NO ALLA VIOLENZA, NO AL RAZZISMO massacrati con furia omicida, in due diverse occasioni, tre cittadini stranieri tamil, con gravissime conseguenze fisiche e psichiche

APPELLO ALLA CITTA’

Sabato 10 dicembre alle 16,30 dal TEATRO Massimo concentramento per dar vita ad un corteo sino ai giardini della Zisa per dire:

NO ALLA VIOLENZA, NO AL RAZZISMO,

NO ALLA MAFIA

“Mentre a Roma si discute Sagunto è espugnata!” A Palermo interi quartieri, abbandonati a se stessi, sono ostaggio di gruppi violenti spesso costituiti da giovani e giovanissimi in cerca, attraverso la prova di una spietata ferocia, di una veloce scalata nei ranghi di organizzazioni mafiose.
Comitati di affari e potentati economici si compattano per dividersi il bottino della città, che da bene comune tende a diventare zona di conquista e di saccheggio, occupata con la violenza ed il terrore, quando serve, mentre interi quartieri e rioni della città sono abbandonati dalla politica e dall’amministrazione cittadina.
Sempre più frequentemente i cittadini, espropriati dei loro diritti, siano essi stranieri o italiani, subiscono il degrado e la furia della violenza del branco di turno.
E’ quello che è successo più di un mese fa nel quartiere della Zisa dove sono stati massacrati con furia omicida, in due diverse occasioni, tre cittadini stranieri tamil, con gravissime conseguenze fisiche e psichiche.. E’ quello a cui oggi assistiamo impotenti, in ogni parte della città, a danno di tutte le minoranze e di tutti coloro che appaiono, per varie ragioni, diversi o deboli.
A questo degrado e abbandono dei quartieri della città vogliamo dire basta!!
Riprendiamoci la città, riprendiamoci i nostri territori, restituiamo a tutti i cittadini i loro diritti e la loro dignità.
Le istituzioni devono assumersi le loro responsabilità, ma non basta.
Ci appelliamo alle associazioni, ai sindacati, ai movimenti e a tutti i cittadini democratici, siano essi stranieri o italiani, perché con l’impegno di tutti si possa cominciare a ricostruire il tessuto connettivo della solidarietà sociale che sembra essere venuto meno nel corso degli ultimi anni e si riprenda con decisione la lotta alla mafia in tutte le sue forme.

Sabato 10 dicembre alle 16,30 dal TEATRO Massimo concentramento per dar vita ad un corteo sino ai giardini della Zisa per dire:

NO ALLA VIOLENZA, NO AL RAZZISMO,

NO ALLA MAFIA

Arca “Federazione Associazioni e Comunità Immigrate”,  Comunità Tamil,  Forum antirazzista Palermo, Cgil, Democrazia di piazza, Centro siciliano di documentazione Peppino Impastato, Ciss,  Comitato di lotta per la casa, Laici missionari comboniani, Rete dei Collettivi Studenteschi, ASGI- Sicilia, Radio 100 Passi, Altroquando, Cobas Palermo, Centro Astalli Palermo, Borderline Sicilia Onlus, Rete Primo Marzo, Associazione Giù le Frontiere, ARCI, Cooperativa Sociale Solidaria, Centro Salesiano Santa Chiara, Centro Migranti, CGIL Medici, Parrocchia Santa Lucia, Rifondazione Comunista Palermo, Laboratorio Zeta, Comunità di Sant’Egidio, Vivi e Lassa Viviri, L.V.I.A. Palermo, Cobas Antirazzista, MIR Palermo, Compagnia dello Scirocco, Rifondazione Città Futura Catania, NZocchè Circolo Arci, Nidil CGIL Palermo, Segnaliamo il razzismo, Bandaradio, Libera, Arcigay, Assoc.Antimafia “Rita Atria”, Associazione Malausséne, CSP-Comunisti Sinistra Popolare, Collettivo Senza Tregua, Ass.Interculturale Narramondi, CPS-Comunisti Sinistra Popolare, Coll. Senza Tregua, ass. “Handala”, ass. “Kala onlus”, Voci Attive, Sinistra Ecologia e Libertà, ass. “Articolo Tre”, ass. “Gefyra onlus”, Addio Pizzo, A.N.P.I. Palermo, Acquainsicilia.org, ass. Radio Aut.

