PREMIATA DA MATTARELLA LA SCUOLA “CIRO SCIANNA” DI BAGHERIA

PREMIATA DA MATTARELLA LA SCUOLA “CIRO SCIANNA” DI BAGHERIA

La scuola secondaria di 1° grado “ Ciro Scianna “di Bagheria, nell’ambito delle celebrazioni per il
70° della Liberazione, vince il Concorso nazionale” Dalla Resistenza alla Cittadinanza attiva”,
bandito dal M.I.U.R. e dall’A.N.P.I.”.Gli alunni della classe III H, coordinati dalla docente di
Lettere, prof.ssa Clementina Castrone,hanno prodotto sei elaborati, premiati dal Presidente della
Repubblica nella solenne cerimonia, svoltasi  al Quirinale lo scorso 24 Aprile. Questa la
motivazione: “I saggi proposti esaltano gli aspetti di ricerca, di documentazione e attualità,
riproponendo con forza il contributo del mezzogiorno alla lotta di Liberazione”.Dalla ricerca
e dall’approfondimento sul valore della Resistenza e sulla partecipazione dei siciliani alla lotta di
Liberazione ed ,in particolar modo, dopo la rielaborazione delle testimonianze sull’attività
partigiana di due bagheresi, Giovanni Mineo e Rosario Montedoro, gli alunni hanno prodotto :una poesia “ Grazie partigiano”, che celebra i valori della Resistenza come ispiratori della democrazia e della Costituzione; un testo narrativo-peace teatrale( già rappresentato in occasione della
cerimonia di “adozione”,da parte della scuola dei due partigiani, attività promossa grazie sopratutto all’iniziativa di Franco Ciminato Presidente della Fondazione Pizzino e responsabile del circolo ANPI di Bagheria  );un video sulla vita e le imprese partigiane di Gianni Mineo e Rosario Montedoro; un articolo giornalistico su Montedoro,già partigiano combattente,poi docente presso la scuola “ Ciro Scianna”; una poesia, sempre a lui dedicata,” Soldato umile”; un saggio dedicato a“ Maria Occhipinti” che ha lottato per rivendicare i diritti delle donne. Accolti al Quirinale da un perfetto cerimoniale, seduti in prima fila, alunni e docenti hanno vissuto un’esperienza indimenticabile.” Il futuro è nelle vostre mani e nella vostra capacità di riflessione, voi avete il compito di un futuro migliore”,ha affermato il presidente della Repubblica, emozionando i giovani. “Spiegare che memoria e futuro sono connessi è compito della scuola e dello studio, come dimostrano i vostri lavori”.

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ANTIFASCISMO E DIRITTO ALLO STUDIO: RESISTENZA

NTIFASCISMO

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REPRESSIONE: LA VERGOGNA DELLA TORTURA

G8 di Genova, ex comandante del reparto mobile di Bologna condannato a due anni per falsa testimonianza

Quattro dei suoi uomini sono stati condannati a 4 anni per falso e calunnia: arrestarono ingiustamente due manifestanti pacifici dicendo che erano black bloc

Roma. La corte di Cassazione ha confermato la condanna a due anni di reclusione con sospensione condizionale nei confronti di Luca Cinti, comandante del reparto mobile della Polizia di Stato di Bologna impiegato a Genova durante il g8.

Il 20 luglio 2001 quattro suoi agenti arrestarono in piazza Manin due manifestanti spagnoli con l’accusa di essere black bloc ed in particolare di aver lanciato una molotov e di aver aggredito i poliziotti a colpi di spranga. Nel corso delle indagini fu poi trovato un filmato che riprendeva la scena e che mostrava invece come i due manifestanti fossero disarmati e assolutamente pacifici.

I quattro agenti furono processati per falso e calunnia e condannati a quattro anni. Nel processo Cinti testimoniò in loro favore, dichiarando di aver effettivamente assistito all’arresto di due violenti e sostenendo che i due innocenti spagnoli sarebbero stati vittima di uno scambio di persona avvenuto in questura al momento di scrivere i verbali di arresto.

