Caltavuturo 20 gennaio 1893 Lettera aperta a don CIOTTI

Per noi giovani quella data rappresenta tantissimo, ci riempie d’orgoglio e ci da forza e stimoli per andare avanti. Il messaggio che ci viene dato da quelle battaglie è un messaggio di speranza per continuare a lottare per il cambiamento di questa splendida terra, un messaggio di ribellione, di resistenza contro i poteri forti e i nuovi padroni del mondo. Consideriamo quei contadini, morti per riscattare questa nostra terra, come i nostri avi, i nostri partigiani che hanno sacrificato se stessi per farci assaporare il profumo della libertà.

Pertanto il 20 gennaio 2013, in occasione del 120° anniversario della strage, consideriamo fondamentale la Sua presenza, come testimonianza attiva di un impegno serio e concreto nella lotta contro la mafia, contro l’indifferenza e la rassegnazione e per un vero recupero della memoria storica, come fatto fondamentale per capire la nostra esistenza.

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ANTIFASCISMO A CEFALU’

Di Angela Diana Di Francesca

segnaliamo con piacere questa interessante nota storica sull’antifascismo a Cefalù

Cefalù ha avuto in passato una forte tradizione libertaria, sia ad orientamento anarchico e marxista che cattolico, e questo ha sicuramente influito nella formazione, negli anni della dittatura fascista, di movimenti di idee antifasciste che, con carattere assolutamente trasversale, coinvolgevano persone diverse per età e provenienza sociale. Essendo impossibile riunirsi in circoli (fu chiuso per un certo periodo anche il Circolo Unione), ed essendo attivo un efficiente servizio di spie dell’Ovra (la polizia segreta fascsta), che operava nelle grandi città come nei piccoli paesi, la circolazione e lo scambio delle idee doveva avvenire con molta cautela e la professione a viso aperto del proprio dissenso poteva avere conseguenze gravissime, il cui verificarsi dipendeva dalla “generosità” o dall’arbitrio delle autorità locali.


Ciononostante a Cefalù vi fu la presenza di giornali che esercitarono il diritto alla libertà di pensiero, di cui il più noto è L’Idea, testata della sinistra cattolica che si ispirava a don Sturzo, a cui collaborarono i giovani Giuseppe Giardina, Giuseppe Giglio, Lorenzo Spallino, e che fu chiuso d’autorità nel 1925. E vi furono gruppi di antifascisti, schedati, perseguitati, arrestati ma che continuarono la loro scelta di “resistenza” insegnando ai giovani col loro esempio l’amore per la libertà.
Ricordiamo il comunista Gioacchino Bellipanni, più volte processato e condannato per le sue idee; Stefano Provenza, a cui poi fu intitolata la locale sezione del PCI, che per vent’anni tenne nascosta la bandiera rossa, per lui simbolo di giustizia sociale; Andrea Maggio, professore di matematica nel licei, che fu privato della sua cattedra per non aver accettato la tessera fascista e che subì anche un arresto; Salvatore Di Francesca, che svolgeva una battaglia di opinione divulgando la conoscenza di stampa o di libri “proibiti”; Luigi Battaglia, che, sebbene avesse spesso subìto perquisizioni, custodì in casa una grande foto di Giacomo Matteotti, che i socialisti di Cefalù avevano invitato a tenere un comizio nel 1924 e che era stato aggredito dai fascisti del luogo. E un ritratto del deputato martire (fu sequestrato e ucciso pochi mesi dopo) si trovava nascosto dietro un’immagine religiosa nel Salone da barbiere di Pasqualino Portera, padre dello studioso Domenico. luogo di riunione degli antifascisti cefaludesi: gesti, questi, che esponevano a rischi non indifferenti ma che venivano compiuti per il loro grande valore simbolico, così come quello di firmare un documento di protesta per l’uccisione di Matteotti. Gli antifascisti cefaludesi-di cui i nomi citati sono solo una parte- si riunivano oltre che nel Salone Portera, nella sede dell’Azione Cattolica, o nel negozio di libreria e cartoleria di Francesco Paolo Miceli,antifascista di spicco, che fu, assieme agli altri sopracitati, tra gli organizzatori della venuta di Giacomo Matteotti a Cefalù.