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La marcia trionfale in onore dell’eroe partigiano Giovanni Ortoleva alla settimana di musica sacra di Monreale

Giovanni Ortoleva di Isnello eroe partigiano trucidato
dai fascisti e dai nazisti a Salussola il 9 marzo 1945

Sabato 3 dicembre ore 18 presso la Collegiata di Monreale, 12° appuntamento dedicato al canto gregoriano e ai suoi influssi sulla musica organistica, nell’ambito della 54ª edizione della Settimana di musica sacra a Monreale.

L’organista Anton Phibes presenterà brani inediti della letteratura organistica, interpolati a canti gregoriani intonati da 4 voci femminili del coro Cum Iubilo di Palermo: il Te Deum gregoriano seguito dal Te Deum per organo di P. Vasks; il canto Veni Creator Spiritus seguito dalla Parafrasi-Carillon per organo di Ch. Tournemire.

Seguirà il brano per organo “ Il Settimo Giorno” dalla creazione biblica, scritto dal compositore marsalese Antonio Fortunato.

La seconda parte del recital è dedicata al 150° anniversario della Repubblica Italiana: verranno eseguiti il Poema Eroico di M. Dupré per organo, ottoni e percussione, in omaggio alla battaglia di Verdun; l’Ave Maria Madre delle lacrime di R. Prizeman, trascritta ed elaborata da A. Phibes; e per concludere la Marcia Eroica scritta da Phibes e dedicata al partigiano martire l’isnellese Giovanni Ortoleva, in occasione del ritorno delle spoglie tumulate ad Isnello il 3 settembre 2011.

Al concerto prenderanno parte: il violinista Francesco La Bruna, specialista in musica antica; l’Ensemble ottoni Festival sotto la direzione del M° Salvatore Magazzù.

Nelle foto Giovanni Ortoleva e Franco Vito Gaiezza l’organista autore della marcia trionfale

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Echi antichi e recenti del massacro di Cefalonia

di Pippo Oddo

La sede era degna dell’evento; il numero dei partecipanti al di là delle più rosee aspettative. L’uditorio attento e commosso, quasi stesse assistendo di persona allo spietato massacro di quasi settanta anni addietro. L’eco del barbaro eccidio, che nel settembre 1943 insanguinò il pittoresco fazzoletto di terra galleggiante nel greco mar [tanto caro a Foscolo] da cui vergine nacque Venere, tornò a farsi sentire quasi per incanto (dalle cinque del pomeriggio alle prime ore della sera del 10 novembre 2011) nella sala di lettura dell’Istituto Gramsci Siciliano. Ad evocare l’atmosfera di quei giorni nefasti, che videro trucidare con ferocia tutta nazista più di 6.000 militari italiani, e naufragarne altri 3.000, sono stati soprattutto i ricordi di due sopravvissuti: Giuseppe Benincasa e Giorgio Lo Iacono, già falegname il primo, professionista il secondo. Altri due (di cui uno presente all’incontro-dibattito) hanno raccontato la loro odissea per interposta persona. Non meno toccanti si sono rilevati i frammenti di memoria offerti alla riflessione degli astanti dagli altri relatori, uomini e donne, anziani e giovani d’ambo i sessi e di diversa formazione culturale ed umana. E si noti che se qualcuno ha potuto affermare a buon diritto che i fatti di Cefalonia avevano cominciato a segnare la sua esistenza fin dall’infanzia, qualche altro vi si era appena accostato