Il comandante fu poi rinviato a giudizio e condannato sia dal tribunale , nel 2013, che dalla corte di appello di Genova, nel 2014; ieri la condanna definitiva per falsa testimonianza.

I due manifestanti spagnoli,parti civili nel processo e difesi dagli avv. Francesco Romeo, Laura Tartarini ed Emanuele Tambuscio, dopo l’arresto furono condotti nel carcere di Bolzaneto e poi espulsi. I quattro agenti bolognesi non sono stati destituiti dalla Polizia dopo la condanna e sono in procinto di rientrare in servizio dopo aver scontato la pena in affidamento in prova.

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dai Fasci Siciliani alla Resistenza

DAI FASCI SICILIANI ALLA RESISTENZA

NEL 70° DELLA LIBERAZIONE

UNA RIFLESSIONE SU RESISTENZA MEMORIA REPRESSIONE

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l’ANPI e la SCUOLA

GRANDE SCIOPERO DELLA SCUOLA IERI A PALERMO

ANPI NEWS

NOTAZIONI DEL PRESIDENTE NAZIONALE ANPI CARLO SMURAGLIA:

Il 24, al Quirinale; premiazione del Concorso per le scuole, bandito da ANPI e MIUR, sul tema

“Dalla Resistenza alla cittadinanza attiva”. Scuole selezionate: 103, di ogni ordine e grado e di ogni parte d’Italia; sette classi vincitrici e una menzione speciale.

Alla presenza del Presidente della Repubblica, del Ministro dell’istruzione e del Presidente nazionale dell’ANPI, sono stati premiati i vincitori, in un’atmosfera molto calda, ravvivata ulteriormente da un coro di bambini (molto apprezzato) ed esplicitata dagli interventi del Ministro Giannini, del Presidente Smuraglia ed infine del Presidente Mattarella. Un altro momento di commozione e di riflessione, di straordinaria importanza. Per noi, soprattutto, l’albero del “Protocollo d’intesa”, comincia a mostrare i suoi frutti (moltissimi sono già in atto in tutto il Paese).

INCONTRO A.N.P.I. C.S.A. REFERENTI PROGETTO

CELEBRIAMO IL 70 ° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE

L’incontro, svoltosi il 16/4/2015 nei locali del C.S.A., ha messo in luce il profondo interesse e la grande attenzione che numerose scuole provano per l’argomento.

Le/i referenti, mostrando passione e competenza, hanno illustrato le attività che ogni singolo istituto sta svolgendo: ricerche nel territorio che hanno portato alla scoperta di partigiani sconosciuti, video delle interviste agli stessi o a loro parenti, allestimento di mostre dei lavori realizzati nelle classi, cori e concerti.

Molte scuole stanno preparando manifestazioni, frutto di creatività e fantasia, da tenersi in relazione al 25 aprile.

Al termine dell’anno scolastico tutti i lavori prodotti saranno raccolti dall’A.N.P.I. che, in collaborazione con il C.S.A., ne curerà la diffusione su tutto il territorio provinciale affinché la significativa esperienza vissuta da molte scuole possa diventare patrimonio di tutte le altre.

Tutto il nostro apprezzamento per l’impegno, la serietà, l’ entusiasmo dimostrati dalle/i referenti

Carissimi,
queste, per quanto a mia conoscenza, le ultime attività fatte nelle scuole :

