcolata in proporzione al numero di sottoscrizioni ricevute da ciascun soggetto.
Quindi firma e fai firmare in favore dell’ANPI.

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Frammenti fra le pagine più belle della storia del popolo siciliano

All’interno dell’impegno dell’ANPI Palermo di recupero della nostra storia del grande movimento dei fasci siciliani dei lavoratori rimosso dalla memoria da un lungo periodo di terrore e dalla devastante emigrazione di massa che da lì a poco la seguì, pubblichiamo con grande interesse questo articolo apparso su Repubblica di  Gabriello  Montemagno.

Rosario Garibaldi Bosco, fondatore del Fascio dei Lavoratori, nel 1893 scriveva testi di teatro per spiegare agli operai la lotta di classe. E il prefetto riferiva tutto al ministro

 

IL DRAMMATURGO

DELLA RIVOLUZIONE

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25 Aprile Palermo: immagini e video

vedi video di Franco Ciminato su youtube lettura nomi caduti per la difesa della dignità umana e per la  libertà al suono di Schinderlist, violino di Aldo Mausner, e “fischia il vento” Sax soprano di Nicola Mogavero.

http://www.youtube.com/watch?v=fsVuEIwExr0&feature=share

 

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IL SILENZIO PARLA: SI TRATTO’ DI UNA STRAGE INSERITA NELLA STRATEGIA DELLA TENSIONE?

A quarant’anni da Montagna Longa pubblichiamo la brillante prefazione di Giosuè Calaciura a “L’ultimo volo per Punta Raisi” di Francesco Terracina. “.. è un formidabile rapporto sullo stato del silenzio a quarant’anni esatti da una strage ancora inspiegabile. La Giustizia ha cristallizzato  una fragile e contorta verità, troppo rapida e poco credibile, sulla morte di 115 persone a bordo del DC8 Alitalia AZ 112 Roma Palermo che il 5 maggio del 1972, tra le 22,23 e le 22,24, si schiantò sul costone di Montagna Longa.”

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25 APRILE 2012 FESTA DELLA LIBERAZIONE: PER PALERMO UN GIORNO DA RICORDARE

PUBBLICHIAMO DI SEGUITO LE IMMAGINI DI QUESTO SOLENNE 25 APRILE. UN CORTEO STRAORDINARIO CHE PERCORRE VIA DELLA LIBERTA’ DA PIAZZA POLITEAMA AL GIARDINO INGLESE PRECEDUTO DAI GONFALONI DELL’ANPI E DEL COMUNE DI ISNELLO. PRESENTI I SINDACI DI ISNELLO DI SANMAURO CASTELVERDE E IL VICE SINDACO DI CALTAVUTURO; POI LE IMMAGINI DI QUANTI SI SONO SUCCEDUTI A LEGGERE I NOMI DEI CADUTI, DALLA STRAGE DI CALTAVUTURO  AI  PRIMI ASSASSINATI DALLA MAFIA, ALLA STRAGE DI RIESI DEL 1919 DOVE SI DISTINSE PER LA SUA FEROCIA ASSASSINA  UN FASCISTA DELLA PRIMA ORA, UOMO POI DEL SIFAR, QUESTORE A LUBIANA E POI A TRIESTE,  PRONTO PER ESSERE INVIATO A NORINBERGA COME CRIMINALE DI GUERRA MA MISTERIOSAMENTE INVECE INVIATO NELL’OTTOBRE DEL 1945 COME ISPETTORE GENERALE A CAPO DELLA POLIZIA IN SICILIA. ED ANCORA I PARTIGIANI, LE MEDAGLIE D’ORO, LE MEDAGLIE D’ARGENTO, LE CROCI DI GUERRA. I CADUTI E I SOPRAVVISSUTI  DI CEFALONIA, IL COMANDANTE OTELLO, I PERSEGUITATI POLITICI I CONFINATI, I DEPORTATI, GLI EBREI PALERMITANI E SICILIANI DEPORTATI E FINITI NEI FORNI CREMATOI, I CADUTI NELLA LOTTA PER LA DIFESA DELLA DIGNITA’ UMANA E CONTRO LA MAFIA, I MILITARI,  I POLITICI, I GIORNALISTI, I MAGISTRATI.


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In memoria di Pio La Torre e Rosario Di Salvo 30 anni dopo

 

Manifestazione sindacale per la pace con La Torre e Lama, 29

Novembre 1981 Piazza Politeama Palermo

 

 

Dopo la cerimonia ufficiale. Sul luogo dell’eccidio trenta anni dopo.  Garofani rossi ad uno ad uno allineati in piedi sul loro gracile stelo sotto la lapide che ricorda questi due eroici straordinari comunisti assassinati dal terrorismo politico mafioso. Accanto dei garofani riuniti in fascio da un fazzoletto tricolore dell’ANPI quasi a ricordare che la Resistenza continua. In questi giorni diversi momenti di riflessione su uno dei periodi più bui della nostra storia. Ricordi, riflessioni dalle quali sempre più emerge  grande la figura del politico  Pio La Torre che vedeva lontano. Aveva avvertito il pericolo incombente dell’aggressione terroristico politico mafiosa. Erano stati assassinati uomini chiave della Repubblica che chiedevano una svolta, un balzo in avanti nella attuazione della Costituzione sopratutto sotto l’aspetto del consolidamento della democrazia, della necessità di fare chiarezza e pulizia degli anni bui della Repubblica,  chiedevano l’apertura ai comunisti di Berlinguer:  erano stati assassinati Moro, Cesare Terranova membro della Commissione nazionale antimafia della VI legislatura, Mattarella in Sicilia.  Giustamente è stato detto che questi assassinii ai quali si doveva aggiungere  di lì a poco quello di Pio La Torre e 100 giorni dopo quello del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, hanno sconvolto l’assetto democratico della nostra Repubblica. a.f.