Il Presidente della Repubblica Napolitano a Cefalonia nel 2007

A fornire lo spunto per la realizzazione della bella iniziativa dell’Istituto Gramsci (onorata anche della presenza del console di Grecia, prof.ssa Renata Lavagnini) è stato il libro di Giuseppe Benincasa: Memorie di Cefalonia. La guerra volutamente dimenticata e il martirio della Divisione “Acqui” (a cura di Francesco Licata e  Mario Liberto, prefazione di Giuseppe Oddo), San Giovanni Gemini, s. d. (ma 2007). Il successo va, nondimeno, ascritto anche a merito dell’ANPI di Palermo “Comandante Barbato”, che ha partecipato all’assemblea con una nutrita delegazione, guidata dal segretario Angelo Ficarra e da Giorgio Colajanni, figlio del compianto Pompeo, l’ardimentoso siciliano che nel 1945 liberò Torino dall’occupazione nazi-fascista. Né va dimenticata la preziosa collaborazione con l’Istituto dei relatori e di alcune personalità di rilievo nazionale che, che pur non avendo potuto partecipare materialmente alla manifestazione, vi hanno contribuito in vari modi. Continua a leggere

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palermo recupera la memoria

IL COMANDANTE "OTELLO" INCONTRA I CITTADINI DAVANTI AL GAZEBO DELL'ANPI PALERMO


PLACIDO ARMANDO FOLLARI COMANDANTE "OTELLO"

In singolare sintonia col progetto del recupero popolare della memoria dell’antifascismo e della Resistenza diversi cittadini si sono avvicinati al gazebo dell’ANPI Palermo rivendicando con orgoglio nonni partigiani, deportati e confinati.

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PLACIDO ARMANDO FOLLARI COMANDANTE “OTELLO”

Placido Follari comandante Otello partecipa alla liberazione di Bologna

DOMENICA  20 novembre il comandante “OTELLO” in piazza Verdi partecipa all’incontro dell’ANPI con la città e i giovani in occasione della GIORNATA NAZIONALE DEL TESSERAMENTO IN CONTEMPORANEA IN CENTO CITTA’ D’ITALIA

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SICILIANI E RESISTENZA

Pubblichiamo con piacere la relazione di Mauro Sonzini, studioso di Resistenza e Democrazia, vicepresidente ANPI Giaveno-Valsangone “Sergio De Vitis”, al convegno “Partigiani siciliani nella lotta di Liberazione. Pompeo Colajanni” che si è tenuto a Torino il 4 novembre 2011. Al convegno ha partecipato  l’ANPI di Palermo con Angelo Ficarra il quale ha tenuto le conclusioni. Nella relazione di Mauro Sonzini al quale va il nostro ringraziamento, c’è in calce un elenco di partigiani siciliani che hanno partecipato alla lotta di Liberazione in Valsangone. Nel percorso del recupero partecipato, collettivo, della memoria, esemplare l’esempio di Isnello, le loro storie  umane vanno riscoperte e riscritte, quì nei luoghi dove hanno avuto le loro radici. Questo è l’appello che ha fatto e che fa l’ANPI Palermo a tutti (vedi le pagine Memoria – Antifascismo di questo sito) per recuperare la memoria e la storia dell’antifascismo siciliano.

SICILIANI E RESISTENZA

Relazione di Mauro Sonzini

Torino, 4 novembre 2011

Ci sono due aspetti del rapporto Sicilia/Resistenza che a mio parere vanno indagati e approfonditi. Il primo, a tutti più noto e che trova esemplificazione nell’opera stessa di Pompeo Colajanni, è il contributo che i Siciliani offrirono alla Resistenza. Il secondo, assai meno conosciuto ma ben più intrigante, è quello che la popolazione siciliana offrì al crollo del fascismo e alla cacciata dei nazifascisti. Il primo aspetto si sviluppa nel centro-nord Italia fra 8 settembre 1943 e 25 aprile 1945, il secondo invece si svolge in Sicilia, grosso modo fra 10 giugno e 17 agosto 1943, quando i nazifascisti sono via via fatti evacuare dallo sbarco alleato in Sicilia. Non vi sono legami apparenti, al più contiguità temporale e spaziale. E’ possibile – io mi chiedo invece – che qualche correlazione vi sia?