16 aprile   Incontro in Provveditorato                           Ampi, Csa, referenti dei progetti (allego breve resoconto che gradirei fosse pubblicato sul sito, anche                                                                     perché mi sembra giusto gratificare l’impegno delle/i docenti)
17 aprile   Incontro con Ulite                                      io ed Ida Pidone
18 aprile        ”       con Spi e studenti                        io ed Ida Pidone
20 aprile   I.c. di Salemi                                             io e Giorgio
21 aprile   Presentazione lavori delle scuole di Termini     Pino Lo Bello
”          Scuola Media Leonardo da Vinci                    io
22 aprile   Spettacolo a Salemi
23 aprile   Jacopo del Duca Cefalù                               Gioacchino Cannizzaro Giusy Vacca
”   ”       Apertura mostra Meli sullo sbarco degli alleati
24 aprile   V.E.III I bombardamenti a Palermo                io
”    ”       I.c. Biagio Siciliano di Capaci                          ballo con orchestra formata da docenti, genitori,alunni
25 aprile   Palermo,scalinata Massimo                                                    Coro dell’elementare Gabelli
”   ”       Concerto Casa Professa                                Orchestra dell’I.C. Biagio Siciliano.
Non ricordo la data di uno spettacolo conclusivo della Attività della Scuola di Campobello di Mazara

Siamo felici di sapere che la scuola Scianna di Bagheria  è fra le vincitrici del Concorso indetto dal Ministero nell’ambito del protocollo d’intesa.
Vi abbraccio

Maria Letizia Colajanni

Attivato a Palermo e provincia di concerto con l’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, nell’ambito del protocollo d’intesa siglato tra il MIUR e l’ANPI nazionale, importante progetto per le celebrazioni del 70° della Liberazione nelle Scuole. Con soddisfazione ne da notizia l’ANPI Palermo ringraziando  la commissione per il progetto formativo e in particolare Maria Letizia Colajanni che la presiede.

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5 maggio si ferma la Scuola

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INTERVISTA A CARLO SMURAGLIA PRESIDENTE NAZIONALE ANPI e al partigiano FRANCESCO PELLEGRINO

INTERVISTA A CARLO SMURAGLIA PRESIDENTE NAZIONALE ANPIIl presidente dell’Associazione partigiani 70 anni fa era volontario del Corpo di liberazione. “Sapevamo che ad accoglierci c’era anche chi era stato fascista fino a poche ore prima”. Ma la pacificazione è lontana perché negli ultimi anni “pseudo storici hanno dipinto i partigiani come delinquenti”. E c’è chi “non accetta l’esito della Storia”, come si è visto nelle recenti polemiche sulla Scuola Diaz. “Oggi con Mattarella c’è più attenzione”
di | 25 aprile 2015
Il 25 aprile del ’45 non realizzò di “aver fatto la Storia”. Per chi combatteva, quel giorno assomigliava ai precedenti. L’abisso alle spalle. I nazisti in ritirata dappertutto. Lui marciava con i compagni lungo le sponde venete del Po. Entravano nei paesini appena liberati e si godevano l’abbraccio della gente: “Anche se sapevamo che ad accoglierci c’era anche chi era stato fascista fino a poche ore prima”. Le grandi feste di Milano e delle altre città erano lontane. Aveva vent’anni. La stessa età di quel regime sotto cui era nato e cresciuto: al quale adesso aveva inflitto il colpo di grazia. “Respirare la libertà”. Per questo si era arruolato volontario nel Corpo italiano di liberazione, Divisione Cremona, sotto l’8° armata. Dopo 70 anni non ricorda un episodio preciso avvenuto in quel giorno. Gli torna alla mente solo la gioia e lo spirito di fratellanza che si respirava nelle strade. Era la normalità di quegli ultimi sprazzi di guerra. “Mi piace dare alla Resistenza lo stesso significato che le diede Tina Anselmi: aver compiuto gesti straordinari che invece in quei momenti apparivano normali”, dice Carlo Smuraglia, presidente dell’Anpi, avvocato, ex componente del Csm, per anni figura di primo piano nel Partito comunista in Lombardia e senatore dei Ds. Settanta anni dopo, però, quella Storia non è ancora “coscienza condivisa“, “patrimonio comune”. Questo perché il Paese “non si è ancora pacificato: c’è una parte di esso che non riesce ad accettare l’esito della Storia, che c’è ed è chiaro”. Un limite che viene da lontano, “nacque nei primi anni del Dopoguerra”. E si ripresenta continuamente ancora oggi. Sotto altre forme, ma carico della stessa pericolosità. “Basta pensare alla sentenza della Corte europea che ha condannato l’Italia per le torture alla Diaz durante il G8 di genova del 2001, e a quel poliziotto che nonostante questo ha scritto che entrerebbe altre mille volte in quella scuola. Questo significa non accettare la Storia”.