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25 Aprile: giudizi, sentimenti, riflessioni. MOSTRA L’ISOLAgalleria. I circoli ANPI della Provincia

       

MOSTRA DELL’ANPI PALERMO “QUESTO E’ IL FIORE DEL

PARTIGIANO” A CURA DELL’ISOLA GALLERIA DI CORRADO

CARPINTIERI in via vetreria 23 Palermo APERTA FINO AL TRE

MAGGIO

DA  anpicampofelice                              anpicampofelice@libero.it

IN 2000 ABBIAMO SFILATO A PALERMO. PER LA PRIMA VOLTA NEL CAPOLUOGO SICILIANO SI E’ TENUTO UNO STRAORDINARIO CORTEO.

QUELLO CHE STIAMO TENTANDO DI FARE E’  RI/COSTITUIRE UN SENTIMENTO E UNA TRADIZIONE ANTIFASCISTA IN SICILIA INIZIANDO DA APPUNTAMENTI CRUCIALI COME QUELLO APPENA CONDOTTO DEL 25 APRILE.

GIORNATA IN CUI ABBIAMO LETTO I NOMI E RICORDATO LE GESTA DEI PARTIGIANI, TRA CUI ANCHE PLACIDO RIZZOTTO E GIOVANNI ORTOLEVA, I SINDACALISTI , I GIORNALISTI , I POLITICI, I GIUDICI E I CITTADINI UCCISI DALLA MAFIA ED ANCHE COLORO I QUALI SONO STATI UCCISI DALL’ESERCITO IN OCCASIONE DEI FASCI SICILIANI, DI CUI ORA ABBIAMO CHIESTO IN DIVERSI COMUNI DELL’ISOLA L’INTITOLAZIONE DI UNA VIA.

ORA E SEMPRE RESISTENZA!!!

DaPartinico:

“È il 25 aprile. C’è gente. Ci sono operai armati, squadre di giovani che corrono verso le caserme abbandonate nella notte dai fascisti. Vogliono anch’essi, questi ragazzi, impugnare un’arma. Il nemico non è ovunque battuto: asserragliato nei fortilizi e nei punti strategici, tenta la fuga su mezzi corazzati. Dalla Casa dello Studente, in viale Romagna, sparano. Alcuni giovani tentano di snidarli. Trecento metri piú avanti, in piazza Piola, squadre di operai armati hanno occupato la Olap, la loro fabbrica e sono pronti a difenderla dalla distruzione. Finalmente mi sento in un mondo pieno, completo, vivo. Io che per mesi senza fine ho lottato con piccoli gruppi di tenaci patrioti; io che per mesi mi sono mosso come un’ombra, isolato, senza contatti se non quelli (tanto rari e fuggevoli da sembrare irreali) con esponenti del comando regionale, con le staffette o con pochi altri compagni della brigata; io, in mezzo a tutta questa gente, a questi operai, a questi giovani, a queste donne mi sento come immerso in un grande mare di affetto. Fino a ieri ho camminato nelle strade di questa grande città considerando i passanti potenziali nemici, dubitando di tutti, sospettando di ognuno. Oggi, confuso in questa folla amica, e come se uscissi da un incubo. Mi accorgo che le case sono belle case, che le strade sono ampie e che sopra di me c’e il cielo. Mi sorprendo a pensare cose come queste e mi fermo davanti al portone della Olap. C’e un gruppo di operai, tutti hanno un fucile. Un uomo dà alcuni ordini. Mi fermo ad osservarlo. Mi vede e mi chiede chi sono. Parlo, finalmente parlo. “Sono Visone, comandante della 3″ Gap.” L’uomo rimane qualche secondo senza parlare, poi all’improvviso mi abbraccia, mi afferra per le gambe e mi rialza tenendomi in alto, sopra gli altri, e grida. Tutti capiscono che sono un amico, che sono un partigiano. Adesso gridano tutti e quando l’uomo finalmente mi rimette a terra, mi abbracciano in due, in tre alla volta. Torna un poco di calma. Sto per andarmene. Vogliono darmi una scorta. Un quarto d’ora dopo, in via Ampere, mi incontro con gli artefici e i dirigenti della Lotta di Liberazione. È un grande giorno. È il grande giorno. C’e tutta la città che corre che grida, che risorge. Per ore e ore le squadre dei GAP e dei SAP, degli operai, dei giovani, in attesa delle formazioni di montagna in marcia verso Milano, corrono da un quartiere all’altro per eliminare un nido di resistenza fascista, per arrestare un gerarca, per costringere alla resa un reparto tedesco. Quarantotto ore prima eravamo pochi, ora siamo folla. Però, dietro di noi a sorreggerci, ad aiutarci, a nasconderci, a sfamarci, a informarci, c’e sempre stata questa massa di popolo che ora corre per le strade, si abbraccia e ci abbraccia, e grida: “Viva i partigiani.” (tratto dal libro “Senza Tregua” di Giovanni Pesce).”