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DONNE EBREE DELL’ITALIA UNITA

Steri di Palermo, piazza Marina  15-31 dicembre 2011

mostra fotografica       DONNE EBREE DELL’ITALIA UNITA

una storia per immagini a cura di Paola Mortara

gestione supporti digitali: Giorgio Sacerdote

Ore 16.00 SEMINARIO INTRODUTTIVO

Intervengono

Angela Scandaliato

La presenza ebraica in Sicilia

Guri Schwarz

Storia degli ebrei e storia d’Italia: problemi e ipotesi di ricerca

Monica Miniati

Le emancipate

Matteo Di Figlia

Ebree italiane in politica. Dalla contestazione al  riflusso delle ideologie

Lucia Vincenti

La Shoah in Sicilia. Dalle prime discriminazioni all’annientamento: donne e bambini nei lager

Modera

Salvatore Nicosia

La mostra verrà inaugurata alle ore 18

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LA SICILIA NELLA RESISTENZA

IMPORTANTE RECUPERO DELLA MEMORIA NELL’INTERESSANTE ARTICOLO DI ROBERTO BONFIGLIOLI  SU PATRIA DEL DICEMBRE 1983 DEDICATO AGLI ITALIANI DEL SUD NELLA GUERRA DI LIBERAZIONE NAZIONALE

Patria-Il meridione nella resistenza

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F E S T A T E S S E R A M E N T O

F E S T A  D E L  T E S S E R A M E N T O

A N P I   PALERMO

La Resistenza Italiana a Portella della Ginestra 1° maggio 2010

Il 20 dicembre alle ore 17 presso libreria Garibaldi via Paternostro

L’ANPI DI PALERMO IN POCHI ANNI E’ CRESCIUTA

T A N T I S S I M O

GRAZIE ANCHE AL TUO CONTRIBUTO

CI ATTENDONO PROSSIMAMENTE, TANTE SIGNIFICATE

I N I Z I T I V E

ORA E’ IL MOMENTO DI INCONTRARCI ANCHE CON LE

NOSTRE FAMIGLIE

QUESTA E’ LA NOSTRA FESTA

LA FESTA DELL’ANTIFASCISMO

TI ASPETTIAMO

SIAMO PARTIGIANI DELLA COSTITUZIONE

FRATERNI SALUTI

Ottavio Terranova – Angelo Ficarra

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Giornata Mondiale di Solidarietà con il Popolo Palestinese

Mercoledì 14 dicembre 2011 ore 16-19 presso la Ass. Cult. Blow-up in piazza S.Anna 17/18


Convegno e inaugurazione della mostra fotografica in occasione della Giornata Mondiale di Solidarietà con il Popolo Palestinese.

ANPI Sicilia, Assopace Roma, Associazione Casa della Cultura Araba Al Quds Palermo, Arci Sicilia, Ciss Palermo, organizzano una mostra fotografica e un convegno nell’ambito della giornata mondiale di solidarietà con il popolo palestinese che si terrà mercoledì 14 dicembre 2011 dalle ore 16 alle ore 19 nei luoghi dell’associazione Blow-up di piazza s. anna 17/18 a Palermo.

Interverranno:

Luisa Morgantini già vice presidente del parlamento europeo e presidente di Assopace (Roma),

Fateh Hamdan presidente ass. Casa della Cultura Araba (Palermo),

Anna Bucca presidente Arci Sicilia,

Sergio Cipolla presidente Ciss Palermo,

Ottavio Terranova coordinatore ANPI Sicilia, presidente ANPI Palermo

Mimma Grillo coordinatrice,

Le fotografie della mostra fatte durante un recente viaggio in palestina sono  di Giulio Azzarello.

Il tema del convegno è il racconto e l’analisi dello stato di fatto delle condizioni di vita nei territori

palestinesi occupati e frammentati dalle azioni militari e governative israeliane che negli ultimi anni si

sono intesificate causando una forte limitazione e repressione delle libertà del popolo palestinese,

attivando un forte illegalità internazionale nell’occupazione delle terre dei contadini palestinesi, nella

costruzione abusiva di oltre 1000 km di un “muro della separazione”, mentre la sospensione dei

processi di pace degli anni ‘90 ha generato una complicata complessità urbanistica delle città della

Palestina come Ramallah, Nablus, Hebron. Inoltre si parlerà dei riconoscimenti Onu dello scorso

settembre, dei presenti e futuri percorsi di pace.

La mostra fotografica è costituita da 30 fotografie nel formato 50×35 cm ognuna, incorniciate in

essenziali picoglass. E’ il racconto fotografico di un viaggio, nel mese di luglio 2011, nei territori

palestinesi in cui Giulio Azzarello, fotografo indipendente, ha partecipato insieme ad un gruppo di

pace italiano guidato da Luisa Morgantini che in diverse parti dell’anno fa ritorno in Palestina.