 Da che cosa dobbiamo liberarci dopo 70 anni?

Dal revisionismo. Da quella furia demolitrice innescata soprattutto negli ultimi anni da alcuni pseudo storici che con poche, e in alcuni casi senza, fonti documentate hanno screditato la figura dei partigiani trattandoli come dei delinquenti. D’altronde avvenne anche nei primi anni dopo la Liberazione. Molti ex combattenti vennero processati con accuse infondate da magistrati che in gran parte si erano formati sotto il Fascismo. Vedo però che quest anno c’è molta più attenzione e rispetto riguardo alla Resistenza, anche grazie alle parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che nel discorso di insediamento ha voluto citare quei principi a cui la nostra lotta si ispirò. Ma bisogna liberarsi anche dalla mitizzazione della Resistenza. Le va restituito il suo carattere vero, autentico: tante persone provenienti da strati sociali diversi e con idee diverse che trovarono la spinta per dar vita a un grande riscatto morale e civile. Per molti giovani la scelta di entrare nelle fila della Resistenza fu un gesto istintivo, dettato dalla smania di libertà per il proprio Paese. Ai ragazzi delle scuole dico sempre che le scelte istintive sono quelle che influiscono di più nella vita.

Anche altri giovani si lasciarono andare a scelte istintive e si arruolarono nella Repubblica Sociale perché non volevano essere considerati traditori dagli ex alleati nazisti. Meritano lo stesso rispetto?
Furono scelte sbagliate. Molti di quei ragazzi si sono trovati davanti a un bivio: proseguire sulla strada delle barbarie o incamminarsi verso quella della democrazia. La nostra fu una scelta coraggiosa, ci battevamo con pochi mezzi contro l’esercito più forte del mondo per respirare il profumo di libertà. Mentre i repubblichini non si accorsero che la loro scelta era già stata superata dalla Storia e continuarono a commettere atrocità.

E’ possibile una pacificazione?
Credo di sì. Ma è necessario non confondere la pacificazione con la parificazione delle due parti. Non si può dare la medaglia al partigiano e al repubblichino: hanno combattuto per due ideali diversi e contrapposti. Un Paese deve avere dei momenti storici che, anche se non sono condivisi da tutti, vanno rispettati. E’ un punto di incontro che evita l’odio.

In questi giorni l’odio verso i “diversi” – quelli che 70 anni fa erano gli ebrei, gli antifascisti, gli omosessuali – è straripato come un rigurgito davanti al naufragio del barcone con 900 migranti a bordo. Sui social network molti hanno festeggiato quelle morti.
Questo fa molto male. Significa che c’è una parte di Paese che non riesce ad accettare neppure quei valori di solidarietà verso i più deboli contenuti nella Costituzione. Ma non mi meraviglio molto dopo che quel poliziotto ha scritto che entrerebbe di nuovo nella scuola Diaz per commettere quello che la Corte di Strasburgo ha definito “atti di tortura”. Questo episodio è emblematico: la cultura democratica non è ancora entrata nella coscienza di tutti. Solo accettando la Storia si può arrivare a una pacificazione: questo vale per la Resistenza e per qualsiasi altro periodo storico che questo Paese ha vissuto.