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20 NOVEMBRE GIORNATA DEL TESSERAMENTO

Una grande giornata per rafforzare le fila dell’antifascismo e il futuro della democrazia.

Lanciamo una grande campagna di tesseramento, diamo più forza all’ANPI.

Recuperiamo la memoria del contributo dei siciliani alla lotta di Liberazione

Recuperiamo la storia dell’antifascismo siciliano


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Cefalonia 1943 memorie e voci di Antonella Sorci

Alla fine  “Dopo la resa degli italiani, i rastrellamenti e le fucilazioni erano continui.”….”Anche il capitano Pampaloni del 33° artiglieria della divisione ‘Acqui’, venne catturato con la sua batteria e passato per le armi. Rimase ferito e si finse morto. Questo accadeva molte volte, poiché le fucilazione dei tedeschi erano in massa e qualcuno riusciva a salvarsi fingendosi morto. Per il capitano avvenne la stessa cosa. Riuscì a sopravvivere. Continua a leggere

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Incontro ricordo di Cefalonia 1943


L’ANPI Palermo “Comandante Barbato” partecipa allo ”incontro ricordo di Cefalonia” giovedì 10 novembre ore 17, sala di lettura dell’ Istituto Gramsci Siciliano, che organizza l’incontro, ai Cantieri Culturali alla Zisa in via Paolo Gili, 4 Palermo. L’occasione è data dalla presentazione del libro diario del partigiano Giuseppe Benincasa “Memorie di Cefalonia” con introduzione di Pippo Oddo. La storia di Giuseppe Benincasa nato a Castronovo di Sicilia, è una storia straordinaria come le circostanze della sua sopravvivenza alla strage: strattonato da un militare tedesco che gli vuole strappare la collanina dal collo, finisce a terra svenuto, mentre le mitragliatrici aprono il fuoco sui suoi compagni della Divisione Acqui, sepolto insanguinato sotto i loro corpi. Benincasa, sopravvissuto, passa fra le fila della Resistenza Greca. A Palermo una grande lapide ricorda i caduti di Cefalonia, per la realizzazione della quale si impegnò a fondo Pompeo Colajanni, al giardino Inglese in via Libertà dove ogni anno si festeggia il 25 aprile la Liberazione dal nazifascismo. All’incontro saranno presenti diversi siciliani sopravvissuti all’eccidio.

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Ingroia:”Partigiano non solo perché sono socio onorario dell’Anpi, ma sopratutto perché sono un partigiano della Costituzione”

Antonio Ingroia

Con grande compiacimento riportiamo da Repubblica online quanto sostenuto dal magistrato Antonio Ingroia, a cui l’ANPI Palermo ha conferito quale simbolo della lotta alla mafia e frontiera della Nuova Resistenza, la tessera ANPI ad Honorem .  Ingroia ntervenendo al congresso del Pdci ha sostenuto l’obligo morale di “Difendere la Costituzione, come fate voi in questo Congresso, anche a costo di essere investito da polemiche.

Un magistrato deve essere imparziale ma so da che parte stare ogni qual volta qualcuno vuole distruggerla”. “Siamo in una fase estremamente critica. La Costituzione è sotto assedio. Che fare? Resistere non basta. I magistrati non possono essere trasformati in esecutori materiali di leggi ingiuste”.

“Un magistrato deve essere imparziale quando esercita le sue funzioni – ha continuato – e non sempre certa magistratura che frequenta troppo certi salotti e certe stanze del potere lo è- ma io confesso non mi sento del tutto imparziale, anzi, mi sento partigiano. Partigiano non solo perché sono socio onorario dell’Anpi, ma sopratutto perché sono un partigiano della Costituzione. E fra chi difende la Costituzione e chi quotidianamente cerca di violarla, violentarla, stravolgere, so da che parte stare”.

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