Il sito che raccoglie le fotografie della mostra e molte altre è www.unitiesolidali.net

I siti web delle associazioni che organizzano questo evento:

www.alqudspalermo.org

www.assopace.org

www.arcisicilia.it

http://palermo.anpi.it

www.cissong.org

per informazioni e/o prenotazioni interviste è possibile contattare

il Signor Fateh Hamdan presidente associazione della cultura araba Al Quds di Palermo

cell. 3384821555 – tel. 0916219834

alquds.palermo@gmail.com

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NO ALLA VIOLENZA, NO AL RAZZISMO massacrati con furia omicida, in due diverse occasioni, tre cittadini stranieri tamil, con gravissime conseguenze fisiche e psichiche

APPELLO ALLA CITTA’

Sabato 10 dicembre alle 16,30 dal TEATRO Massimo concentramento per dar vita ad un corteo sino ai giardini della Zisa per dire:

NO ALLA VIOLENZA, NO AL RAZZISMO,

NO ALLA MAFIA

“Mentre a Roma si discute Sagunto è espugnata!” A Palermo interi quartieri, abbandonati a se stessi, sono ostaggio di gruppi violenti spesso costituiti da giovani e giovanissimi in cerca, attraverso la prova di una spietata ferocia, di una veloce scalata nei ranghi di organizzazioni mafiose.
Comitati di affari e potentati economici si compattano per dividersi il bottino della città, che da bene comune tende a diventare zona di conquista e di saccheggio, occupata con la violenza ed il terrore, quando serve, mentre interi quartieri e rioni della città sono abbandonati dalla politica e dall’amministrazione cittadina.
Sempre più frequentemente i cittadini, espropriati dei loro diritti, siano essi stranieri o italiani, subiscono il degrado e la furia della violenza del branco di turno.
E’ quello che è successo più di un mese fa nel quartiere della Zisa dove sono stati massacrati con furia omicida, in due diverse occasioni, tre cittadini stranieri tamil, con gravissime conseguenze fisiche e psichiche.. E’ quello a cui oggi assistiamo impotenti, in ogni parte della città, a danno di tutte le minoranze e di tutti coloro che appaiono, per varie ragioni, diversi o deboli.
A questo degrado e abbandono dei quartieri della città vogliamo dire basta!!
Riprendiamoci la città, riprendiamoci i nostri territori, restituiamo a tutti i cittadini i loro diritti e la loro dignità.
Le istituzioni devono assumersi le loro responsabilità, ma non basta.
Ci appelliamo alle associazioni, ai sindacati, ai movimenti e a tutti i cittadini democratici, siano essi stranieri o italiani, perché con l’impegno di tutti si possa cominciare a ricostruire il tessuto connettivo della solidarietà sociale che sembra essere venuto meno nel corso degli ultimi anni e si riprenda con decisione la lotta alla mafia in tutte le sue forme.

Sabato 10 dicembre alle 16,30 dal TEATRO Massimo concentramento per dar vita ad un corteo sino ai giardini della Zisa per dire:

NO ALLA VIOLENZA, NO AL RAZZISMO,

NO ALLA MAFIA

Arca “Federazione Associazioni e Comunità Immigrate”,  Comunità Tamil,  Forum antirazzista Palermo, Cgil, Democrazia di piazza, Centro siciliano di documentazione Peppino Impastato, Ciss,  Comitato di lotta per la casa, Laici missionari comboniani, Rete dei Collettivi Studenteschi, ASGI- Sicilia, Radio 100 Passi, Altroquando, Cobas Palermo, Centro Astalli Palermo, Borderline Sicilia Onlus, Rete Primo Marzo, Associazione Giù le Frontiere, ARCI, Cooperativa Sociale Solidaria, Centro Salesiano Santa Chiara, Centro Migranti, CGIL Medici, Parrocchia Santa Lucia, Rifondazione Comunista Palermo, Laboratorio Zeta, Comunità di Sant’Egidio, Vivi e Lassa Viviri, L.V.I.A. Palermo, Cobas Antirazzista, MIR Palermo, Compagnia dello Scirocco, Rifondazione Città Futura Catania, NZocchè Circolo Arci, Nidil CGIL Palermo, Segnaliamo il razzismo, Bandaradio, Libera, Arcigay, Assoc.Antimafia “Rita Atria”, Associazione Malausséne, CSP-Comunisti Sinistra Popolare, Collettivo Senza Tregua, Ass.Interculturale Narramondi, CPS-Comunisti Sinistra Popolare, Coll. Senza Tregua, ass. “Handala”, ass. “Kala onlus”, Voci Attive, Sinistra Ecologia e Libertà, ass. “Articolo Tre”, ass. “Gefyra onlus”, Addio Pizzo, A.N.P.I. Palermo, Acquainsicilia.org, ass. Radio Aut.

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La marcia trionfale in onore dell’eroe partigiano Giovanni Ortoleva alla settimana di musica sacra di Monreale

Giovanni Ortoleva di Isnello eroe partigiano trucidato
dai fascisti e dai nazisti a Salussola il 9 marzo 1945

Sabato 3 dicembre ore 18 presso la Collegiata di Monreale, 12° appuntamento dedicato al canto gregoriano e ai suoi influssi sulla musica organistica, nell’ambito della 54ª edizione della Settimana di musica sacra a Monreale.