Crede che il Pd conservi gli ideali della Resistenza che per molti anni sono appartenuti quasi esclusivamente alla sinistra?
Questi valori sono stati messi in discussione ovunque. E anche la sinistra li ha un po’ smarriti. Mi piacerebbe che venissero riscoperti. Non solo a sinistra, ma da chiunque: sono principi universali che ognuno di noi dovrebbe abbracciare.

Proprio a Milano, città medaglia d’oro per la Resistenza, l’assessore della giunta Pisapia Chiara Bisconti vorrebbe collocare in piazzale Loreto l’Albero della vita “per cancellare un momento storico controverso con un inno alla vita”. Secondo lei lo scempio che venne compiuto sui cadaveri di Benito Mussolini, Claretta Petacci e altri 13 gerarchi è un momento della nostra storia da cancellare?
Non ho sentito le dichiarazioni dell’assessore. Ma un monumento vicino a quella piazza c’è già. E’ quello che ricorda i 15 partigiani prelevati dal carcere di San Vittore e fucilati in piazza dalla brigata Ettore Muti il 10 agosto del ’44. I cadaveri vennero lasciati marcire al sole perché servissero da esempio. Questo episodio innescò la rabbia popolare nell’aprile del ’45. Non bisogna cadere in errore: piazzale Loreto non è solo il luogo dove vennero appesi Mussolini, la Petacci e gli altri gerarchi, è anche il luogo di quel massacro. Per me non c’è bisogno di molto altro, basta il monumento che ricorda quei 15 partigiani uccisi. Anzi, bisognerebbe dargli più visibilità.

di | 25 aprile 2015

TOCCANTE INTERVISTA DI LIDIA TILOTTA AL PARTIGIANO FRANCESCO PELLEGRINO

CLICCARE SUL LINK QUì SOTTO E POI SU “IL SETTIMANALE”

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IMMAGINI, TESTIMONIANZE, PENSIERI del 25 APRILE DEL 70°

Angelo Ficarra La Sicilia, con i suoi rappresentanti a Milano alla grande festa nazionale della Liberazione, si avvia alla sua grande stagione dell’antifascismo.

Giusy Vacca Una manifestazione straordinaria!!! Moltissimi siciliani sono venuti a trovarci;  è commozione purissima e coinvolgente…poi vedrete le foto….

Lidia Tilotta

Ieri alle 12.02 ·

Due giorni fa una delle interviste più emozionanti della mia vita professionale . Al partigiano Francesco Pellegrino. Parole forti, belle che ci consegnano un impegno a non dimenticare e a rafforzare sempre di più la nostra memoria. Potete vederla oggi al settimanale Rai tgr alle 12.25 e poi alle 14 al tg. Buon 25 aprile a tutti e a tutte

 

Rosario Manganella Oggi, ci siamo riappropriati di un grande valore universale: la libertà e di un grande fatto storico: la Liberazione.
Da anni non succedeva piú, ma i 70 anni hanno fatto questo miracolo. W la Libertà. W la Resistenza.

23 h · Mi piace · 2

Salvo Li Castri ha aggiunto 2 nuove foto. Questa mattina, sollecitati da Franco Ciminato, Angelo Ficarra ed io siamo stati ai Bagni Arabi di Cefala’ Diana. Si teneva uno dei tanti eventi x il 70*, dal titolo “dove l’acqua cava la pietra”, incentrato su Poesia e Resistenze. Era pure presente Peppino Benincasa. Tra gli altri presenti cito Beatrice Monroy , Pippo Oddo e Pietro Cosentino.

Pasqua de Candia

Continuano le iniziative per il settantesimo della Liberazione e della Resistenza. 

il 5 per mille all’ANPI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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ANCORA IMMAGINI DI UN GRANDE 25 APRILE DEL 70°

MILANOSERATA 24 APRILE PALERMO SI STRINGE IN BALLO ALLE ALTRE CITTA' D'ITALIARingraziamo per le immagini la preziosa collaborazione del compagno Mario Piraino, il compagno Gaetano Imbrociano nostro straordinario porta bandiera, Salvo Li Castri, Lia Blanda, Franco Ciminato e tanti, tanti altri.