 Caltavuturo

Il Comune di Caltavuturo parteciperà ufficialmente alla giornata della memoria e della lotta partigiana organizzata dall’ANPI il prossimo 25 aprile a Palermo. A comunicarlo è l’Assessore alla Cultura Massimiliano Cerra: “Il nostro Comune sarà presente alla manifestazione organizzata dall’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, in occasione della festa della Liberazione, perchè crediamo che il valore della resistenza sia il fondamento della nostra democrazia e della nostra libertà.” 
La giornata inizierà con un corteo che partirà dal Politeama e arriverà al Giardino Inglese e in quel luogo verranno letti i nomi di tutti i caduti per la libertà. Per la prima volta, in una manifestazione regionale, verranno letti i nomi dei contadini uccisi nella strage del 20 gennaio 1893 a Caltavuturo.
“E’ motivo di orgoglio e commozione poter leggere i nomi di quei ragazzi, giovani come me, morti in nome di un diritto inviolabile, il lavoro; e la cittadinanza caltavuturese sarà unita nel ricordo di quel tragico evento” continua Cerra.
In fine, per Caltavuturo, la giornata del 25 aprile rappresenterà un momento di ricerca storica e di orgoglio comunitario perchè proprio domani verranno indicati i nomi di due Partigiani Caltavuturesi che hanno contribuito a liberare la nazione dal Nazi Fascismo.
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invitoA2

 

giancarloALESSANDRINIg

ianniALLEGRAgaiCANDIDO

gaetanoCIPOLLAgabriele

D’ACQUISTOflaviaFASANO

renatoGALASSOcinzia

GHIGLIANOcarloLAURICELLA

giuseppeMONTANARIenzo

PATTIsabrinaPICCIOLOstefa

noSIMEONEvalerioSPATARO

rodolfoTORTI

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NEL NOME DI GIOVANNI ORTOLEVA E PLACIDO RIZZOTTO

 

Prime immagini del 25 aprile a Palermo :

Siamo felici. E’ stato uno splendido 25 aprile a Palermo, dal corteo di migliaia di cittadini da piazza Politeama al giardino inglese, all’incontro dibattito con Armando Sorrentino, Angelo Ficarra e Ottavio Terranova condotto da Antonio Ortoleva, ancora con Saverio Lodato e poi il primo splendido concerto delle canzoni della libertà  con la direzione artistica di Francesco La Bruna. L’ANPI ringrazia tutti i cittadini che hanno partecipato e in particolare i familiari e i cittadini delle due città che hanno dato i natali ai due eroi partigiani, Giovanni Ortoleva e Placido Rizzotto, nel nome dei quali si è svolta la festa della Resistenza. Nelle foto  immagini del corteo che si è snodato da piazza Politeama al giardino inglese dove si è svolta ai piedi dei cippi che ricordano il massacro nazifascista di Cefalonia e Pompeo Colajanni glorioso comandante Barbato, la commovente lettura, al suono di Schinderlist del violino di Aldo Mausner e del sax soprano di Nicola Mogavero, dei nomi dei caduti nelle lotte per la difesa della dignità umana, contro il terrorismo politico mafioso e per la liberazione dal fascismo.

Nelle foto: Placido Rizzotto giovane, Giovanni Ortoleva, corteo, la storica Lucia Vincenti che legge nomi dei caduti e degli ebrei siciliani deportati e assassinati nei campi di sterminio nazifascista e Placido Armando Follari, comandante “Otello” che festeggiava con i suoi 89 anni il ricordo della sua partecipazione alla liberazione di Bologna.

A questo link un primo video della cerimonia realizzato da Franco Ciminato.

25 aprile 2012 Festa della liberazione a Palermo giardino inglese[1]

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CHI VUOLE DIVIDERE LA CITTA’ ?

Palermo 25 Aprile. Il comune, che era giustamente presente al mattino al giardino inglese per una sobria cerimonia, presenti le pricipali autorità civili e militari di Palermo e della Sicilia con la deposizione di una corona al cippo dei partigiani, cerimonia  alla quale ha partecipato  una rappresentanza ufficiale dell’ANPI,ha disertato il corteo, composto da cittadini, rappresentanti dei comuni della provincia e partigiani, al quale aveva aderito assicurando almeno la presenza dei simboli della città di Palermo come molti organi di stampa avevano annunciato e creando di fatto una inutile frattura nonostante l’appello dell’ANPI alla unità delle istituzioni. Chi vuole dividere la città?

ANPI Palermo Comandante Barbato.

 

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