L’organista Anton Phibes presenterà brani inediti della letteratura organistica, interpolati a canti gregoriani intonati da 4 voci femminili del coro Cum Iubilo di Palermo: il Te Deum gregoriano seguito dal Te Deum per organo di P. Vasks; il canto Veni Creator Spiritus seguito dalla Parafrasi-Carillon per organo di Ch. Tournemire.

Seguirà il brano per organo “ Il Settimo Giorno” dalla creazione biblica, scritto dal compositore marsalese Antonio Fortunato.

La seconda parte del recital è dedicata al 150° anniversario della Repubblica Italiana: verranno eseguiti il Poema Eroico di M. Dupré per organo, ottoni e percussione, in omaggio alla battaglia di Verdun; l’Ave Maria Madre delle lacrime di R. Prizeman, trascritta ed elaborata da A. Phibes; e per concludere la Marcia Eroica scritta da Phibes e dedicata al partigiano martire l’isnellese Giovanni Ortoleva, in occasione del ritorno delle spoglie tumulate ad Isnello il 3 settembre 2011.

Al concerto prenderanno parte: il violinista Francesco La Bruna, specialista in musica antica; l’Ensemble ottoni Festival sotto la direzione del M° Salvatore Magazzù.

Nelle foto Giovanni Ortoleva e Franco Vito Gaiezza l’organista autore della marcia trionfale

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Echi antichi e recenti del massacro di Cefalonia

di Pippo Oddo

La sede era degna dell’evento; il numero dei partecipanti al di là delle più rosee aspettative. L’uditorio attento e commosso, quasi stesse assistendo di persona allo spietato massacro di quasi settanta anni addietro. L’eco del barbaro eccidio, che nel settembre 1943 insanguinò il pittoresco fazzoletto di terra galleggiante nel greco mar [tanto caro a Foscolo] da cui vergine nacque Venere, tornò a farsi sentire quasi per incanto (dalle cinque del pomeriggio alle prime ore della sera del 10 novembre 2011) nella sala di lettura dell’Istituto Gramsci Siciliano. Ad evocare l’atmosfera di quei giorni nefasti, che videro trucidare con ferocia tutta nazista più di 6.000 militari italiani, e naufragarne altri 3.000, sono stati soprattutto i ricordi di due sopravvissuti: Giuseppe Benincasa e Giorgio Lo Iacono, già falegname il primo, professionista il secondo. Altri due (di cui uno presente all’incontro-dibattito) hanno raccontato la loro odissea per interposta persona. Non meno toccanti si sono rilevati i frammenti di memoria offerti alla riflessione degli astanti dagli altri relatori, uomini e donne, anziani e giovani d’ambo i sessi e di diversa formazione culturale ed umana. E si noti che se qualcuno ha potuto affermare a buon diritto che i fatti di Cefalonia avevano cominciato a segnare la sua esistenza fin dall’infanzia, qualche altro vi si era appena accostato

Il Presidente della Repubblica Napolitano a Cefalonia nel 2007

A fornire lo spunto per la realizzazione della bella iniziativa dell’Istituto Gramsci (onorata anche della presenza del console di Grecia, prof.ssa Renata Lavagnini) è stato il libro di Giuseppe Benincasa: Memorie di Cefalonia. La guerra volutamente dimenticata e il martirio della Divisione “Acqui” (a cura di Francesco Licata e  Mario Liberto, prefazione di Giuseppe Oddo), San Giovanni Gemini, s. d. (ma 2007). Il successo va, nondimeno, ascritto anche a merito dell’ANPI di Palermo “Comandante Barbato”, che ha partecipato all’assemblea con una nutrita delegazione, guidata dal segretario Angelo Ficarra e da Giorgio Colajanni, figlio del compianto Pompeo, l’ardimentoso siciliano che nel 1945 liberò Torino dall’occupazione nazi-fascista. Né va dimenticata la preziosa collaborazione con l’Istituto dei relatori e di alcune personalità di rilievo nazionale che, che pur non avendo potuto partecipare materialmente alla manifestazione, vi hanno contribuito in vari modi. Continua a leggere

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palermo recupera la memoria

IL COMANDANTE "OTELLO" INCONTRA I CITTADINI DAVANTI AL GAZEBO DELL'ANPI PALERMO


PLACIDO ARMANDO FOLLARI COMANDANTE "OTELLO"

In singolare sintonia col progetto del recupero popolare della memoria dell’antifascismo e della Resistenza diversi cittadini si sono avvicinati al gazebo dell’ANPI Palermo rivendicando con orgoglio nonni partigiani, deportati e confinati.

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