Ringraziamo tutti i compagni che hanno lavorato dietro le quinte e che sono gli artefici di questa grande mobilitazione per il 70° della Liberazione. In particolare ringraziamo i compagni di tutte le associazioni e organizzazioni aderenti al comitato “VERSO IL 25 APRILE”. Con essi salutiamo il futuro della resistenza in Sicilia. Ringraziamo anche i compagni della delegazione che ha tenuto alta la bandiera dell’ANPI Sicilia a Milano compagne Giusy Vacca, Caterina Pollichino e il compagno Pino Lo Bello. Grazie a tutti i partecipanti. Con voi nasce il futuro della democrazia in Italia.

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IMMAGINI FESTA 25 APRILE IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE

STRAORDINARIO 25 APRILE DEL 70° A PALERMO

ggdd@giuristidemocratici.it

Ora e sempre resistenza !

La FESTA DELLA LIBERAZIONE è la festa della vittoria dell’Italia democratica e repubblicana dopo gli orrori della dittatura fascista.

La nostra COSTITUZIONE è il frutto della lotta di liberazione nazionale, il punto culminante della storia del nostro Paese, patto di civile convivenza

fra uomini liberi, nata dall’incontro delle tante culture che alimentarono la Resistenza, intesa ad impedire e prevenire qualsiasi tentazione e pratica

autoritaria.

La Costituzione ha insediato nelle istituzioni la libertà che ci è stata donata dalla Resistenza.

Oggi, un Parlamento ILLEGITTIMO, eletto con una legge dichiarata INCOSTITUZIONALE, si appresta a stravolgere la costituzione minando alle

fondamento la divisione dei poteri tra Governo e Parlamento.

Il 27 Aprile, a soli due giorni dalla celebrazione del 60° anniversario della Liberazione, IL PARLAMENTO ESAUTORATO DEI SUOI POTERI SI APPRESTA A VOTARE UNA LEGGE ELETTORALE che fa impallidire la così detta “legge truffa”, del 1953 che sollevò accese reazioni popolari pur prevedendo l’attribuzione di un premio di maggioranza al solo partito che avesse raggiunto il 50 % dei consensi, e che assomiglia moltissimo alla legge del Governo fascista di Mussolini, del 1923 che attribuiva i 2/3 dei parlamentari alla lista che avesse raggiunto almeno il 25% dei voti.

L’Italicum consentirà l’attribuzione di un premio di maggioranza anche a liste che non raggiungano il 20 % dell’elettorato attivo, grazie al premio

di lista attribuito dopo il ballottaggio tra le due formazioni più votate.

Le modifiche costituzionali combinate con la nuova legge elettorale, stravolgeranno i meccanismi della democrazia rappresentativa introducendo un modello inedito di “premierato assoluto”, che realizza una concentrazione di potere nelle mani del Governo e del suo capo, attribuendo di fatto ad un unico partito  potere esecutivo e potere legislativo, condizionando, altresì, la nomina del Presidente della Repubblica e dei componenti della Corte Costituzionale, organismi di garanzia fondamentali per la vita della democrazia costituzionale.

Salvaguardare la democrazia oggi, è garantire la propria libera voce domani. Diciamo no alle legge oltraggio che, calpestando la volontà del corpo elettorale, instaura un regime politico fondato sul governo del partito unico.

DICIAMO NO ALLO SCEMPIO DELLA COSTITUZIONE ATTUATO ATTRAVERSO UNA RIFORMA CHE SOTTRAE POTERI AI CITTADINI E MORTIFICA IL PARLAMENTO

MOBILITIAMOCI PER FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE IN TUTTE LE SEDI E FERMARE QUESTO PROGETTO POLITICO CHE VUOLE RIPORTARE INDIETRO LE LANCETTE DELLA STORIA, AZZERANDO IL LASCITO DELLA RESISTENZA.

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